Monthly Archive:: marzo 2012

L’Italia in miniatura

L’Italia in miniatura è grosso modo la seguente: il trippone che non ha altro interesse nella vita eccetto quello di veder crescere la sua trippa all’infinito lo si considera un datore di lavoro; il sovrano povero di mente e debole di corpo che ordina ai soldati di attaccare; il professore che non conosce la storia,

Noi stiamo, a torto e a ragione, coi paria del mondo

Sia chiaro, noi stiamo, a torto e a ragione, con gli indiani d’America; noi stiamo, a torto e a ragione, con i negri d’Africa; noi stiamo, a torto e a ragione, con gli extracomunitari; noi stiamo, a torto e a ragione, con gli operai di tutta la terra; noi stiamo, a torto e a ragione,

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (12)

XII Il tempo si era raffreddato. Le burrasche annunciavano il cambio di stagione. Erano ormai trascorse alcune settimane da quando le ragazze erano partite. Nicolò se ne stava in solitudine. Non aveva voglia di socializzare. Preferiva mettere a punto i suoi piani, sbrigare le sue faccende. Sentiva che il tempo l’incalzava, che gli era ormai

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (11)

XI Non vedeva suo cugino da tempo. Un rumore sollecita la sua attenzione. Telepatia, coincidenza, cosa? È Amedeo. “Si può entrare?” fa di fuori. “Hai ancora bisogno di chiederlo?” risponde lui aprendo la porta. “Non si sa mai. Con uomini come te c’è da aspettarsi di tutto,” fa Amedeo entrando, stringendogli la mano e posando

Anche Ratzinger, papa Ratzinger è ateo

Si nasce atei, credenti si diventa. La materia è atea, gli atomi sono atei, l’aria che si respira è atea, il mondo è ateo, il big bang è ateo, il big crunch è ateo, i finiti e gli infiniti universi sono atei, le particelle elementari sono atee, è tutto ateo. Solo l’ignoranza, la prepotenza, il

Benedetto XVI in Messico

L’Italia non esporta all’estero scienza, emancipazione, una cultura evoluta, esporta superstizione, dogmi, la morte. Il papa Ratzinger, in questi giorni, sta distribuendo generosamente il suo oppio alla gente del Messico. E questa, delirante e smarrita, acchiappa al volo le pillole avvelenate che lo stregone italiano gli lancia. Se il papa re andasse in Svezia, ad

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (10)

X Per la gente di Calvario, come si è già detto, con qualche eccezione, da quando le ragazze erano arrivate, casa D’Alessio era diventata un bordello. Era un disonore, si andava dicendo in giro, quello che stava accadendo in quella casa. Non c’era alcun dubbio: quella dimora, costruita sotto quel terribile picco sporgente, che ospitava

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (9)

IX Era domenica, l’ora del consueto struscio festivo. Un odore salmastro aleggiava tra la gente che passeggiava in corso Cavour. Gli uomini si prendevano a braccetto come fanno le coppie, parlavano, gesticolavano, sostenendo le loro idee in animate discussioni. Alcuni simulavano un atteggiamento di indifferenza, ma in verità con rapide occhiate coglievano tutti i particolari

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (8)

VIII La Lancia filava. Erano in ritardo. Gaby, seduta dietro, urlò a Nicolò di chiudere il finestrino perché il vento le aveva messo in disordine i capelli. Chiuse. Era accaldato, sudava. Indossava un completo estivo grigiochiaro, fiore all’occhiello. Judy sedeva al suo fianco in un’elegante princesse blu, Gaby e Sheryl portavano un abito fantasia con

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (7)

VII Nicolò fu il primo ad alzarsi. Una volta lavato e sbarbato, fece il caffè. L’aroma si diffuse presto e le girls, anche se ancora un po’ intontite per il lungo viaggio del giorno prima, vennero destate piacevolmente da quel profumo. Poco dopo si ritrovarono tutti in cucina per la colazione. Mangiarono biscotti e bevvero

L’Italia che non c’è

Non esiste l’opinione pubblica in Italia, perché non esiste una stampa libera, perché non esiste la libertà di parola, perché non esiste un’educazione emancipatrice, perché i governanti vogliono il popolo asinino, perché lasciandolo nell’ignoranza e nutrendolo con shit food lo si gestisce meglio, perché non c’è un orgoglio nazionale,  perché il paese è nelle mani

Cantautori si nasce capitalisti si diventa

Pensa, Rossi, pensa a quei cantautori, con qualche eccezione, che hanno polmoni da dinosauro e una voce incanta polli, però cervelli da lucertola, pensa che a questi signori basta che tu scriva una canzone per loro che poi canteranno al Bestiaval di Sanremo e, subito dopo, quasi per magia, diventano miliardari. Facile, non ti pare?

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (6)

VI Qualche sera prima del matrimonio di Michele e Maddalena, Nicolò vide arrivare the australian girls abbordo di due automobili. In una c’era un uomo, un garagista di Stìdero che aveva dovuto accompagnarle per mostrar loro la strada. Al volante dell’altra vettura c’era Gaby. Come le ragazze videro Nicolò, scesero in fretta dalle vetture e

La nostra prospettiva è terrestre

Questa vita non è un esame propedeutico, un esame che, una volta superato, ci farà andare in paradiso, raggiungere il nirvana, avere una vita eterna o quel che sia. Nulla ti tutto questo. La nostra condizione è terrestre, la nostra vita è terrestre, il nostro fare si conclude sulla terra. Siamo stati gettati su questo

L’anima della politica è il capitalismo

Lo Stato è politica capitalistica, le istituzioni sono politica capitalistica, le banche sono politica capitalistica, le assicurazioni sono politica capitalistica, le cooperative sono politica capitalistica, i sindacati sono politica capitalistica, i partiti sono politica capitalistica, i mass media sono politica capitalistica. La differenza tra il capitalismo imprenditoriale e il capitalismo statale è che il primo

Dio non esiste

Dio non esiste, parola di Orazio Guglielmini, cioè parola d’un uomo e nessun uomo è più che un uomo. Dio è primitivo perché è stato inventato da un uomo primitivo; Dio è barbaro perché è stato inventato da un uomo barbaro; Dio è un uccisore perché è stato inventato da un uomo che uccide i

Siria: un bagno di sangue di innocenti

L’uccisione di civili, di bambini, di vecchi, di donne, di innocenti, di adulti, di esseri umani in Siria, non sono da incolpare unicamente al re siriano, un criminale psicopatico non meno crudele dei peggiori boia della storia, ma sono anche da incolpare a tutti i paesi occidentali e mondiali che assistono impassibili giorno dopo giorno

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (5)

V “Non si può ragionare con te!” grida Amedeo. “Non puoi aspettarti che uno che abbia studiato fino all’età di venticinque, trent’anni, guadagni quanto un operaio.” “Non quanto un operaio, meno, ho detto,” dice Nicolò. “E per quale ragione?” “Per la buona ragione che l’operaio, per il lavoro duro ripetitivo umiliante pericoloso bestiale e cretino

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (4)

IV Quella mattina Nicolò si alzò presto. Si lavò e si rase con acqua fredda. Il dopobarba sapeva di pino, ne aspirò l’odore, se ne buttò sul viso in abbondanza. S’accorse che aveva le occhiaie. Scorse una sottile grinza vicino alla palpebra inferiore. La sfiorò col dito, fece un ghigno: era la materia marcia di

L’Italia che non c’è

L’Italia degli italiani, l’Italia di quelli che lavorano, l’Italia di quelli che pagano le tasse, l’Italia di quelli che fanno sacrifici, l’Italia di quelli che la costruiscono, l’Italia del pescatore, l’Italia del contadino, l’Italia del minatore, l’Italia del bracciante, l’Italia del soldato, l’Italia dell’operaio, l’Italia di quelli che l’amano, l’Italia di quelli che sono pronti

I promessi sposi

Ricordo che quand’ero in Australia avevo regalato “I Promessi sposi” ad una gentil signora che aveva espresso la curiosità di leggere un romanzo del Pdm (Paese delle meraviglie). Perché “I Promessi sposi?” Perché la libreria in cui ero andato, in quel momento, non aveva altro. Era una vecchissima edizione. Lo comprai. Glielo diedi. A lettura

Uno scrittore in cerca d’un editore

L’Italia, grazie alla sua editoria sponsorizzata dallo Stato e dalla Chiesa, si trova al sessantanovesimo posto tra i paesi del mondo riguardo al libero pensiero. Gli scrittori di questo paese mentalmente castrato, che avrebbero dovuto essere la sua fiaccola e la sua locomotiva, essendo, con qualche eccezione, raccomandati e le case editrici sovvenzionate, non riescono

Un meraviglioso

C’è un individuo in questo paese di cui ora non ricordo esattamente il nome, ma dovrebbe avvicinarsi a mister Boss, un insopportabile scatola sputa sentenze. Ebbene, questo individuo, e lo sanno ormai cani e porci, è la vergogna del luogo, la vergogna del Nord e la vergogna del Sud, è la vergogna di tutto il

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (3)

III “T’aspettavo,” dice Nicolò. “Lo spero bene,” fa Amedeo mettendo sulla tavola di fronte a lui un cesto coperto da un tovagliolo bianco. Nicolò immagina cosa contiene. Annusa. È già raggiunto da un’ondata di aromi. Poi, con un gesto teatrale, tira via il tovagliolo e vede che c’è pasta al sugo, melanzane ripiene, coniglio in

La Chiesa e l’omosessualità

Come mai, ci chiediamo, come mai la Chiesa che ha sempre combattuto, osteggiato, condannato e criminalizzato l’omosessualità, come mai s’inchina innanzi agli omosessuali famosi, ricchi e credenti?  

L’amore è più forte della morte

Chi ama ed è amato non ha paura delle tenebre, perché l’amore illumina le notti buie. L’amore è forza, vita, splendore. Non ci può essere gioia di vivere senza l’amore. La sua mancanza crea insoddisfazione, ribellione, guerra. Solo la sua cristallizzazione ci esalta. Realizzare l’istinto amoroso è il successo della vita. Proprio così: l’amore è

Fiori di sierra, romanzo, la vita all’estero, parte seconda (2)

II Quella notte Nicolò dormì male, si alzò di cattivo umore. Gli frullavano delle cose in testa. Non riusciva a individuare la loro voce, venivano da terre lontane. Si sentiva diviso, a pezzi, frantumato. Miriadi di “io”, di tutte le dimensioni, scaturivano dalla sua mente e volavano via più veloci della luce in luoghi remoti.