Monthly Archive:: ottobre 2013

Il vecchio al pronto soccorso – in due post, il secondo

Quale senso potrebbe avere la materia al di fuori di quello che gli diamo noi? Non insegui questo pensiero. Troppo arcano, troppo filosofico, troppo inutile. Pensi, invece, pensi a qualcosa del genere: ecco come va a finire tutto il traffico di una vita, tutte le ambizioni, tutto quel dimenarsi a destra e a sinistra. Ti

Il vecchio al pronto soccorso – in due post, il primo

Ero andato al pronto soccorso per farmi medicare un dito, un pomeriggio, dopo avergli dato, per sbaglio naturalmente, un colpo di martello, disse Orazio Guglielmini a Rossi. C’era tanta gente che aspettava e pochi dottori e infermieri. Un vecchio su una barella rantolava. Lo guardai. Lui non mi notò, non penso. Sembrava mal messo. Aveva

Un amore tragico

 “Non aspettare neppure un istante, se puoi, per carpire ciò che desideri”, mi disse Nino quella volta con gli occhi pieni di lacrime, “perché ogni istante potrebbe essere l’ultimo.” Eravamo seduti sulla terrazza d’un caffè. Le tazzine vuote. “Se ne andò vergine, se ne andò vergine!, capisci?” Io lo guardavo, non parlavo, non sapevo cosa

Dove, l’appuntamento?

C’è un racconto indiano molto bello circa la Signora delle tenebre che Tiziano Terzani riporta nel suo libro “Un altro giro di giostra”. “Un giorno il Califfo manda il suo Visir a sentire cosa dice la gente al bazar. Quello va e nella folla nota una donna magra e alta, avvolta in un gran mantello

Il Cavaliere Berlusconi

Che persona, che fascino, che potenza espressiva, che che che. È ormai da 20 anni che nel Paese delle meraviglie domina con il suo gossip. Il Paese, tutto il Paese, è affascinato ipnotizzato calamitato dal suo gossip. Si alza il mattino e fa colazione gossipando sul Cavaliere, a mezzogiorno pranza facendo gossip sul Cavaliere, la

Uno scrittore in cerca d’editore – 5 post, il quinto

 Per me una casa editrice dovrebbe rappresentare un modello di cultura, un modello di vita, un modello di comportamento etico morale umano intellettuale politico nazionale e internazionale dove scrittori e lettori s’incontrano e trovano un senso e una direzione esistenziale nel modo più spontaneo e naturale che si possa immaginare; per me una casa editrice

Sfida agli editori doc del Bel Paese – 5 post, il quarto

Io sono uno scrittore che si auto-pubblica, self publishing author dicono gli inglesi, e cioè prima vivo i miei racconti, poi li scrivo, poi scelgo chi me li può stampare, decido il formato, la copertina, il titolo, cosa scrivere sul retro di copertina e sulle alette, decido il prezzo, correggo le bozze, pubblico, pago e

Editori e scrittori del Bel Paese – 5 post, il terzo

 A mio modo di vedere, gli scrittori e gli editori italiani, consciamente o inconsciamente, sono i responsabili dell’analfabetismo in cui il popolo affoga. Il popolo di Charles Dickens, nel diciannovesimo secolo, leggeva molti più libri di quanti ne legge il popolo italiano oggi nel 2013. Qui, in questo paese, gli scrittori non conoscono il popolo;

Gli scrittori del Bel Paese – 5 post, il secondo

L’Italia, grazie alla sua editoria sponsorizzata dallo Stato e dalla Chiesa, si trova al settantaduesimo posto tra i paesi civilizzati del mondo; la sua università più prestigiosa al 580esimo posto. Gli scrittori di questo paese mentalmente castrato, che avrebbero dovuto essere la sua fiaccola e la sua locomotiva, essendo raccomandati, eccetto per qualche rarissima eccezione,

L’editoria del Bel Paese – 5 post, il primo

( Visto l’interesse e la curiosità che ha suscitato il mio post “Le case editrici?”, vorrei ripubblicare, con qualche ritocco, alcuni miei post sull’argomento. Penso che dovrebbero aiutarci a capire meglio, non solo l’editoria del nostro paese, ma anche un po’ la cultura che ci nutre ). Quando un editore pubblica col sudore dei contribuenti,

Le case editrici?

In Italia non esistono. Infatti non ci sono case editrici nel Paese delle meraviglie, semplicemente non esistono, ci sono solo prostitute al servizio dello Stato predatore e della Chiesa che stampano libri. Esistono delle eccezioni? Che lo dimostrino!

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il quarto

Gli inglesi dicono It’s all in the head – È tutto nella testa, e dicono giusto. E anche Dio è lì nella testa e solo nella testa di chi lo pensa e non altrove. Dio, al di fuori della nostra scatola cranica, non esiste. È una nostra invenzione, come lo è l’Unicorno, Polifemo, la Sfinge,

Svegliarsi di soprassalto

A volte capita di svegliarsi, non con la gioia di vivere, non con il mal di testa, ma con un sussulto. Non è il risultato d’un incubo, no, affatto. Magari lo fosse! È qualcos’altro. È un incubo reale, uno di quelli che non spariscono quando ti svegli, che non spariscono con il ritorno della coscienza.

Non era nel programma

E cosa succederebbe se una tromba d’aria distruggesse mezza Genova? Si direbbe ai disastrati che non ci sono né soccorsi né aiuti perché non erano nel programma? Che assurdità! Il fatto comunque è che Grillo è politicamente morto, non esiste più, non per il popolo italiano. L’ha deluso, ingannato, fregato e l’ha lasciato ancora più

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il terzo

 Scrive Celso nel libro “Contro i cristiani” riguardo alla imbecillità che insegnava Gesù: “Il maestro della dottrina cristiana va dunque in cerca degli stolti e si comporta come uno che promette di sanare i corpi e nello stesso tempo distoglie dal dar retta ai medici sapienti, perché questi potrebbero confutare la sua ignoranza. Perciò ricorrono

Il bosone di Higgs: un “quasi Nobel”

Il “quasi” bosone di Higgs, è così che si è espressa ieri sera la giornalista su euronews alle 20. 35, equivale ad un “quasi Nobel”, ma non allora ad un Nobel vero e proprio. La scienza non funziona coi “quasi”, la scienza funziona, se funziona, con la realtà, con trials and errors, prove ed errori,

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il secondo

Intanto, quando Papa Francesco propone “un dialogo aperto con i non credenti”, sta proponendo un prodotto inesistente. Che poi trovi dei mandarini nel Paese delle meraviglie che gli fanno anche delle domande, questo per lui è il massimo. Il Papa, in realtà, non ha nessuno argomento da proporre. E quale? Sicuramente non un argomento che

Come si può dialogare con un assassino?

Si poteva dialogare con Hitler? Si poteva dialogare col Duce? Si poteva dialogare con Gheddafi? Si può dialogare con i più grandi criminali della Terra? No, non si può. E anche se Assad non avesse utilizzato il gas sarin (è mai possibile che tutto quello che ci hanno raccontato gli ispettori dell’ONU, i mass media

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il primo

Intanto Papa Francesco ha fatto carriera nella Compagnia dei Gesuiti il cui motto è: “Dateci un bambino sino all’età di sette anni e poi sarà nostro per il resto della sua vita.” Cosa vuol dire questo? Vuol dire che l’imprinting nel bambino ossia il marchio cristiano se lo porterà addosso come le mucche dei cowboy

Arrivano, arrivano i clandestini!

 A ondate, arrivano da tutte le parti. Non li si ferma più, non li si può più fermare. La fame non dà loro tregua, la fame non conosce pericolo, la fame è cieca. È la forza della miseria. La loro è una questione di sopravvivenza, di vita o di morte. Legge di natura. Gommoni, carrette

Il fine giustifica i mezzi e la politica italiana

Cosa intende Machiavelli quando scrive che il fine giustifica i mezzi? Intende che non importa la forma che uno adotta per ottenere qualcosa, quello che importa è che l’ottenga. Ad esempio, tu desideri distruggere l’Iraq. Bene, fallo. Le ragioni? Quelle che vuoi. Ciò che conta è che tu lo distrugga. Qual è dunque la politica

Il mostruoso

“In tutta la casa”, mi raccontò una volta la mia carissima amica, la dottoressa C. A., che assisteva un’ammalata terminale a domicilio,  “in tutta la casa si percepiva la presenza della Signora delle tenebre, la grande Nemica, come la chiamo io. In quel periodo la Padrona lì era lei e governava quel corpo (quello della

Madre Teresa di Calcutta era una vera atea

La mia non è una vita di bla bla, è una vita di fatti. Le chiacchiere e il bla bla sono un lusso che non posso permettermi: amo troppo la vita. Quando allora dico che Madre Teresa di Calcutta era un’atea convinta, io dico la verità. Nelle stesse parole della Santa: “Where is my faith?