Il Bel Paese Archive

Italiani!

Visto la situazione in cui ci troviamo; visto come vanno le cose; visto che come popolo ce la prendiamo sempre nel culo; visto che siamo nelle mani di canaglie, di filoni, di imbroglioni, di falsi e corrotti amministratori, visto il bene che ci vogliono gli altri paesi, insomma visto visto visto, come dire, prepariamoci al

Gli italiani e la cultura

Quando si dice che gli italiani non hanno cultura, cosa s’intende con questo? S’intende che la cultura loro non l’afferrano, non la sentono, non la provano, non la capiscono, è solo una parola vuota e priva di senso prima per le loro orecchie e poi per le loro teste, e tutto questo è dovuto alla

I politici, sono all’altezza di autoriformarsi?

Cosa? Cosa sta dicendo? Ripeta, prego! Chiedere alla classe politica di autoriformarsi? Chiedergli di cambiar politica? È questo che sta dicendo? Allora lei, oltre a non aver capito proprio nulla della politica, è anche matto da legare. Ma si è bevuto il cervello? Quello che lei dice è come se chiedessimo a qualcuno di cambiarsi

Roberto Benigni a Che tempo che fa

È bastata solo la presentazione di Fabio Fazio, il camaleonte del sabato e della domenica sera ore 20, Rai3, per stordire i telespettatori a casa con gli applausi dell’audience che è lì solo per applaudire secondo gli ordini che gli vengono impartiti. Le parole dell’applaudito sono state: Quant’è bello appartenere a queste persone, che poi

Vito Mancuso a Che tempo che fa

“Spiriti liberi” dice il teologo, ma quali, gli spiriti cristiani? E quando mai lo spirito d’un solo cristiano è stato uno spirito libero, quando invero è solo uno schiavo di precetti assurdi e grotteschi? Parla poi di Gesù, ma Gesù non è mai esistito (vedere Luigi Cascioli, La favola di Cristo; Mario Liverani Oltre la

Orgoglio e Lega ladrona

In questo paese stuprato e oltraggiato ormai da cani e porci, inevitabilmente le parole non hanno più senso, ognuno le usa come meglio gli conviene. È il caso della Lega ladrona. Questa, dopo aver derubato i padani e gli italiani, grida sui palcoscenici della vergogna e dell’ignomina, “Orgoglio, orgoglio, orgoglio!” Ma dov’è, prego, il tuo

La felicità, nel Bel Paese, non esiste, non dovrebbe

In un paese come l’Italia non c’è posto per la felicità, per la gioia di vivere, la gioia di esistere, di essere. Quelli che dovrebbero essere in nostri modelli d’integrità morale, di retto comportamento, d’un sano modo di vivere, sono invece delle canaglie, oscene creature e nulla più. In altre parole, il Bel Paese viene

Gli italiani passati ai raggi X

Io, Orazio Guglielmini, gli italiani li conosco, li conosco dentro e fuori, sopra e sotto, di destra e di sinistra, li conosco dappertutto, non c’è una sola fibra del loro corpo e della loro mente che non l’abbia passata al vaglio da sobrio e da ubriaco, da poeta e da filosofo, da storico e da

Il giudice e l’articolo 18

Il giudice fa parte dell’apparato statale. In altre parole, il giudice è sposato con lo Stato, difende le leggi dello Stato, quelle leggi che gli danno prestigio e ricchezza; il giudice fa parte della sovrastruttura statale quindi fa gli interessi del capitalismo che anch’esso fa parte dell’apparato statale. Detto diversamente, gli operai licenziati, se si

Il politico del Bel Paese

A proposito, signor politico, lei lavora per gli italiani o per se stesso? Se lavora per gli italiani, come giustifica il suo mega stipendio quando il popolo che lei governa muore di fame e il paese che lei gestisce fa schifo? “Ma poi lei è veramente un italiano oppure è uno che sfrutta gli italiani?

“Lezione dalla crisi” di mister Giuliano Amato

Prendi, lettore, “Lezione dalla crisi” che viene illustrata in questi giorni in tivù da mister Giuliano Amato, cioè da colui che ha svaligiato i conti correnti dei contribuenti, cioè da colui che nel 1992, con un prelievo forzoso prese il 6 per mille sulle somme depositate dagli italiani allo sportello, cioè un’azione infame e vigliacca;

Crisi globale

Quando i signori al potere dicono che la nostra è una crisi globale, con una fava non prendono solo due piccioni ma quattro: mistificano la crisi dicendo che si tratta d’una crisi a livello mondiale e non nazionale o locale; giustificano le pesanti tasse che appioppano ai lavoratori; continuano a manifestarsi innocenti nonostante siano loro

Marco Travaglio e la Lega ladrona, La7, Otto e Mezzo, 10/04/12

Ma cosa stai dicendo, Marco? Cosa? Che con un colpo di reni, veramente da movimento popolare (popolare!? )… hanno saputo fare quello scatto che li ha distanziati (distanziati!?) dagli altri partiti … gli altri partiti sono parecchi passi indietro (indietro!?) rispetto alla Lega… Ma cosa stai dicendo Travaglio… E poi che Renzo Bossi, dimettendosi da

Il mondo è pieno di burattini

Pannella, il radicale Pannella, l’anticlericale Pannella, che s’inchina davanti a Giovanni Paolo secondo. Pannella, se lo si esaminasse fino in fondo, pur di essere visibile, rinnegherebbe le sue idee buttandosi da Berlusconi al papa e chissà con chi altro. Pannella, il leader dei radicali, come ha potuto ridursi così? Che tristezza chiudere la propria vita

Bossi padre e Bossi figlio, che grandezza nazionale!

Al Trota non gli bastavano i 12mila euro di paga per un’occupazione al di sopra delle sue possibilità intellettive, professionali, umane. In altre parole, 12mila euro mensile spolpate ufficialmente ai Lombardi prima e a tutti gli italiani poi, fregava ancora altri soldi destinati al partito.  

Crisi crisi crisi, ma chi l’ha creata poi questa benedetta crisi?

Se i politici, i criminali legalizzati al potere, giorno dopo giorno inculcano nella testa del popolo l’idea di “crisi globale”, crisi economica, crisi di lavoro, una crisi comunque creata da loro, alla fine, a via da parte loro di dirlo e da parte del popolo di sentirlo, quest’ultimo ci crede, crede per davvero in questa

Bossi un innocente?

Sia chiaro, è facile dire che dopo l’ictus Bossi non era più Bossi, non era più lo stesso uomo. Tutte balle! Questo è uno stereotipo usato fin troppo coi ladri, i delinquenti e gli assassini quando non li si vuol condannare. Infatti, per scolparli dai crimini, i loro avvocati si inventano tutte le malattie mentali

La Lega Nord e la setta di Jim Jones

A me viene da paragonare la Lega Nord alla setta suicida di Jim Jones. Tutti, nessun leghista escluso, ipnotizzati dalla figura del loro idolo, Bossi. C’è però una bella differenza fra la Lega Nord e la setta di Jim Jones. I fanatici di Bossi non si suicidano, quelli di Jim Jones lo fanno in massa;

Una proposta semplice: Italiani, suicidatevi!

Quando un popolo ha al potere fascisti, mafiosi, ladri, incompetenti, feccia; quando un popolo manda sul gradino più alto della gerarchia statale dei criminali; quando un popolo sguazza in un perpetuo caos; quando un popolo diventa lo zimbello della Terra eccetera, eccetera, la sua fine è vicina. Io, Orazio Guglielmini, voglio però offrire a questo

Monti-Berlusconi

Detto in nuce e senza riserve, Monti è la testa di Berlusconi. Si sapeva fin troppo bene che il Cavaliere funzionava solo con la parte inferiore del suo corpo – bunga bunga ecc. -, quindi gli mancava la parte superiore. Con il tecnico Mario Monti ha trovato la parte che gli mancava, la testa di

Il gioco sporco del potere

Gli ispettori alla Colombo, i Montalbano, i Coliandro, le squadre anticrimine, i film polizieschi “Polizia”, “Carabinieri”, alla don Matteo e via di seguito, sono tutti, nessuno escluso, al servizio del potere. Come si dice, fanno il gioco sporco, il gioco del crimine legalizzato, il gioco d’un potere cieco, debole, picchiatore, squallido. La loro arte, l’arte

Ai filosofi, certi strafalcioni, sono inammissibili

Il professore Pietro Barcellona, docente di Filosofia del diritto all’Università di Catania (ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, 29 marzo 2012), quando dice che il vecchio 94enne parlamentare deve continuare ad avere un’auto blu, quando dice questo, è proprio un ignorante e questo glielo dice un altro ignorante che, però, of

L’Italia in miniatura

L’Italia in miniatura è grosso modo la seguente: il trippone che non ha altro interesse nella vita eccetto quello di veder crescere la sua trippa all’infinito lo si considera un datore di lavoro; il sovrano povero di mente e debole di corpo che ordina ai soldati di attaccare; il professore che non conosce la storia,

L’Italia che non c’è

L’Italia degli italiani, l’Italia di quelli che lavorano, l’Italia di quelli che pagano le tasse, l’Italia di quelli che fanno sacrifici, l’Italia di quelli che la costruiscono, l’Italia del pescatore, l’Italia del contadino, l’Italia del minatore, l’Italia del bracciante, l’Italia del soldato, l’Italia dell’operaio, l’Italia di quelli che l’amano, l’Italia di quelli che sono pronti

I promessi sposi

Ricordo che quand’ero in Australia avevo regalato “I Promessi sposi” ad una gentil signora che aveva espresso la curiosità di leggere un romanzo del Pdm (Paese delle meraviglie). Perché “I Promessi sposi?” Perché la libreria in cui ero andato, in quel momento, non aveva altro. Era una vecchissima edizione. Lo comprai. Glielo diedi. A lettura

Uno scrittore in cerca d’un editore

L’Italia, grazie alla sua editoria sponsorizzata dallo Stato e dalla Chiesa, si trova al sessantanovesimo posto tra i paesi del mondo riguardo al libero pensiero. Gli scrittori di questo paese mentalmente castrato, che avrebbero dovuto essere la sua fiaccola e la sua locomotiva, essendo, con qualche eccezione, raccomandati e le case editrici sovvenzionate, non riescono

Il Festival di Sanremo

Un posto meravigliosissimo, amico Rossi. Si gioca, si grida, si canta, si fa rumore, s’incanta e ci s’incanta. Vince chi grida più forte ammore ammore. Se hai una voce dinosauresca, vacci, ti porterai a casa un fracco di soldi. Quello, però, che ha fatto più quattrini quest’anno, al Festival di Sanremo, è stato il conduttore,

L’Italia è un paese teocratico

Tu sai, Rossi, tu sai che è parte integrante della storia del Paese delle meraviglie, la storia di Roma. Se è così, il Bel Paese ha alle spalle una storia lunghissima e, con un tale passato, dovrebbe essere il paese più progredito e giudizioso, non solo d’Europa, ma di tutto il mondo, ma lo è?

Quando entriamo in una libreria, cosa compriamo?

Vogliamo dare ora, lettore, dato che ci siamo, una sbirciata in una libreria? Può darsi che, dopo aver letto questo scritto, ti venga la voglia di entrare in una libreria o può darsi che tu sia già un abituè. Comunque, per me, è stato sempre un piacere entrare in una libreria. Ma, ecco, bisogna fare