Storia Archive

Cinque idee per gestire la “res publica” (5)

Quinto abbozzo Un Governo di Uomini Interi  Nel caso queste quattro proposte (vedere gli altri post su questo blog) di rinnovo sociale, quella dei “Computer”, quella de “I 4 Io Della Salvezza”, quella del “Nuovo Contratto Sociale” e quella della “Democrazia Umana”, non fossero soddisfacenti, eccone un’altra. Se non si può proprio fare a meno

Il popolo, il popolo lavoratore, chiedi tu lettore, ha una storia?

E quale? E che tipo di storia? Prendiamo qualche esempio. Il popolo ha una storia come quella che hai in mente tu, una storia pulita, interessante, da esseri umani? No, ti rispondo io, non ce l’ha. Ha una sua dignità? No, non ce l’ha. Ha un’arte? Assolutamente no! È libero di fare quel che vuole?

Popolo in vendita

Gli italiani non cambiano, non possono cambiare. Per cambiare la gente, i popoli, devono avere una testa, essere, come si dice, in possesso d’una testa. Ebbene, gli italiani, e in queste ultime elezioni politiche l’hanno dimostrato ampissimamente, la testa non ce l’hanno. È inutile insistere. Se non ce l’hanno non ce l’hanno. Hanno tutto fuorché

Sogno dell’ultimo dell’anno: Italiani, impiccatevi!

Al massimo gli altri popoli rimpiangeranno la pizza, gli spaghetti, l’espresso, ma ormai questi alimenti hanno imparato a farli anche loro e forse meglio di voi, quindi non rimpiangeranno proprio niente. E comunque, in cambio, ci guadagneranno molto in igiene mentale. Non rimane più nulla, proprio nulla, solo l’eroico gesto: farla finita una volta per

Fabbriche Meccaniche e Fabbriche Universitarie

Le Fabbriche Universitarie costruiscono cervelli, danno loro una forma, un credo, una professione, ad esempio, costruiscono cervelli cristiani, cervelli buddisti, cervelli filosofici, ingegneristici,  machiavellici, scientifici, tecnici, ecc. Ora, queste fabbriche, le Fabbriche Universitarie, fanno credere ai cervelli che esse stesse costruiscono, di essere diventati, una volta addottorati, questo e quest’altro. Infatti, è così. Molte di

Il contratto sociale

Questo non è stato elaborato umanamente e democraticamente, anche se i filosofi al servizio dei signori che governano, si sforzano nel confermarlo. Non è così. Il contratto sociale che il popolo conosce, intendo il popolo lavoratore, è stato escogitato dagli ingordi e per gli ingordi. Infatti, il risultato di questo contratto escogitato dagli ingordi e

La sbobba mentale

Partiamo così, partiamo dicendo che tutti i film western, tutti i thriller, tutti i film stile il signore degli anelli, gli harry potter; tutti i film alla james bond, alla montalbano, tutti i film detective; in short, tutti i film dati in prima serata tivù per delle infami ragioni, cioè come sbobba mentale al popolo,

La giungla sociale

La differenza fra la “giungla naturale” e la “giungla sociale” è che la prima è nata così, a caso, in modo naturale; la seconda è artefatta, cioè è stata costruita pezzo a pezzo dalla mente dell’uomo, una mente dominata dall’egoismo, dal volere tutto per sé. Tra la giungla naturale e la giungla sociale c’è dunque

La Gioconda

Faccio fatica a crederci. Non ci riesco, ecco tutto. Devo proprio essere fuori di senno. I can’t understand, voilà. E non mi ritengo un superficiale e neppure un imbecille. Insomma, non capisco. Ma cosa non capisco? Non capisco perché tutto questo chiasso oggigiorno sulla Gioconda, cioè per questo pezzo di tela vecchia, questo feticcio storico

Occhio ai fascisti! (2)

C’è gente che ha un discorso razionale, ragionevole, logico, coerente, della corrispondenza dei fatti, del buon senso, del buon gusto, del buon vivere; un discorso intersoggettivo, scientifico, tecnico, matematico, democratico, solidale, umano; e c’è gente che non ce l’ha. Questa, e non importa se ha o non ha un colore politico, un credo o quel

Fascisti non si nasce, si diventa (1)

Se fascisti non si nasce, chi crea allora i fascisti? Bella domanda. La risposta è: li crea il sistema sociale in cui nascono e vivono. I fascisti, ovvio, non nascono fascisti. E come potrebbero, non c’è nessuna cellula fascista nel Dna. I fascisti sono un prodotto della cultura, della storia, della politica. I fascisti li

Il tuo candidato, popolo, è Spartaco!

Popolo!, vuoi cambiare, una volta per tutte, vuoi cambiare una politica triste, annosa, marcia, malata, troiaia, squallida, cancerogena, che si è nutrita sempre del suo egoismo, della sua volontà di potenza, della sua voglia di creare falsi valori, falsi ideali, false ideologie, false democrazie; insomma, vuoi tu popolo cambiare una politica corrotta, mafiosa, discriminante, imperialista,

Per una Rivoluzione Planetaria

Siamo tutti ormai, e penso che lo sei anche tu, lettore, chi più chi meno, siamo tutti esasperati, coi nervi a fior di pelle, pronti a esplodere per un nonnulla; tutti, infine, disgustati fino alla nausea, arrabbiati a più non posso contro un imbarbarimento statale che non ha precedenti, un imbarbarimento che se non lo

God save the Queen!

What a nonsense! Che bestialità! C’è qualcosa in tutto questo business del pensiero umano più grottesca di questa invocazione che il popolo fa: Dio salvi la regina! Vuole, lui, proprio lui, il popolo, che Dio salvi proprio colei che più lo sfrutta, lo umilia e lo annulla?! Come puoi tu, io mi chiedo, come puoi

Gli shit head di Charles Bukowski

Lo scrittore statunitense di origine tedesca scrive ne “Il Capitano è fuori a pranzo”: “La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, a vedere film,

God save the Queen!

What a nonsense! Che bestialità! C’è qualcosa in tutto questo business del pensiero umano più grottesca di questa invocazione che il popolo fa: Dio salvi la regina! Vuole, lui, proprio lui, il popolo, che Dio salvi proprio colei che più lo umilia e lo annulla! Come puoi tu, io mi chiedo, come puoi tu schiavo

L’Indifferenza divina (15)

Creazione o big bang? È bene che tu sappia, Rossi, che la religione cristiana ha potuto realizzarsi grazie al pensiero di Platone e di Aristotele, per opera di Agostino e di Tommaso, il primo saccheggiando l’opera di Platone, il secondo quella di Aristotele. C’è da dire, però, che sia il dio di Platone che il

Il Paese delle meraviglie (7)

Chi siamo? Te lo sei mai chiesto, Rossi, chi siamo? No? Peggio per te, avresti dovuto. Comunque, te lo dico io. Iniziamo così: sappi che tutto ciò che è storico, ti appartiene. Tu sei ciò che sei grazie agli eventi storici nazionali e individuali che ti hanno reso ciò che sei. I fatti storici del

Lo Stato predatore (6)

Il connubio dei lupi a due zampe Penso che ormai tu abbia già capito, Rossi, che parlare dello Stato predatore senza parlare dell’Indifferenza divina, e viceversa, sarebbe quasi impossibile. Scriverti questa Lettera parlandoti unicamente della Chiesa Cristocatto, lasciando fuori tutti i suoi annessi e connessi, sarebbe, in ultima istanza, una fatica inutile. Il connubio dello

“Solo in Italia” oppure gli italiani e gli anti-italiani

Ieri sera, quando ho letto quello che sto per farti leggere lettore, mi sono sentito male, mi si è annebiata la mente, mi è passato l’appetito. Non perché sia qualcosa di cui non si sa niente, si sa eccome. Anzi, lo sanno ormai tutti. Però, ecco, per me è stato come se uno mi avesse

Il Paese delle meraviglie (4)

La storia “stile” il Paese delle meraviglie Chi ha ucciso il Duce? Mettiamola così, Rossi, nello stile dei meravigliosi. Allora, chi ha ucciso il Duce? Tanto per cominciare, diciamo che l’ha ucciso il partigiano Giacomo. E tanto per contraddire, diciamo che non è stato lui, che è stato il colonnello Valerio. Neppure per sogno! Né

Lo Stato predatore (4)

La testa del popolo e la testa dei predatori L’ingiustizia e la corruzione non alloggiano nella testa dei poveri, ma nella testa dei “furbi” e degli “addottorati”. Si penserebbe il contrario, ma non è così. Gli analfabeti, i poco istruiti, i nullatenenti, sono incorruttibili, non hanno una cultura sofisticata che li possa corrompere, che li

Lo Stato predatore (3)

3. Prima definizione dello Stato predatore Con Stato predatore, mi riferisco sia a un solo Stato che a più Stati predatori. A questo proposito, voglio fare tre considerazioni. La prima è che se questi, Stato o Stati predatori, non sono all’altezza di governare il mondo, non sono capaci di darci una società pulita, perché averli?

Lo Stato predatore (2)

2. Il concetto di proprietà Gli indiani d’America, quando videro gli europei mettere staccionate, filo spinato, stabilire frontiere e poi dire: “Questo è mio!” “Questo è nostro!”, si meravigliarono. Non conoscendo il concetto di proprietà, si chiedevano: “Come si può possedere la terra quando è fatta per ospitare e nutrire tutti? Come si può dire

I carnefici e le vittime lungo la storia

Che tristezza! Che patologia! Che abominio! Eppure è così. Questi induividui non si stufano mai di picchiare. Lo fanno ormai da sempre, da quando è nata la storia e nonostante ciò non si sono ancora saziati di picchiare. Picchiano sempre, ormai ce l’hanno nel sangue il gusto di picchiare. Non sono per nulla democratici. E

Il cinismo dei predatori a due zampe

E non è finita qui, amico Rossi. Il cinismo dei predatori attuali non ha limiti. Una volta, quando gli uomini erano ancora uomini, chi ordiva una guerra era anche colui che la faceva. Ad esempio, Alessandro il Grande, Cengis Khan, Cromwell, questi, quando c’erano battaglie marciavano in testa al loro esercito. Oggi le cose sono

Storia e definizione dello Stato predatore in sintesi

Tutti, chi più chi meno, tiranni con la patente di uccidere: Ciro, Pericle, Alessandro, i vari Cesare, i vari Nerone, Costantino, Carlo Magno, i vari sultani, Saladino, i vari Gengis Kahn, i vari papi, i vari Borboni, le varie Isabella di Aragona, i vari zar, i vari Enrico VIII, i vari Cromwell, i vari Luigi

Come gli italiani sono diventati italiani

Se pensi, Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare, a fare e disfare, a dettare leggi su tutto ciò che riguardava la politica del Bel Paese. Era lei che si era appropriata sia del “potere temporale” che del “potere spirituale”. La Chiesa usava il credo religioso con

150 anni o 1535? Orazio Guglielmini’s Risorgimento

L’ “Io” del Paese delle meraviglie nasce con Roma, ma ufficialmente nasce con la caduta dell’Impero, cioè con la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo, da parte del barbaro Odoacre, nel 476 dell’era bogududiana (vedere la favola di Bogududù). Fin dal suo inizio, l’ “Io” meraviglioso è stato nutrito con le idee strampalate dell’Indifferenza

Il male storico cambia ma per rimanere lo stesso

Voglio riportarti qui tre brani, Rossi, relativi al comportamento di quelli che, lungo la storia, si definiscono “normali”. Il primo è preso da “Il diluvio” di William Ryan e Walter Pitman, il secondo da Gerard Messadié “Storia dell’antisemitismo” e il terzo da “Le seduzioni della guerra” di Joanna Bourke. La brutalità e il sadismo di

La storia è la storia dei vincitori, cioè dei furbi, machiavellici, killer

Noi conosciamo solo questa, la storia dei vincitori, dei lupi a due zampe, dei parassiti, dei predatori. È, la loro, una storia costruita tassello dopo tassello col sangue dell’innocente e della falsità, con gli intrighi e con le ambizioni sbagliate, coi soprusi e con le ingiustizie. È la storia degli egocentrici, degli avidi di averi

Il 90% degli esseri umani funge da combustibile per il rimanente 10%

Si dice che il racconto della storia dell’universo riguarda solo quella parte luminosa formata dal 10% della materia. Del resto, il 90%, non si sa nulla, si pensa che sia composta di materia oscura, di astri morti, di detriti cosmici e di altra roba che c’è ma non si vede. La stessa cosa si può

La storia stile il Paese delle meraviglie (6)

Le due eroine È un vero piacere sentire cianciare queste due scimmiette dopo la loro liberazione. Figurati, Rossi, che vorrebbero ritornare in Iraq dov’erano state rapite dai terroristi! Non si rendono neppure conto che, per causa loro, è stato pagato un riscatto, un riscatto di cinque milioni di euro, non da coloro che hanno ordito

La storia stile il Paese delle meraviglie (5)

Tanzi agli arresti domiciliari Durante la Santa Santissima Pasqua dell’aprile 2004, il truffatore Cafisto Tanzi ritorna a casa. Proprio come Baldassarre Cossa, papa Giovanni XXIII che, dopo aver massacrato e infettato obbrobriosamente tutto il Pdm, tutta l’Europa e il mondo intero con la sua esecrabile condotta, se ne è ritornato a Firenze da Monaco di

La storia stile il Paese delle meraviglie (4)

Il vascello alla deriva Tutti lo sanno, tutti lo vedono, tutti lo capiscono e, nonostante ciò, tutti si prendono per il culo l’uno con l’altro. Che vascello! Che capitaneria! Che equipaggio! Che team! Eppure è stato tutto così chiaro sin dall’inizio. La cosa è andata più o meno così: tutta la ciurma ha votato con

La storia stile il Paese delle meraviglie (3)

Gli eroi di Nassiriya Ne viene fuori proprio una melodia, Rossi, quando certi individui aprono bocca. Cacano, scoreggiano, rumoreggiano sempre e in ogni circostanza secondo le disposizioni del loro amato culo. Che musica! Prendi i soldati del Pdm morti in Iraq. Tutti quelli intervistati, con rarissime eccezioni, sostenevano che erano andati in Iraq in missione

Storia stile il Paese delle meraviglie (2)

Cronaca del proiettile che ha ucciso Carlo Giuliani È partito da un manifestante. No, è partito da un agente. No, è partito da dietro un gruppo di persone che facevano merenda sulla terrazza di un ristorante. No, è partito da un cacciatore sardo. No, è partito da un poligono. No, è partito da qualche parte

La storia stile il Paese delle meraviglie (1)

Chi ha ucciso il Duce? Mettiamola così, Rossi, nello stile dei meravigliosi. Allora, chi ha ucciso il Duce? Tanto per cominciare, diciamo che l’ha ucciso il partigiano Giacomo. E tanto per contraddire, diciamo che non è stato lui, che è stato il colonnello Valerio. Neppure per sogno! Né l’uno né l’altro. L’ha ucciso, non il

Il mondo creato dai parassiti

Guglielmini spiega a Rossi com’è avvenuto, in nuce, lo sviluppo storico dell’umanità. Ecco a te, amico mio, cinque scenari. Il primo: il passaggio dall’animale naturale all’animale culturale. Il secondo: il passaggio dall’uomo culturale al dispotismo dell’uomo bestiale. Il terzo: il passaggio dall’uomo bestiale all’uomo che eregge istituzioni criminali. Il quarto: il passaggio dalle istituzioni criminali

La Chiesa odia il genere umano; Berlusconi odia gli italiani

La cultura italiana è dominata dal Papato, dal Cattolicesimo, dall’Inquisizione, dall’Indice, dal Fondamentalismo, dal Vaticano, dall’Integralismo, dal Confessionale, dal Bigottismo, dall’Oscurantismo, dal Nazionalismo, in breve, dal Medioevalismo. È questa la sua divisa, il suo abito culturale. La Chiesa è una fucina d’indottrinamento biblico. Berlusconi è un suo prodotto, strumento, portavoce e forse senza che lui