Dio è morto

È quello che dice Nietzsche?

Sì, è quello che dice Nietzsche, il filosofo tedesco.

Dal suo punto di vista Dio è morto, e dal tuo punto di vista?

Io la vedo diversamente.

Cioè?

Intanto per morire uno deve prima nascere, e questo vale per Dio e per l’uomo o qualsiasi altra specie, pianta, roccia, pianeta, stella o quel che sia. Se le cose stanno così, il detto di Nietzsche Dio è morto, è errato.

Spiegati meglio.

Dio per essere morto, come ho appena detto, avrebbe dovuto esistere. Ora Dio non è mai esistito e se non è mai esistito come allora avrebbe potuto morire? Forse quello che intendeva Nietzsche con la proposizione “Dio è morto” è che Dio è morto nello spirito, nell’anima, nella mente, nel cervello e nella ragione della gente e, se intendeva questo, che Dio è morto nell’anima e nella ragione della gente, allora intendeva giusto: Dio è morto e finito nell’anima e nella ragione della gente e anche nell’anima e nello spirito del papa e dei preti.

Esageri!

Può darsi.

Hai detto poco prima che tu la vedi diversamente di come la vede Nietzsche, diversamente in che senso, come?

Dio non esiste perché non è mai esistito, perciò non può morire. Si muore solo e solo se prima si nasce.

Come fai a dire questo?

Amico mio, questa è una cosa ormai assodata, l’hanno capito tutti, capito fino alla nausea che Dio non esiste. Insomma, l’hanno capito tutti, eccetto of course i furbi e tutti coloro che hanno un interesse, che Dio è sfruttamento, che Dio è guerra, che Dio è ingordigia, che Dio è miseria, che Dio aiuta i ricchi a diventare sempre più ricchi e i poveri, i babbei che ci credono, a diventare sempre più poveri, più miserabili, più beceri, più nulla.

E Cristo, che cos’è Cristo per te?

Intanto se Dio, che non è mai esistito, se Dio è morto, Cristo che è suo figlio è stramorto. Ma se vuoi che risponda alla tua domanda. Allora, per conto mio, Cristo è solo una favola, una favola che puzza di lacrime, di pianto, di sangue, di crocifissione, di tortura, di bestialità, di morte.

E la Madonna?

Una bugia unica, un insulto mentale per tutti quelli che aprendo gli occhi vedono e capiscono e scorgono tutta la farsa e l’inganno che si nasconde dietro questo fantoccio di cera.

E la Chiesa?

Un monumento culturale costruito e ricostruito lungo secoli di storia sanguinaria e mortifera in onore dell’aria fritta, in onore del grottesco, in onore della più grande impostura al mondo.

E la cultura cristiana tu come la descriveresti?

È fondamentalmente una cultura della morte. Il credente è morto dentro ed è morto fuori ossia interiormente ed esteriormente. Interiormente perché nega la sua natura, perché non vive i suoi sentimenti, emozioni, istinti, pulsioni, desideri; esteriormente perché tutti i suoi orizzonti culturali sono falsi, irreali, inesistenti.

Ritornando a Dio, hai un altro modo per illustrare la sua inesistenza?

Non uno, ma mille e uno, però basta solo quest’ultimo, l’uno.

Vedi, per vendere un oggetto devi anche possedere questo oggetto. Non puoi vendere un cellulare se non ce l’hai. Non puoi, realisticamente parlando, non puoi e in nessuna parte del pianeta, non puoi vendere un pollo, un’auto, un cavolo se non ce l’hai. Nessuno, a meno che non sia un imbecille, nessuno al mondo comprerebbe il tuo cellulare se gli dicessi che sta nei cieli. Allora perché Dio sì?

Continua.

Tutti quelli che sostengono che Dio esiste, che ce lo mostrino, che ce lo facciano vedere, toccare, che dimostrino, attraverso i suoi miracoli, che esiste, tutto qui. But, se non lo fanno né vedere né toccare né ce lo mostrano e tanto meno ci fanno vedere i suoi miracoli (parlo di veri miracoli e non di quelli alla san Gennaro, quelli costruiti con l’inganno dei prelati, medici e scienziati tutti venduti al potere della Chiesa), allora è chiaro, anzi chiarissimo che Dio è un bluff, una truffa, una mega frottola, in due parole: non esiste.

Quindi?

Per conto mio, e detto in poche parole, chiunque venda questo prodotto inesistente, Dio ecc, dovrebbe essere arrestato e messo in prigione come un truffatore, un ricattatore e un contaminatore di cervelli umani.

Per capire la religione, i dogmi, le superstizioni, gli dèi, Dio; per conoscere la storia, lo spirito, l’anima, l’uomo, per emanciparsi dalle catene sociali e culturali, leggere L’Indifferenza divina

 

 

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