Elogio al Popolo lavoratore – post 2

Senza il Popolo lavoratore, nulla nasce, cresce o fiorisce

Popolo, con la P maiuscola, non vuol dire popolo come idea, come ideologia, come concetto astratto, come argomento di eterne discussioni a profitto dei demagoghi. Per nulla. Popolo, con la P maiuscola vuol dire Popolo lavoratore, Popolo che, grazie al suo sacrificio e sudore, nutre e mantiene tutti gli altri suoi simili. Per questa sua nobiltà d’animo e umanità, la P maiuscola è correttissima e meritatissima.

Ci sono tante cose in questo mondo, ma c’è una sola politica da quando il mondo è mondo, ed è quella che si fa con il sudore di quelli che producono, con il sudore dei contribuenti, con il sudore del Popolo lavoratore. Tutto parte dal Popolo. È lui che nutre e mantiene tutti e tutto. Scienza, filosofia, poesia, politica, religione, arte, economia, forze armate, sport, tutto, tutto parte da lui. È la fonte e l’inizio di tutto. Senza il Popolo il mondo che conosciamo non esisterebbe.

Detto diversamente, i nababbi possono banchettare a più non posso, grazie a lui; i monarchi possono fare le guerre e impadronirsi di altre terre e ricchezze, grazie a lui; i papi possono indossare i vestiti più pregiati al mondo, grazie a lui; i politici possono blablaare, vincere le elezioni, andare al governo e arricchirsi, grazie a lui; nessun filosofo filosoferebbe, senza di lui; nessun poeta poeterebbe, senza di lui; tutti i Michelangelo del mondo non fanno altro che imbrattare tele, sporcare soffitti e scolpire oggetti banchettando sul suo sudore; il capitalismo gozzoviglia a tutto spiano sul suo corpo, l’esercito non tirerebbe un solo colpo senza che il Popolo lavoratore lo nutra, gli costruisce gli edifici adatti al suo mestiere di killer, gli compri armi e munizioni.

È lui, però, il Popolo operoso e dinamico, l’unica parte sana del genere umano; è lui, capace e industrioso, che condivide un pezzo di pane col suo simile; lui che ha ancora un cuore, un’anima, una morale, un’etica, un’innocenza, un’umanità. È lui, il Popolo lavoratore, la radice, la linfa, l’albero e il frutto di tutto ciò che è buono e socialmente accettabile. Nulla nasce, cresce o fiorisce senza di lui. Nutre, nutre, nutre e mantiene tutti lui. È la colonna portante, tiene tutto sulle sue solide e potenti spalle, lui che allatta i suoi figli parassiti, dissoluti e cattivi.

La sua formidabile nutritiva mammella, però, per quanto grande e generosa, non potrà continuare ad allattare i suoi dissoluti, parassiti e cattivi figli in eterno. Infatti, in quest’ultimo tempo, qualcosa si è irrimediabilmente incrinato nella sua mente. Il Popolo sente, intuisce, capisce che quello che era non potrà più essere e quello che sarà, non sarà più lo stesso.

Questi post vogliono essere un urlo di ribellione in un mondo di killer

These posts want to be a scream of rebellion in a world of killers

Nel prossimo post, I rappresentanti del Popolo, che bestialità!

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