Il gatto di Schrödinger

 

In termini naturali, fra la vita di un essere umano e la vita di una formica, non c’è la pur minima differenza. La natura non fa distinzione tra una specie e l’altra. Sa, anche se non sa, che il caso è il destino di ogni cosa, incluso il suo e quello dell’universo in cui viviamo. Questo concetto, il concetto della non differenza tra le specie e i fenomeni, vale per ogni cosa che esiste nel grande tutto.

Se poi volessimo approfondire ancora la questione, scoprire la differenza che c’è tra l’inanimato e l’animato, ovvero tra il morto e il vivo, allora potremmo dire che tutto è materia, tutto quanti o gatti alla Schrödinger o universi paralleli. E questa, forse, non è la nostra realtà ultima?

Ahahah, quante belle parole, quanta bella retorica, quanta scienza, e per chi e perché, poi. Lo sappiamo tutti, anche molto bene. Sappiamo fino alla nausea come tutto quest’arsenale conoscitivo andrà a finire. Il re è nudo. Già, proprio così, nudo!

Viva l’impotenza! Viva le bugie e le falsità istituzionalizzate che ci raccontiamo l’un l’altro giorno dopo giorno. Viva il mostro invisibile, l’infaticabile Signora delle tenebre! Balla, balla Desiré, e balla e canta e suona solo per me. Garçon, champagne, s’il vous plait!

 

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.

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