Gentili signori Indiani, liberate, please, liberate Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Tutte le volte che vediamo, ascoltiamo e cerchiamo di capire qualcosa sui due fucilieri italiani, colpevoli, così si dice, di avere ucciso due pescatori indiani, realizziamo che non riusciamo a capire proprio nulla. Ma non capiamo proprio nulla perché siamo degli imbecilli o perché c’è dell’altro? E se c’è dell’altro, che cos’è? È questo, in ciò che segue, che cercheremo di intendere.

Intanto c’è da chiedersi, i due fucilieri, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i nostri due marò in India, erano, sì o no, quando successe l’incidente, al servizio dello Stato italiano? E se erano al servizio dello Stato italiano, che colpa mai hanno loro? Di quale delitto si sono macchiati? Non hanno solo eseguito degli ordini? Non hanno solo fatto il loro mestiere? E allora? Forse che qualcuno ha chiesto l’arresto di quel pilota americano che qualche anno fa ha tranciato il cavo d’una funivia italiana uccidendo tutti quelli che c’erano nella cabina? Forse che i soldati di George Bush che hanno ucciso in Iraq civili inermi e massacrato e torturato soldati, sono stati puniti per i loro crimini? Non hanno nulla a che vedere questi esempi coi fucilieri? Ne siamo proprio sicuri?

I due fucilieri, quando hanno sparato, se hanno sparato, non erano ubriachi e fuori servizio, non erano a spasso, non hanno fatto uso delle armi arbitrariamente; i due fucilieri della marina, per quello che si sa, quando hanno sparato, se hanno sparato, erano di servizio. I fucilieri, come tutti sappiamo, sono addestrati a comportarsi come si sono comportati Salvatore e Massimiliano. Questi, di fronte a quella faccenda, non potevano non fare ciò che hanno fatto. Dovevano! Di più. Forse c’era, sicuramente c’era lì con loro un superiore che gli ha ordinato di tirare e loro hanno eseguito gli ordini. Allora, dov’è il loro crimine? Di cosa li si accusa? Hanno solo eseguito degli ordini e li hanno eseguiti, non per il loro piacere, ma per lo Stato italiano.

E non solo. Forse che i robot, gli automi, gli androidi, i killer, che vengono programmati alla lettera, li si accusa di questo e di quello per tutto ciò che combinano? E come li si potrebbe accusare se sono stati programmati per fare esattamente tutto ciò che fanno? Forse i James Bond, a cui viene fatto il lavaggio del cervello su come devono comportarsi di fronte a certe situazioni, sono responsabili per i loro crimini? E cosa sono, i nostri militari, se non degli agenti addestrati ad uccidere? Non è così, forse? Ne siamo proprio certi?

Ma quando la smettiamo di prenderci in giro platealmente? Quando iniziamo a crescere? Non è ancora ora di iniziare a dirci le cose come realmente stanno? La colpa, i veri responsabili, i veri killer dei due pescatori indiani, non sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ma il Sistema che ha addestrato i due fucilieri e poi gli ha messo in mano un fucile dicendogli: “Sparate!” E cosa hanno fatto, questi due infelici, cos’hanno fatto se non eseguire alla lettera ciò che gli è stato ordinato di fare con rigore e durezza? E ora, invece di dargli una medaglia per essersi comportati come richiesto, eccoli messi in prigione!

Le leggi, girala come vuoi, sono state inventate per servire i padroni. Si sa fino alla nausea che se un cittadino uccide qualcuno, e non ha impartonza se lo uccide per autodifesa, perché l’altro era entrato in casa sua e minacciava di uccidere tutta la sua famiglia se non gli dava i soldi, oppure aveva già steso per terra alcuni dei suoi familiari, va in galera, punto. Non importa la ragione per cui ha ucciso, il nostro uomo viene punito. È così che funziona la legge dello Stato col popolo. Però, e questo “però” è capitale per capire come stanno veramente le cose, però, se uno uccide per lo Stato, per la così chiamata “patria” mentre fa la guerra, mentre si batte sul fronte, mentre si trova armato fino ai denti in Afghanistan, allora viene premiato, gli viene data la medaglia, gli vengono riconosciuti degli onori. Ecco come fino ad oggi funzionava la legge, fino ad oggi, dico, perché d’oggi in poi, la legge cambia di nuovo!

In realtà è stato sempre così per i sudditi. Quando questi si scontrano coi loro padroni, la legge ha smesso di esistere. I due marinai erano al servizio dello Stato quando gli è stato dato l’ordine di sparare, sempre se questa storia è vera e, invece di premiarli per aver eseguito gli ordini, come si sarebbe dovuto fare, li si mette in prigione! È chiaro allora che le leggi non sono fatte per i signori al potere, questi non hanno leggi, sono dei fuorilegge a tutti gli effetti, le leggi sono fatte solo e solo per i poverelli. In altre parole, i signori al potere, non hanno regole, leggi, doveri, fanno e disfanno tutto ciò che vogliono e nessuno può portarli in tribunale, giudicarli, punirli. Le leggi sono fatte, appunto, per i poverelli. Sono questi, sempre questi, che pagano per tutto.

È facile, molto facile, prendersela coi figli del popolo, prendersela coi deboli, con quelli che, in un modo o in un altro, devono pagare sempre il conto. Pagano, non necessariamente per crimini commessi ingiustamente oppure per difendere la propria pelle, ma pagano difendendo le ricchezze e i poteri dei loro padroni!

Chiedo, chiedo alle autorità indiane di liberare i due fucilieri italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e di portare in tribunale, se proprio ci tengono a portare qualcuno in tribunale, i veri responsabili dell’uccisione dei due pescatori indiani. Ecco le mie parole a questi insigni signori:

“Rispettosissimi Indiani, perché continuate a prendervela con le persone sbagliate, voi, proprio voi che avete una saggezza e una sapienza millenaria? Voi che ci nutrite ormai da secoli con lezioni di vita e di spiritualità? Non è da voi, Signori, non è da voi tenere in prigione gente innocente e Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono innocenti. Fate buon uso della vostra tradizione mondiale di wisdom, liberate i due fucilieri italiani e andate ad arrestare, se così vi aggrada, andate ad arrestare i veri colpevoli!”


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