Il mostruoso

“In tutta la casa”, mi raccontò una volta la mia carissima amica, la dottoressa C. A., che assisteva un’ammalata terminale a domicilio,  “in tutta la casa si percepiva la presenza della Signora delle tenebre, la grande Nemica, come la chiamo io. In quel periodo la Padrona lì era lei e governava quel corpo (quello della sua paziente) ancora vivo, ma già in putrefazione. Dall’ulcera da decubito dovuta al prolungato allettamento proveniva un odore acre, molto intenso e, mentre le mie mani guantate toglievano via via gli strati di garze impregnate di pus verde, ecco che una nuova vita si contorceva, appena dischiusa in quel corpo morente: centinaia di piccole larve stavano nascendo nella carne infetta e difendevano la loro giovane esistenza nutrendosi delle deiezioni della vecchia vita… La Signora delle tenebre era lì, ma gli occhi di Grazia (il nome della paziente) non erano ancora appannati e il suo cuore batteva: il suo olfatto ancora fine percepiva l’odore del suo stesso corpo, quello stesso corpo che aveva tanto curato e profumato da ragazza”.

Grazia era ancora in vita e poteva vedere già i vermi che assalivano il suo corpo, che avevano già iniziato a mangiarselo.

 

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