L’attacco dei topi

Oggi ho visto, nel Palazzo dell’Eldorado, un fracco di topi, topi che correvano da tutte le parti, topi che squittivano, topi spaventati, topi col pelo ritto, topi con gli occhi impauriti, topi che si muovevano con circospezione, pronti a svignarsela in caso di pericolo, topi che si riunivano intorno alle loro tane, buchi, fogne e borbottavano animatamente. Ma cos’era successo?

Era successo, almeno così mi era parso di capire che, non un gatto ma un gattino, aveva afferrato con una zampa, più per giocare che per altro, la gamba d’un topo e gliel’aveva un po’ maltrattata. È stato questo episodio a creare, da una parte, il terrore dei topi del Palazzo dell’Eldorado, topi che usualmente si nascondono nei cunicoli, nel formaggio Gruyere, nelle cantine, nei sotterrani, in luoghi sicuri e dove possono vivere e nutrirsi tranquillamente e, dall’altra parte, topi incazzatissimi che volevano organizzare un attacco in massa contro il gattino.

I topi, come si sa, sono vigliacchi, sono traditori, sono falsi, sono squallidi, corrono via al primo rumore, ma non sempre. A volte, quando si sentono minacciati, sono capaci di fare cose mostruose, impensabili, particolarmente la razza di topi che vive nel Palazzo dell’Eldorado. Qui, in questo luogo, si vive non bene ma da re e i topi ci tengono tanto a questo posto e spesso sono pronti, nonostante siano le creature più vili e nauseanti al mondo, nonostante ciò sono pronti a battersi all’ultimo sangue pur di non perderlo.

Devo dire che la cosa che mi ha fatto più impressione è stata di vederli tutti lì riuniti e in quello stato. Ho capito che la faccenda era seria, che la società dei topi è veramente una società pericolosissima e schifosissima. Pericolosissima e schifosissima perché l’unico loro obiettivo del mettersi insieme è solo e solo per difendere il loro posto e la loro vita di roditori parassiti, altro scopo il loro esistere non ne ha.

Ora, mantenere tutti questi topi nel Palazzo dell’Eldorado, costa un sacco di soldi ai contribuenti, sostengono alcuni e sugggeriscono di mettere fine a questo dissanguamento economico. Come? Basta solo annientare il Palazzo dell’Eldorado radendolo al suolo com’è stata rasa al suolo la Bastille. Altri, invece, più focosi e arrabbiati, propongono metodi ancora più drastici. Insomma, per il momento c’è un gran pensare ma poco fare circa questa faccenda.

Intanto, i topi, in un modo o in un altro, continuano a distruggere e infestare tutto ciò che toccano. In più, i topi, e ormai lo sanno cani e porci, sono portatori di malattie infettive, contagiose, di epidemie, di peste, di morte nera, morte bianca, morte e basta, hanno creato sempre dei disastri lungo tutta la storia, sono animali molto nocivi particolarmente per gli esseri umani. Infatti, i topi, essendo per natura del loro vivere creature parassitarie, seguono gli umani ovunque si muovono nel mondo. Se gli umani vanno da un posto all’altro sui bastimenti marini, anche i topi lo fanno e senza pagare il biglietto, se vanno con gli aeroplani, anche i topi, sui treni, anche i topi, li seguono dappertutto e gratis. Insomma i topi sono per gli esseri umani un vero e proprio castigo di Bogududù.

La cosa, comunque, a me non è piaciuta affatto. E poi vederli tutti lì riuniti e squittire fortemente e minacciosamente contro quel povero gattino che aveva causato il terrore dei topi del Palazzo dell’Eldorado solo per avere maltrattato un po’ la gamba d’un loro collega, mi è parsa esageratissima. In seguito, quando ho udito un topone dal manto grigio scuro proporre nientemeno un attacco in massa contro quel povero gattino, ho pensato che questa specie era tutta matta, matta da legare, una baraonda di assurdità e fraintendimenti. Insomma, non era proprio necessario fare tanto chiasso per così poco. E cosa sarebbe successo allora se, non un gattino inesperto, ma un gattone bene addestrato ne avesse ucciso almeno un migliaio di loro?

Non ce l’ho fatta più. Mi sono messo, quasi in automatico, alla ricerca del gattino, ma non l’ho trovato. Forse anche lui era andato a cercare rinforzi. Mi auguro che li abbia trovati e anche tanti, altrimenti anch’io, quando mi trovo in questo edificio, e devo andarci ogni tanto dato la natura del lavoro che svolgo, dovrò munirmi d’un lanciafiamme per proteggermi contro un eventuale attacco di topi!

 

 

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