L’Indifferenza Divina (17)

Oggi sarò davanti a Dio! (II)

Pensa, Rossi, quanto è arrogante che un papa dica prima di morire: Oggi sarò davanti a Dio! Dice questo nel senso che oggi morirà e che, dopo la morte, la sua anima si presenterà davanti a Lui. Lo so, il vicario dell’Onnipotente ha il permesso di dire tutto ciò che vuole, il “Sistema” glielo permette. Ma non è giusto che dica questo nonsense di fronte a migliaia di persone: non tutti sono imbecilli, non tutti shit head!

E non è giusto per diverse ragioni. La prima è che lui, il papa, non sa affatto dove andrà la sua anima dopo la morte. La seconda, quella più conosciuta al lume della scienza, è che la sua anima, sempre se ce l’ha, si spegnerà ancora prima che lui emetta l’ultimo respiro o, al massimo, contemporaneamente alla sua morte. L’anima, o quello che noi chiamiamo anima, nasce col corpo e muore col corpo. Dopo il decesso, di lui rimarrà solo il cadavere. Questo, come qualsiasi altro cadavere del pianeta Terra, andrà a marcire. Non marcirà come quei corpi che vengono seppelliti a contatto con la terra, tanto meno nutrirà altri animali, il suo avrà il privilegio di marcire in una cassa da morto. Lì dentro, dopo un po’, inizierà a spargere una puzza micidiale da tutti i suoi putridi orifizi. La sua carcassa si gonfierà, la bocca si spalancherà, tutto diverrà repellente, orribile, senza alcuna somiglianza umana. Insomma, uno spettacolo poco dignitoso. Infine, a quel punto, il suo corpo, come ultima volontà di Dio, andrà a fare da cibo ai vermi, a meno che non voglia farsi cremare.

Ecco dove andrà il papa dopo morto: non davanti a Dio, non in paradiso, ma allo sfacelo!

 

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