La conoscenza ha sapore d’immortalità

“He who the most knows, the most lives – Colui che più sa, più vive” – diceva William Blake. E qui non stiamo parlando di una conoscenza da bibliotecario, ermeneutica, fine a se stessa. Stiamo parlando di una conoscenza sana, propria di persone per cui il sapere è l’alito della vita. Colui che più sa più vive è l’equazione esistenziale di ogni tempo. Chi non può darsi una risposta di duemila anni di storia, diceva Goethe, che viva pure nelle tenebre. Oggi diremo, colui che non può darsi una risposta scientifica di quindici miliardi di storia dell’universo, che viva pure nelle più profonde tenebre. “Fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza,” e per una volta dice bene il vecchio Dante. La conoscenza, una conoscenza sana e non adulterata e oscurantista, è il supremo bene, il valore più nobile che un essere umano possa conseguire. Di più. È un balsamo!

 

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