La strage di Dacca

 

Quante, io mi chiedo, quante di queste mostruosità sociali gravano sui signori che ci governano? Quante portano il marchio che c’è ma non si vede dei Rothschield, dei Rockefeller, dei Bush, della Banca Centrale Europea, dei sovrani, dello Stato del Vaticano e dei governi venduti? Quante di queste mostruosità gravano su tutti costoro? E cosa dire degli al-Assad assassini di Siria e di tutti gli altri al-Assad assassini dei paesi islamici? Quanti di tutti questi signori hanno contribuito al massacro bestiale e inumano degli italiani, dei giapponesi, bengalesi e d’un indiano nell’attentato a Dacca, nel Bangladesh?

I veri colpevoli, i veri killer di questi infelici, e non solo di questi, non sono da cercare fra quelli che li commettono, ma fra quelli che li elaborano a tavolino. Sono questi che insanguinano il mondo giorno dopo giorno; sono questi gli artefici di ogni singolo atto criminale e disagio sociale che avviene e esiste in tutto il mondo. Ecco le parole della signora Hillary Clinton: “L’Isil è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano.” Spero di aver reso l’idea.

L’uomo che governa questa palla di pietra volante, non è un santo, non è un democratico, non è un essere umano, è una bestia assetata d’ingiustizia, di violenza, di sangue e, soprattutto, è assetata di ricchezze e di poteri. È una delle bestie più astute, crudeli e disumane della Terra. E noi, noi i figli del popolo lavoratore, noi gli schiavi di questi negrieri! E noi, noi che costruiamo, creiamo, produciamo e teniamo il mondo in vita, noi a difendere col nostro sangue i banditi che ci sfruttano e ci massacrano! E noi, noi che siamo il sale della Terra, noi sottomessi a questa feccia! Ecco l’assurdo e il disumano, ecco l’insopportabile realtà sociale in cui viviamo.

Per quello che mi riguarda, è giunta l’ora di smettere di piangere e di elemosinare, è ora di prenderci ciò che ci appartiene!

 

UN INVITO: passate parola, condividete, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più! Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani! È questo ciò che raccomanda agli amici del Web, Orazio Guglielmini.

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