Le ultime novità capitalistiche: corpi umani in vendita

“Il rene mercificato e feticizzato diventa un’opportunità per il compratore e una necessità per il venditore. Inserzioni come quella seguente, apparsa nel Diario de Pernambuco a Recife, in Brasile, compaiono quasi ogni giorno nei giornali di tutto il mondo:

“Io Manuel da Silva, 38 anni, lavoratore di canna da zucchero disoccupato, padre di tre bambini e con una moglie malata, dichiaro di essere disposto a vendere qualsiasi organo di cui ne abbia due, e la cui immediata rimozione non mi provochi decesso immediato”, Nancy Scherper-Hughes in “Corpi in vendita”, p. 46.

Oggi al mercato non si vende solo pesce, frutta, macchine, si vende anche carne umana; oggi, grazie alla scienza medica, si possono sostituire molte parti del corpo con altre più sane per tenerlo in vita. Sul mercato, trovi pezzi di ricambio di primo, secondo e terzo ordine, Rossi, ovvero giovani, adulti e vecchi.

La prima possibilità, ovviamente, è quella di avere della roba che appartiene a persone che non ci sono più, morte. Oltre a questa possibilità ce n’è un’altra, ma solo se hai soldi, tanti soldi. Se ce li hai, allora potrai avere, per esempio, il cuore d’un giovane tra i quindici e i trent’anni, oppure d’un adulto tra i trenta e i quarantacinque oppure quello d’uno dai quarantacinque in poi: dal vivo!

Cosa vuol dire “dal vivo”? Vuol dire che in un ospedale, fuorilegge o no, c’è il “donatore” su un lettino e su un altro lettino c’è quello che riceve il “dono”. Detto brutalmente, ti strappano il cuore per darlo ad un altro, al compratore, al moribondo, a quello che sarà trapiantato col nuovo organo fresco e grondante di sangue. Ecco cosa significa “dal vivo”. Oltre a questi due personaggi c’è, of course, il dottore del trapianto, fuorilegge o no, con il suo staff; poi ci sono i mezzani, i sequestratori, gli informatori, gli chauffeurs ecc. Tu, una volta che ti hanno strappato il cuore, Rossi, beh, è ovvio, no?, non ci sarai più. Non si può vivere senza cuore e quelli artificiali non sono affidabili. La tua famiglia, però, vivrà un po’ più a lungo coi soldi ottenuti dal tuo cuore. Sempre che non ti abbiano rapito per strada e poi squartato senza alcuna autorizzazione.

Supponiamo, però, che la donazione si faccia su accordi comuni: chi è che vende, secondo te, Rossi? Lo so, è una domanda sciocca, ma io devo farla lo stesso questa domanda, no? È ovvio, dunque, chi vende. Di sicuro non Bill Gates, non Putin, non Sarkozy, non uno degli Agnelli, vendono i loro organi i poverelli, quelli che vivono negli slum, nelle favelas, nelle bidonville, nei luoghi infernali, vendono i loro organi i tagliatori disoccupati di canna da zucchero, insomma, i soliti miserabili, i soliti Rossi. Ecco chi vende.

Ecco dove la nostra civiltà è arrivata: a squartare i corpi sani dei nullatenenti per dare le loro parti a quelli che hanno tutto, eccetto, in questi casi, la salute. Non è più un problema per loro. Se la comprano. Gli puoi chiedere qualsiasi cifra. Te la danno. Naturalmente non a te. A te danno una miseria. I predatori a due zampe, i parassiti, i criminali legalizzati, pur di continuare a vivere, sono pronti a sborsare qualsiasi somma. E chi non lo farebbe se avesse i soldi? Presto potranno riciclarsi anche il cervello, il pene, la vagina, le tette, tutte le parti del corpo e vivere in eterno.

Ecco il culmine che oggi ha raggiunto la cultura creata dai predatori a due zampe. Non soltanto ti sfruttano, ti portano via l’energia, ti umiliano, ti riducono ad una larva, ma ti spingono anche a vendere parti del tuo corpo. Essi, poi, scelgono gli organi necessari a sostituire quelli marci dei loro corpi. In passato, of course, questo non potevano farlo. E come avrebbero potuto? La scienza medica non era arrivata a tanto. Oggi sì. Oggi il progresso tecnico fa miracoli: ti possono tenere in vita distruggendo un corpo sano per ricucirlo in un corpo marcio.

Gli squartati, poi, sono sempre gli stessi: i Manuel da Silva, i miserabili, i dannati della Terra. Che poi siano africani, indiani, brasiliani, italiani, i paria dell’America, dei paesi arabi, russi, dei Caraibi: che importanza vuoi che abbia? Gli addetti ai lavori, quando non dispongono di un organo fresco e bello, danno ordine ai loro macellai di trovarlo e questi, i macellai ambulanti, in men che non si dica gli procurano l’organo desiderato ancora palpitante!

Il sequestro può avvenire ovunque, anche nel centro di Londra. Basta una persona bene addestrata, un van a vetri oscurati e uno chauffeur. S’individua la vittima, un Rossi naturalmente, un Rossi sano! Ci si avvicina a lui mentre sta passando per un luogo poco frequentato, la porta del van si spalanca di colpo, il sequestratore mette un fazzoletto con del cloroformio sul naso del malcapitato, la droga ha effetto immediato, lo si trascina nel van e, una volta lì, lo si tiene in uno stato ipnotico per il tempo necessario ad arrivare a destinazione. Qui gli si prendono le parti che occorrono e, con il resto del corpo, si fanno creme di bellezza o scatolette di carne per i gatti. Chissà, è possibile anche che certe prelibatezze afrodisiache, che “noi” non conosciamo, vengano preparate e servite in qualche ristorante new trend!

Niente male. Come vedi, Rossi, nella nostra cultura tutto è diventato merce di vendita, cioè orripilante, macabro, putrescente, cannibalesco, e per alcuni anche meraviglioso!

Oltre a queste possibilità per vivere in eterno, c’è un’altra in via di rapido sviluppo: la clonazione. Pare che molti predatori a due zampe abbiano già dei cloni. Queste infelici creature le si alleva come si allevano le bestie e le si tiene in vita fino a quando il proprietario non ha bisogno di qualche pezzo di ricambio – fegato, cuore, polmone, rene, arto ecc. – dei loro corpi. I corpi dei cloni sono identici a quelli dei loro padroni, i sosia killer. Questi cloni vengono portati al macello, squartati, depredati dalle parti utili e con il resto, eventualmente, viene fatta carne in scatola per cibare altri cloni!

What a marvellous world!

Vedere Lo  Stato predatore

 

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