Qual è lo spirito italiano nel dicembre del 2017 ?

 

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Quello di Silvio Berlusconi che guadagna 400 mila euro al giorno, ovvero 12 milioni di euro al mese, e lasciamo perdere all’anno, e paga all’ex moglie, Veronica Lario, 2 milioni di euro al mese e vive circondato da ogni lusso e da ogni bene? O quello del bracciante Paolo Rossi che vive con moglie e figli in una sgangherata catapecchia con meno di 600 euro al mese? E cosa dire di quegli altri 5 (alcuni dicono 9) milioni di italiani, secondo le statistiche, che vivono nella miseria? Per chi non ha chiaro il concetto, sappia che Silvio Berlusconi e Paolo Rossi e gli altri 5 milioni di miserabili, sono tutti legittimi cittadini italiani, almeno secondo la costituzione.

Prendiamo anche, tanto per dare un altro esempio, prendiamo Sergio Mattarella, l’attuale presidente della repubblica italiana. Questo signore guadagna 239 mila euro l’anno, quasi 20 mila euro al mese, più tutte le prebende, i compensi straordinari e le agevolazioni che sicuramente ammonteranno ad altri 239 mila euro l’anno e vive, ovviamente, una vita da politico capitalista.

E cosa dire di colui che scrive questo post, Francis Sgambelluri? Questi si chiede perché, dopo avere iniziato a lavorare in un cantiere stradale per il proprio paese a 9 anni, dopo aver fatto il servizio militare a Caserta e a Trieste, dopo aver servito, così dicono, “la patria”, dopo aver lavorato all’estero e in Italia a più non posso per restare in vita e per farsi un’educazione, oggi, alla stessa età del signor Sergio Mattarella, e cioè a 75 anni, riceve dallo stato italiano 263 euro e 22 centesimi al mese, ossia 3 mila 420 euro all’anno, mentre il presidente della repubblica, tra prebende, compensi straordinari, agevolazioni e stipendio riceve 478 mila euro, ovvero 956 milioni di vecchie lire all’anno?

Ora io mi chiedo, e non posso fare a meno di non chiedermelo, ora io mi chiedo perché, perché tanta discriminazione e ingiustizia in un paese che pretende di essere democratico? E non solo. Mi chiedo ancora, devo farlo, mi chiedo se Silvio Berlusconi e Sergio Mattarella avessero una coscienza, una coscienza umana, sociale e morale, come, come potrebbero dormire tranquilli quando sanno che cittadini italiani non meno degni di loro vivono nella fame, mentre a casa loro il pane si butta dalla finestra?

Lasciamo pur perdere adesso la coscienza, l’umanità e la moralità, dato che queste parole hanno ormai perso ogni valore, e veniamo alla politica vista da un’altra angolazione. Potrebbero dirci, sempre se lo desiderassero, l’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella, potrebbero dirci cos’hanno mai fatto loro per il paese in cui vivono, per meritare tutta la loro ricchezza e tutta la loro notorietà? Forse hanno fatto dell’Italia una Svizzera, una Germania, una Francia, un’Inghilterra, un’Austria, una Danimarca, una Svezia, un’Olanda, un Canada, un’Australia, un’America, una Scozia, un Belgio? Cosa, cos’hanno fatto loro per il loro paese?

Di più. Il nostro popolo, i nostri lavoratori, i nostri fratelli e sorelle, quelli senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, forse non hanno sempre dovuto emigrare in altri paesi per nutrirsi e non morire di fame? D’altra parte, avete mai visto un inglese, uno svevo ecc. pulire le nostre fogne o lavorare nelle nostre fabbriche o sui cantieri come fanno i nostri connazionali quando vanno nel loro paese? E cosa dire dei nostri attuali ragazzi? Forse non devono andare anche loro a elemosinare un pezzo di pane in giro per il mondo? E di chi la colpa per tutto questo VERGOGNOSO VIVERE ALL’ITALIANA, dei lavoratori o dei loro governanti, i signor politici?

C’è qualcuno, please, c’è qualcuno fra quelli che leggeranno questo post di fine anno, che potrebbe dirmi, prendendo spunto da questa realtà italiana, qual è oggi, oggi nel dicembre 2017, qual è lo spirito nazionale, se mai ci sia uno spirito nazionale, in questo paese, sempre che si possa definire un paese?

 

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.

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  1. By FABIA FABIO

  2. By Ottorino Caruso

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