Quella che ha sempre l’ultima parola

 

 

Cosa dire? Cosa pensare? Come capire questo sentimento sordo tenero doloroso che crea in noi una persona cara appena mancata? La guardi, la guardi e ancora la guardi. Allunghi una mano. La tocchi. È ancora calda? No, è già fredda. Le parli. Non risponde. Tiene la bocca aperta. Riflette. Ti chiedi: cosa sta succedendo nella mia testa, cervello, cuore, anima? D’un momento all’altro non li riconosco più. Sono alla loro mercé. Non so come gestire il feeling che mi ha legato a questa persona per tanti anni e adesso non c’è più. Mi si mozza il fiato, mi viene da piangere, ma non piango. Noi vivi? Cosa vuol dire? Noi morti? Cos’altro vuol dire? La vita che cos’è? Una corsa a ostacoli. Lei, Liliana, è arrivata all’ultimo e l’ultimo ostacolo è sempre letale. E cosa lega la morte alla vita e la vita alla morte? Dì al cervello di pensare ad altro. Non ho questo potere. Accarezzi il viso della morta, quel viso che hai visto tantissime volte ridere, parlare, mangiare, bere, quegli occhi, quel naso, quel mento, la fronte, le guance, i capelli, le nostre conversazioni, la sua paura. Solo così si è liberata di quest’ultima! Tocchi e ritocchi il suo viso, lo accarezzi con infinita dolcezza come se fosse quello di tua madre. Guardi anche il corpo. Non si muoverà mai più. Senti che stai per scoppiare a piangere. Fai uno sforzo. Ti trattieni. Il fenomeno che si è attaccato alla tua mente ti trascende, va oltre le tue abilità intellettive. Ma insomma cosa siamo!? Un punto interrogativo attraversato da tanti pensieri e malanni e poi più niente. Liliana, Liliana Sereno, la nostra cara carissima Liliana, ci ha lasciati, non la rivedremo mai più, ma resterà nei nostri cuori.

 

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