Sir Winston Churchill, il pittore

 

 

“Fino a quando non capiamo che le persone peggiori al mondo sono quelle che lo governano e l’hanno governato, non abbiamo capito ancora nulla né di noi stessi né del mondo in cui viviamo.”

     Orazio Guglielmini

 

Ecco come si esprime il Grande Uomo riguardo alla pittura:

“Devo dire che amo i colori vivaci e quando arriverò in cielo, intendo trascorrere una considerevole parte del mio primo milione di anni dipingendo per arrivare così all’essenza del soggetto. Quindi, avrò bisogno d’una tavolozza ancora più vivace di quella che ho quaggiù. Ci sarà un’intera gamma di nuovi e meravigliosi colori per deliziare l’occhio celestiale,” dal DVD History, Winston Churchill, il leone d’Inghilterra.

E non ci crederete, Sir Winston Churchill, mentre si trovava a Marrakech, la Parigi del Sahara, come lui la chiamava, nel deserto de El Alamein infuriava la battaglia. Soldati tedeschi, inglesi, italiani si scontravano in un duello a morte. Corpi volavano in aria a pezzi, interi, a metà, venivano sbudellati a colpi di baionetta, bruciati, feriti, tritati sotto i cingoli dei carri armati, torturati dal clima, dal conflitto, dallo spavento, dalla morte, e lui, Sir Winston Churchill, il grande artista, il Grande Uomo, il vincitore della Seconda Guerra Mondiale, mentre questo macello era in corso, lui si dedicava felicemente alla pittura!

“Fu lì, dice, dalla torre (dalla torre del castello o del palazzo dove abitava) che io dipinsi l’unico quadro al quale mi dedicai durante la guerra.”

Sir Winston Churchill, come si vede, non era solo un grande politico, un grande stratega, un grande storico, era anche un grande pittore e i grandi pittori, quando devono tirare fuori il meglio del loro genio, lo fanno e questo anche in tempo di pianti e disastri, proprio come faceva il leone d’Inghilterra.

Il grand’uomo è volato in cielo nel ’65, quindi ha trascorso già 53 anni in paradiso insieme a Dio, a Gesù, ai santi. Sicuramente, durante questo tempo gioiosamente vissuto in paradiso, ha avuto modo di dipingere molti celestiali quadri. Ora io mi chiedo come possiamo portare i suoi santi dipinti e fare in suo onore una grande mostra quaggiù? Ne varrebbe la pena, ne s’est pas? E poi tutto il mondo andrebbe a vederla e potrebbe apprezzare, non solo il suo grande talento di statista, ma anche il suo grande talento artistico!

Noi, i piccoli uomini, e va detto anche questo, no? Noi, i piccoli uomini, siamo debitori a Sir Winston Churchill, l’uomo che sconfisse Adolf Hitler e vinse la Seconda Guerra Mondiale, e gli siamo debitori, non solo per averci liberati dal flagello hitleriano e per i suoi capolavori artistici, gli siamo debitori anche e soprattutto per il fantastico mondo che ci ha lasciato. Lui, l’uomo che non si stancava mai di ripetere ovunque si trovava le sue parole favorite: “Libertà e Democrazia”, proprio come fanno oggi i Grandi Uomini come lui del Pianeta: tutti a urlare “Libertà e Democrazia!”

Oggi però noi, noi i piccoli uomini, i nulla tenenti, sappiamo, lo sapevamo anche prima, ma oggi più che mai noi sappiamo che è grazie ai Grandi Uomini come Sir Winston Churchill se i nostri mari sono tutti inquinati e in fin di vita, se i boschi mandano lingue di fuoco verso il cielo, se i deserti avanzano ovunque sul pianeta, se milioni di bambini muoiono di fame giorno dopo giorno mentre lui dipinge gioiosamente i suoi quadri in paradiso, se la miseria e la disoccupazione sono ovunque, se i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, se l’effetto serra sta distruggendo la Terra, se i paesi belligeranti come il suo stanno sprofondando nel centro della terra tanto sono carichi di armi micidiali, e tutto questo e molto altro mentre i Grandi Uomini del passato e del presente, proprio come faceva Sir Winston Churchill, continuano a urlarci nelle orecchie “Libertà e Democrazia!”

Ecco, ladies and gentlemen, ecco a chi noi dobbiamo esseri grati oggi, proprio a loro, ai Grandi Uomini come lui se viviamo, non nel migliore dei mondi possibili come vorrebbero farci credere, ma nel peggiore di tutti gli immaginabili e inimmaginabili dei mondi possibili!

 

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.

 

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  1. By Giancarlo Ranieri

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