francis Archive

Attacco all’Europa! Terrore a Bruxelles!

Che tristezza! Che delusione! Ho visto per terra molti innocenti, molti di quelli che muoiono senza un perché e senza onore; ho visto per terra le solite vittime, quelle che insanguinano da sempre il suolo europeo, ma non ho visto giacere per terra nessuno dei veri responsabili di questo massacro. Eppure la capitale europea brulica

Pupi di ghiaccio che camminano nel deserto

A proposito, Rossi, oggi è il primo giorno del nuovo anno, lo sapevi? Ti ricordavi? Ti interessava saperlo? Forse sì, forse no. Non ha importanza. In ogni modo, ora te l’ho ricordato io. E adesso che l’ho fatto, cosa dirti? Non lo so, ti dico comunque questo. Non dimenticare che siamo solo dei pupi di

Scandalo in Vaticano

Internet: Repubblica 04/11/15 10.44 -Nuovo scandalo getta ombre su alcuni personaggi vicini al Santo Padre -documenti riservati e custoditi gelosamente presso la Santa Sede -scalpore in tutte le redazioni del mondo – Il tradimento – le accuse

La vita: una lunga morte e una corta esistenza

Dovrebbe essere tale, ma lo è? Prescinderei subito da tutti quelli che vivono più coi loro istinti che con la consapevolezza che si deve morire. Questi in realtà non muoiono mai perché non vivono mai. Nel campo della vita la quantità è nulla e la qualità è tutto. Occupiamoci allora solo di quelle persone per

La paternale della Frassinelli

Le cose sono andate così. La Frassinelli scrive sul post che ho pubblicato sul mio blog “Risposta a un editore a pagamento, ICI EDIZIONI, Istituto Italiano di Cultura di Napoli”, queste parole: Frassinelli 9 ottobre alle ore 10:25: “Gentile Francis, può scriverci in privato? Così le rispondiamo. Grazie!” Così ho fatto, ho scritto questa e-mail

L’editoria italiana – 9 post, il quinto

La Papera d’oro Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie. Qualche tempo fa, una signora d’alta classe, ad un certo punto della sua vita, dato il suo status e i suoi averi, decise di darsi, tra tantissime

Popolo greco,

la tua vittoria, ieri 5 luglio 2015, è unica e germinale, ed è l’inizio d’un seme che sboccerà, crescerà e si espanderà in tutta l’Europa e in tutto il mondo, proprio come ha fatto la tua filosofia millenni fa. Non c’è mai stata, non c’è e non ci sarà mai pace, né dignità, né democrazia

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il quinto

  La favola di Bogududù  (V) Continuo a indottrinare e a fare propaganda. Tutti credono a ogni cosa che dico, eccetto, naturalmente, i soliti furbi. Questi, comunque, non mi danno più fastidio. Il gioco è ormai fatto. Non mi rimane che continuare a vendere la mia favola su Marte fino a quando trovo dei creduloni:

La favola di Bogududù  (III) Dopo aver perfezionato e impartito un bell’ammaestramento dottrinale ai miei diffusori e sostenitori, cioè un bel lavaggio del cervello, inizio a mandarli in giro sempre meglio preparati per diffondere la buona novella. I miei divulgatori, e devo dirlo, in realtà, sotto sotto (e questa è la fortuna della mia favola),

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il terzo

    La favola di Bogududù  (III) Dopo aver perfezionato e impartito un bell’ammaestramento dottrinale ai miei diffusori e sostenitori, cioè un bel lavaggio del cervello, inizio a mandarli in giro sempre meglio preparati per diffondere la buona novella. I miei divulgatori, e devo dirlo, in realtà, sotto sotto (e questa è la fortuna della

Elogio al Popolo – post 1

Cenno introduttivo In altre parole, il Popolo con la P maiuscola (spiegherò il perché della P maiuscola nel prossimo post) è il concime del capitalismo con la p minuscola. Paradossale, ma è così. Il capitalismo ha un’infinità di aspetti, ma in realtà è sempre lo stesso: un mostro mai sazio di averi, poteri e licenziosità.

L’arte di morire – post 4

Il palcoscenico e l’attore   Il primo può essere visto come un luogo su cui esibirsi; il secondo, l’attore, come il soggetto che interpreta la vita, il mondo, il tempo che le cose e le specie hanno a loro disposizione prima di sparire. Siamo tutti sottoposti a contratti a termine. Non ci sono favoriti sul

L’Italia analfabeta – post 12

Bambina danese, signora italiana e il giro Voglio raccontarvi tre brevissime storie, due di parecchi anni addietro e una recente. La prima. Sono vissuto per un paio d’anni, verso la fine degli anni Settanta, in Danimarca, a Copenhagen. Condividevo un appartamento con una giovane coppia danese che aveva due figli. La bambina, che non doveva

L’Italia analfabeta – post 10

Cultura – in 2 parti  (I)   Questo racconto, Cultura, pubblicato nella collezione di racconti “Ribelli non si nasce” nel 2000, s’inserisce nella raccolta di post che sto pubblicando sul mio blog dal titolo “L’Italia analfabeta”.   “Signor Davos,” chiese una mattina Cipollina a Davos mentre si stava vestendo nella sua camera, “lei spesso usa

L’Italia analfabeta – post 9

Crescita biologica sì, crescita culturale no   Crescere, dunque, nel Paese delle meraviglie è dura, Rossi. Non sto parlando qui di crescita biologica, ovviamente, sto parlando di crescita culturale. Per quello che riguarda la crescita biologica, la natura, in un modo o in un altro, si prende cura di noi come fa con qualsiasi altro

L’Italia analfabeta – post 4

Una nazione di analfabeti e illetterati          “Un check-up inedito. Ma andiamo con ordine, dice il giornalista della Stampa, Raffaello Masci. L’Ocse, l’0rganizzazione dei Paesi più sviluppati, compie ogni quattro anni una rivelazione dei livelli di apprendimento della lingua madre, della matematica e delle scienze fisiche e lo fa su un campione di quindicenni di

L’inevitabile

A partire d’una certa età, ci investe/invade una certa presa di coscienza, una consapevolezza, come dire, scocca in noi l’idea dell’avvicinarsi all’inevitabile. Da questo istante in poi, istante gravido di conoscenza e fatalità, non è più facile vivere serenamente. L’inferno è qui e ora o mai più. La morte, dunque, quando arriva, ci prende tutto:

Ma poi, il battesimo, che cos’è?

  Via Crucis. Dedico questo post a Papa Francesco che oggi in Mondovisione presiede dal Colosseo il percorso che fece Gesù sulla via dolorosa, la crocifissione sul Golgota, glielo dedico, augurandogli un lungo e felicissimo papato. Intanto gli apostoli non sono stati battezzati e Gesù stesso (ammesso che sia esistito), anche se è stato battezzato da

Elizabeth ed io

Era una ginecologa. Aveva capelli lunghissimi, neri, lisci, carnagione olivastra. I suoi genitori erano irlandesi, suo padre un pastore cristiano. Era religiosissima. La domenica mattina e nei giorni di festa, lei andava a messa, io restavo a casa. Non lo dicevamo, ma la cosa, col passare del tempo, pesava a tutt’e due. D’altra parte, ci

“Se”, “Quando” e “Come” periremo – 3 post, il terzo

Il “Come” “Come” saremo distrutti allora? Anche in questo caso abbiamo delle difficoltà a saperlo di preciso. Da un meteorite? Da un buco nero? Da una mega eruzione vulcanica? Dai raggi gamma d’una supernova? Insomma, ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta, se elencassimo tutti i modi in cui potremmo essere distrutti. Nell’immediato, ad uno come

Superstizione uguale a religione e religione uguale a superstizione

C’è differenza tra la religione e la superstizione? chiede Rossi a Orazio Guglielmini. Nessuna, risponde lui. Proprio così, nessuna. Tutto cibo preso dallo stesso desco. Tra superstizione e religione c’è solo una differenza di opinione, non di contenuto. Entrambe, religione e superstizione, si nutrono del soprannaturale: ossia, da una parte si crede a Dio e

Il piccione di Papa Francesco

La colomba della pace lanciata da Papa Francesco dalla sua finestra in Vaticano è stata attaccata prima da un corvo e poi sbranata da un gabbiano. Atroce immagine. Spettacolo tanto raccapricciante quanto naturale. Nessuna chance per il volatile (vedere il video sul Web). E tutto questo di fronte agli occhi del pontefice e di tutti

Un paese senza testa e senza grazia

“Un Paese senza memoria, un Paese senza storia, un Paese senza passato, un Paese senza vissuto, un Paese senza esperienza, un Paese senza conoscenze, un Paese senza dignità, un Paese senza realtà, un Paese senza motivazioni, un Paese senza disposizioni, un Paese senza grandezza, un Paese senza saviezza, un Paese senza salvezza, un Paese senza

Vai Silvio!

(mi scuso per il turpiloquio, ma lo ritengo appropriato in questo caso: si può sempre comunque evitare di leggerlo!) Vai Silvio! Vai, vai vai! Fotti ancora una volta gli italiani. Li hai sempre fottuti e di notte e di giorno e in ogni momento, e sempre a tuo gusto e piacere. Grande! È chiaro no?

Lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano

 Egregio signor Presidente, Lei non mi conosce; qualcosa di Lei io la so. Non posso farne a meno. È sempre in televisione, sui giornali, radio, facebook, twitter, insomma, è sulla bocca di tutti, e dato che io non sono né sordo, né cieco, non posso sottrarmi alla sua pervasiva presenza su tutti i mezzi di

Una messa funebre o un testamento rivoluzionario al mio funerale? – 2 post, il secondo

Il testamento rivoluzionario Niente Rossi, amico Rossi, voglio, voglio proprio proporti qualcosa a questo riguardo di modo che tu, alla tua santa morte, non sia seppellito con la solita artificiosa messa funebre. Non morire, dunque, non morire, per favore, non morire prima di aver scritto un testamento. Che tipo di testamento? Quello in cui dirai

Quando gli italiani non erano italiani ma africani – in 3 post, il secondo

 Quando gli italiani non erano italiani ma africani  – in 3 post, il secondo Fine Ottocento inizio Novecento, il biglietto per l’America in quei tempi costava intorno ai dieci dollari. Ci si imbarcava per diverse destinazioni, ma soprattutto per emigrare nel paese dei sogni: l’America. Dopo una traversata di tre settimane d’inferno, si arrivava a

Il vecchio al pronto soccorso – in due post, il primo

Ero andato al pronto soccorso per farmi medicare un dito, un pomeriggio, dopo avergli dato, per sbaglio naturalmente, un colpo di martello, disse Orazio Guglielmini a Rossi. C’era tanta gente che aspettava e pochi dottori e infermieri. Un vecchio su una barella rantolava. Lo guardai. Lui non mi notò, non penso. Sembrava mal messo. Aveva

Sfida agli editori doc del Bel Paese – 5 post, il quarto

Io sono uno scrittore che si auto-pubblica, self publishing author dicono gli inglesi, e cioè prima vivo i miei racconti, poi li scrivo, poi scelgo chi me li può stampare, decido il formato, la copertina, il titolo, cosa scrivere sul retro di copertina e sulle alette, decido il prezzo, correggo le bozze, pubblico, pago e

Arrivano, arrivano i clandestini!

 A ondate, arrivano da tutte le parti. Non li si ferma più, non li si può più fermare. La fame non dà loro tregua, la fame non conosce pericolo, la fame è cieca. È la forza della miseria. La loro è una questione di sopravvivenza, di vita o di morte. Legge di natura. Gommoni, carrette

Il fine giustifica i mezzi e la politica italiana

Cosa intende Machiavelli quando scrive che il fine giustifica i mezzi? Intende che non importa la forma che uno adotta per ottenere qualcosa, quello che importa è che l’ottenga. Ad esempio, tu desideri distruggere l’Iraq. Bene, fallo. Le ragioni? Quelle che vuoi. Ciò che conta è che tu lo distrugga. Qual è dunque la politica

Lo scienziato è il re degli atei – 3 post, il secondo

Dicono che l’umanità deve molto alla scienza e agli scienziati, ma poi le cose stanno proprio così? Questo vantaggio che oggi traiamo da questa favolosa signora, lo pagheremo presto e lo pagheremo carissimamente: sarà lei, la scienza, che ci distruggerà tutti. Lo sta già facendo; siamo già alla sua mercé. Ecco il prezzo che dobbiamo

Lo scienziato è il re degli atei – 3 post, il primo

La materia è atea, quindi la scienza che più di ogni altro pensiero la rappresenta. Lo scienziato, se è uno scienziato degno dell’oggetto che studia, non può dire “Io non posso pronunciarmi né in favore né contro l’esistenza di Dio”, perché, se dice questo, sta affermando un controsenso che non appartiene alla sua professione. È

È Lei, la riconosco! – 2 post, il secondo

Inizi a sentire che le tue energie vengono meno, ti senti in balia del nulla, il vuoto ti prende, non puoi più liberarti, metterti al riparo, sei ormai nel regno del buio più disperato. Tutto sotto i piedi diviene scivoloso, insicuro, fragile, non c’è più via di scampo, cadi cadi cadi. Non stai facendo, mentre

La vita sulla Terra è UN AUT AUT – in 2 post, il primo

Gli esperti (Hubert Reeves, Richard Leakey, Marvin Harris, tanto per fare qualche nome) parlano di diversi scenari apocalittici sul destino della terra e dell’umanità. Tre di essi ci riguardano da vicino: quello di Venere: si presume, grazie all’effetto serra, alla deforestazione e altro, che la temperatura sul nostro pianeta potrebbe raggiungere i 500 gradi com’è

Papa Francesco in Brasile

Quando il papa va in giro per il mondo a spese dei credenti e dei contribuenti, non va per portare ai popoli che visita scienza, democrazia, umanità, prosperità, amicizia, amore, benessere,  emancipazione, illuminismo, affatto; quando il papa va in giro per il mondo, va per portare ai popoli povertà, sottomissione, superstizione, ignoranza, abracadabra, sfruttamento, dogmi,

Dobbiamo bruciare Dante Alighieri? – in 4 post, seconda parte

“Raccolgo da terra,” continua Witold Gombrowicz, “quest’opera vergognosa (anche a me capita a volte di pestare per terra il libro che sto leggendo) e percorro con lo sguardo l’intero poema. Sì, è proprio così, da questa infernale stanza delle torture s’innalza l’incenso del Supremo Amore: non solo Dante accetta e approva l’inferno, ma addirittura lo

Il Contratto – racconto in 7 post: parte quinta

Ophelia  Si chiamava proprio così: Ophelia. L’aveva incontrata ad una conferenza di psichiatria. L’oratore era un notissimo psicoanalista melbourniano. Il titolo della sua conferenza: “Disturbi mentali e disagio sociale”. Quando l’oratore finì di parlare, Max chiese perché tanti maschi australiani cercavano donne di altri paesi e particolarmente donne indonesiane. Lo psicoanalista rispose dicendo per prima

Dobbiamo bruciare Dante Alighieri? – in 4 post, prima parte

Witold Gombrowicz, il filosofo esistenzialista polacco, non esiterebbe un solo istante quando scrive: “La Divina Commedia non vale un fico secco.” Perché, ci chiediamo noi, la Divina Commedia non vale un fico secco? Ed è proprio questo, in quello che segue, che cercheremo di capire. Siamo nel 1969, siamo nel sud della Francia e siamo

Il Contratto – racconto in 7 post: parte quarta

Tenny Era sofisticata, intelligente, ambiziosa, al passo con le idee del suo tempo, emancipata culturalmente e sessualmente. Aveva ventinove anni, era insegnante d’inglese e una femminista convinta. Era stata in America, Europa, Africa, Indonesia e in altre parti del mondo. Era molto bella. Aveva gambe tornite e lunghe da far sbavare anche un eunuco. I