Nietzsche Archive

La fisica come esercizio spirituale

  Il cervello ha tre principali modi di pensare, almeno così ci dicono gli antropologi: istintivo, razionale e meditativo. Il primo è il più veloce, il secondo è il più riflessivo e il terzo il più contemplativo. Per dare qualche esempio, potremmo dire che il primo, il pensiero istintivo, è naturale, non possiamo governarlo, non

La fisica come esercizio spirituale, 5 post, il quinto e ultimo

L’invenzione come fuga   Le interpretazioni, con la benedizione di Nietzsche e degli ermeneutici, sono sacrosante, ma soggettive, approssimative nelle loro stime e tappabuchi temporanei. Ad esempio, per la scienza, la Bibbia non è da interpretare, è solo un libro zeppo di crimini e di stoltezze mentali (anche questa è un’interpretazione, però, reale!); per la

L’Italia analfabeta – post 16

Come un paese viene lobotomizzato (L’assassinio storico e culturale del popolo italiano: questo post lo vedremo un po’ più avanti) “Con la pubblicazione nel 1557 dell’Indice romano dei libri proibiti, l’Inquisizione intraprende la caccia alle opere sospette di diffondere l’eresia: gli editti di Milano (1593), Alessandria (1595) e Ferrara (1596) obbligano a presentare liste dei

L’Italia analfabeta – post 7

Se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento  –   in 2 brani (I) Da quando Dio è stato dichiarato morto o che non è mai esistito, e cioè da quando Jean Meslier, Kant, Schopenhauer, Feuerbach, Nietzsche, Darwin l’hanno dichiarato tale, d’allora in poi anche il Rinascimento, of course, è morto. Tutto quello che si è

Il Contratto – racconto in 7 post: settima e ultima parte

Maria Era una ragazza candida, cresciuta per essere moglie, avere figli, prendersi cura della casa, della famiglia. Maria avrebbe potuto essere la donna ideale per un uomo senza ideali. Dopo alcune volte che era uscito con lei, Max capì che era il perfetto prototipo della donna dei paesi in via di sviluppo. Era culturalmente determinata.

Dobbiamo bruciare Dante Alighieri? – in 4 post, prima parte

Witold Gombrowicz, il filosofo esistenzialista polacco, non esiterebbe un solo istante quando scrive: “La Divina Commedia non vale un fico secco.” Perché, ci chiediamo noi, la Divina Commedia non vale un fico secco? Ed è proprio questo, in quello che segue, che cercheremo di capire. Siamo nel 1969, siamo nel sud della Francia e siamo

Fides et ratio ovvero Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e ragione, di papa Karol Wojtyla – 6 post, parte prima

Orazio Guglielmini parla a Rossi del libro di papa Giovanni Paolo II, “Fides et ratio”, fede e ragione.  Vedi, Rossi, quando parli di formiche, esistono e le posso vedere; quando parli di alberi, esistono e li posso vedere; quando parli di corpi celesti, esistono e li posso vedere; quando parli di esseri umani, esistono e

Papa Ratzinger è un essere umano o un mostro?

Vediamo. Intanto basterebbe partire da questa sua affermazione “Beati gli operatori di pace” per capire 1) che lui non è affatto un operatore di pace; 2) che utilizza le parole senza rendersi conto del senso, del contenuto, di quello che vogliono dire e dove vanno a parare, perché, come può uno parlare di “operatori di

La morte della politica (1)

Come Nietzsche ha annunciato “la morte di Dio”, io annuncio “la morte della politica”. È un aut aut: o lei o noi. Il genere umano, se vuole sopravvivere, non ha scelta in questo affare: o s’inventerà qualcos’altro per gestire la sua vita sociale o sarà la sua fine. Qui 2 + 2 fa 4! Cerchiamo

Dio è morto

È quello che dice Nietzsche? Sì, è quello che dice Nietzsche, il filosofo tedesco. Dal suo punto di vista Dio è morto, e dal tuo punto di vista? Io la vedo diversamente. Cioè? Intanto per morire uno deve prima nascere, e questo vale per Dio e per l’uomo o qualsiasi altra specie, pianta, roccia, pianeta,

La giungla sociale

La differenza fra la “giungla naturale” e la “giungla sociale” è che la prima è nata così, a caso, in modo naturale; la seconda è artefatta, cioè è stata costruita pezzo a pezzo dalla mente dell’uomo, una mente dominata dall’egoismo, dal volere tutto per sé. Tra la giungla naturale e la giungla sociale c’è dunque

Il Paese delle meraviglie (7)

Chi siamo? Te lo sei mai chiesto, Rossi, chi siamo? No? Peggio per te, avresti dovuto. Comunque, te lo dico io. Iniziamo così: sappi che tutto ciò che è storico, ti appartiene. Tu sei ciò che sei grazie agli eventi storici nazionali e individuali che ti hanno reso ciò che sei. I fatti storici del

Seconda definizione dello Stato predatore (5)

Scrive Agostino di Ippona “Una volta che si è rinunciato alla giustizia, che cosa sono gli Stati, se non una grossa accozzaglia di malfattori? Anche i malfattori, del resto, non formano dei piccoli Stati? Si tratta infatti di un gruppo di uomini comandati da un capo, tenuti assieme da un patto comune e che si

L’Indifferenza divina (5)

5. Come sono nate le religioni Ti sei mai chiesto, Rossi, come sono nate le religioni? No? Ebbene, all’inizio erano viste come “una specie di scienza”, una scienza falsa, of course, ma questo i primitivi non lo sapevano. Si davano risposte assurde sulla creazione del mondo, su com’era iniziato, come sarebbe finito, cosa c’era dopo

L’invenzione come fuga ossia non esiste, quindi me “lo” invento

Ci sono invenzioni e invenzioni. L’invenzione dell’aratro ci ha aiutato e continua ad aiutarci a lavorare i campi; l’invenzione del peccato originale ha assassinato per millenni la vita dei credenti e continua a farlo. Quando del reale è stato tutto detto e stradetto, ecco apparire la strega, la prostituta di ogni tempo e di ogni

Seconda definizione dello Stato predatore

Scrive Agostino di Ippona: “Una volta che si è rinunciato alla giustizia, che cosa sono gli Stati, se non una grossa accozzaglia di malfattori? Anche i malfattori, del resto, non formano dei piccoli Stati? Si tratta infatti di un gruppo di uomini comandati da un capo, tenuti assieme da un patto comune e che si