Cattolici e protestanti ovvero Provvidenza contro operosità

Perché non lo diciamo tutto in una volta? Perché continuiamo a nascondere ciò che più salta agli occhi storicamente e culturalmente? Perché proseguiamo a prenderci per i fondelli? Ma c’è un limite alla falsità e all’ipocrisia umana? Eppure è stato così ormai da secoli. Con questo non si vuol negare ai vecchi traballanti paesi del sud Europa quel loro momento di delirio storico. Affatto! La realtà però oggi è molto cambiata; la realtà è che oggi la Grecia, l’Italia, la Spagna e il Portogallo, insomma i paesi del sud Europa, i paesi irretiti, soggiogati e oscurati dalla superstizione religiosa, cattolica e romana; questi paesi, oggi, sul mercato delle finanze, della moneta unica, della competizione globale, a paragone coi paesi del nord (la Germania ecc.), sono come degli atleti storpi e malconci che devono giocare contro dei rivali potenti e ben preparati. Allora, quale chance possono avere, i paesi del sud, di vincere in questo agone? Nessuna. Proprio così: nessuna. Possono solo, come hanno fatto sempre (ad esempio, mandando il popolo a lavorare da loro, al nord, un altro modo di elemosinare), chiedere clemenza, aiuto e che li risparmino dalla bancarotta e dal caos sociale.

Fino a quando i parassiti di questi paesi hanno giocato in casa, il loro marcio, bene o male, lo tenevano sotto controllo; ma ora, ora che hanno dovuto esporsi in ambito europeo, internazionale: che macello!

 

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