Da “Lo Stato predatore”: Nuova società, nuovi insegnamenti (6)

È tutto vecchio ormai il nostro mondo. Vecchissimo, un dinosauro che barcolla a destra e a manca per le strade di New York. Le vecchie idee non reggono più, proprio come le vecchie e stravecchie strutture, iniziate all’alba della nostra civiltà, non reggono più. È giunta la loro ora. Fanno già parte dei “furono” della storia: c’erano una volta i Kennedy.

Per quello che riguarda le fabbriche scolastiche (collegi, università, istituti), queste sono da riformare sistematicamente. Dopo tutto, non sono mai state degne fino in fondo della loro funzione. Al loro posto propongo la mia scuola.

Prima di tutto vorrei una scuola che insegnasse ai bambini perché devono imparare l’alfabeto, a capire a cosa serve il quadrato, come si produce l’elettricità, a cosa servono i numeri; a cosa servono le istituzioni, qual è lo scopo di imparare una lingua e qual è il senso della parola; perché si fa sport, perché studiano ciò che studiano, come si debbono comportare in una società civile e perché; una scuola che insegnasse loro che non sono immortali e che si è abbastanza vecchi per morire anche nel seno della propria madre e che comunque moriranno un giorno. Vorrei una scuola che insegnasse i “come”, i “perché”, “a che scopo” e i “valori”. Tutto ciò che è stato creato dall’uomo dovrà essere insegnato come storia. Vorrei che i ragazzi apprendessero che la vita non è facile; vorrei che sapessero che si nasce bestie e che umani si diventa e si diventa umani grazie all’educazione e alla conoscenza. Vorrei una scuola che spiegasse loro il mondo in cui viviamo e gli insegnasse come vivere e morire; come amare; una scuola dove i teachers fossero all’altezza del loro mestiere, si sottoponessero a dei test e fossero inoltre ben pagati; una scuola che preparasse i ragazzi alla vita; una scuola che facesse capire che la vita, la loro vita e la vita di ogni altro essere è straordinaria, unica, che ha valore cosmico.

Di più. Vorrei una scuola che fornisse un’istruzione sistematica a tutti, a tutti i bambini, i ragazzi e i giovani della terra, maschi e femmine, un’istruzione che andasse dalla storia degli esseri umani all’evoluzione cosmica. Si partirà, sin dalle elementari, coi numeri e con la nascita del nostro Universo, con il Big Bang. Poi si studierà la sua espansione e l’evoluzione degli elementi, l’evoluzione della chimica, quindi la formazione delle stelle e delle galassie. Particolare attenzione sarà data alla formazione della nostra galassia, la Via Lattea, e della nostra stella, il Sole, e dei suoi pianeti. Si studieranno i buchi neri. Si studierà in particolare modo la formazione della Terra; si studieranno i primi batteri, i primi microorganismi unicellulari e pluricellulari, l’evoluzione biologica, l’evoluzione delle specie e, in particolare modo, il processo di ominizzazione. Si studierà il cervello, il decadimento della materia, l’apparire e lo scomparire della vita; si studierà il fenomeno morte. Si studieranno le leggi fondamentali della fisica, della chimica, della biologia, le diverse ere evolutive, le estinzioni di massa e si darà la caccia alle leggi non ancora scoperte. Si studierà l’arte e la filosofia.

A questo punto per tutti coloro che hanno terminato gli studi, quindici miliardi di anni indietro nel tempo saranno diventati quindici miliardi di anni luce, perché l’Universo intero sarà diventato luminoso e trasparente per loro. La forza sta nella conoscenza. L’equazione è: ec = p, cioè energia conoscitiva uguale a potenza. Conoscere la nascita e la morte dell’Universo è conoscere tutto. Con una tale formazione educativa, chiunque potrà sentirsi immortale, virtualmente immortale.

 

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