Per una fenomenologia e un’ontologia della vuotaggine divina – 6 post, il primo

 

foto (3)Per “fenomenologia” intendo i fenomeni naturali per come si manifestono nel loro ambiente e non per come alcuni (Hegel, ecc.) credono che siano; per “ontologia” intendo la “cosa in sé” kantiana, quindi il concetto sartriano: prima viene l’esistenza e poi l’essenza.

Per “vuotaggine divina” intendo “aria fritta”, vale a dire aria priva di particelle. In ogni luogo dell’Universo, dove c’è vuoto, lì ci sono anche particelle, atomi, ecc., perché, in realtà, il vuoto non esiste. Ebbene, nel significato che io do a “aria fritta”, non c’è proprio nulla, neppure atomi o particelle. Un altro modo d’intendere questa espressione, “vuotaggine divina”, e cioè vuotaggine ragionata a tavolino, potrebbe essere fiction, pura fiction, un prodotto estratto dall’immaginario.

Partendo da queste premesse, ecco alcune prove sull’inesistenza di Dio.

1)        Il nulla lo nega, nega l’esistenza di Dio.

2)        Gli elementi lo negano.

3)        Gli atomi lo negano.

4)        Il big bang lo nega.

5)        La fisica lo nega.

6)        Le molecole lo negano.

7)        La chimica lo nega.

8)        Il caos lo nega.

9)        La biologia lo nega.

10)      L’evoluzione lo nega.

11)      Il contingente lo nega.

12)      Le specie lo negano.

13)      Gli astri lo negano.

14)      I meteoriti che colpiscono la Terra lo negano.

15)      Le caldere e i vulcani lo negano.

16)      La morte del Sole, quindi della Terra lo nega.

17)      La ragione lo nega.

18)      La cultura scientifica lo nega.

19)      Il discorso logico lo nega.

20)      Il buon senso lo nega.

21)      La pluralità degli dèi lo nega (tra il dio dei cristiani e il dio degli aborigeni australiani non c’è neppure, contenutisticamente parlando, la pur minima differenza).

22)      Le armi nucleari lo negano.

23)      La Bibbia lo nega (vedere Mauro Biglino).

24)      La favola di Cristo lo nega (vedere Luigi Cascioli).

25)      La morte di bambini innocenti lo nega.

26)      La malvagità degli uomini lo nega.

27)      L’ingiustizia elevata a Sistema lo nega.

28)      L’assurdo accadere delle cose lo nega.

29)      La storia lo nega.

30)      La morte lo nega.

Ognuna di queste 30 tesi dimostra l’inesistenza di Dio. Se qualcuno mi dimostrasse il contrario, coi fatti come ho fatto io in questo post, sarei pronto a convertirmi. Se non lo fa, allora Dio rimane un prodotto del cervello dell’uomo: è solo una sua invenzione.

31        Chi, allora, non accetta l’inesistenza di Dio?

32       Tutti quelli che sono terrorizzati dalla morte, tutti quelli che preferiscono l’illusione alla realtà, tutti quelli la cui ingordigia per la vita è più forte della loro lucidità mentale, tutti quelli che non hanno avuto, ahimè, la possibilità di studiare, ma soprattutto tutti quelli che vogliono manipolarci e impadronirsi della nostra vita per il loro uso e consumo. Questi però sono falsi credenti e lo sono perché sostengono l’esistenza di Dio anche se sanno che Dio non esiste.

 

Tratto da “L’indifferenza divina”

Nel prossimo post: Chi è Dio? – 6 post, il secondo

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, allora passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che parla agli amici del Web, Orazio Guglielmini.

 

 

Comments

  1. By daniefranc

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