Il Bel Paese negli artigli dei politici

Forse non ci rendiamo conto, forse siamo un po’ tonti, un pò condizionati, un pò bigotti, un po’ grassi, un po’ storditi, ottusi, ma non ci stiamo accorgendo che è ritornato con violenza il Medioevo! Sono ritornati i despoti, gli assassini legalizzati, i criminali d’alto rango, è ritornato l’assolutismo, è ritornata con forza la bestialità umana, la peggiore in assoluto tra tutte le specie della terra.

Lo sbirro europeo sta dissanguando il popolo e solo il popolo! Lo sta massacrando con ogni sorta di tassa e gabella. Non tocca però i grassi, i parassiti, i potenti, le lobbies, scarica tutto sul popolo. È un mostro di calcoli e di ignominia. Non c’è più scampo, siamo nelle mani di creature truci e senza pietà.

È tutto chiaro allora. Qualsiasi imbecille lo capisce. I nostri signori politici non si accontentano più di depredare le casse dei lavoratori, di caricarli d’imposte; non si accontentano più neppure di devastare il Paese con ogni parola che dicono e con ogni legge che fanno.

Insomma non li soddisfa più nulla, neanche commettere qualsiasi crimine senza neppure sentirsi in colpa o venire incolpati; vogliono di più, vogliono addirittura che li si festeggi, vogliono dei raduni, vogliono lo spettacolo, l’orgasmo del palcoscenico, della prima donna, vogliono specchiarsi narcisisticamente nel brodo della propria lussuria e volgarità.

Vogliono essere presenti in ogni tivù, in ogni tavola rotonda, in ogni giornale, radio, vogliono autofesteggiarsi alla grande, proprio come ha fatto la Lega Nord dopo essere stata colta con le mani nel sacco!

Colta con le mani nel sacco e per di più si autofesteggia!

Ma che razza di paese è mai questo che permette una tale cosa!?

Niente, il cinismo dei signori al potere non ha più limite, è scatenato; il loro fare è diventato solo e solo un teatro della farsa e dell’orrore.

Italiani!

Non vogliamo un altro Medioevo!

Italiani!

Non si può rimanere con le mani in tasca!

Per capire la politica, per conoscere la sua storia, il suo spirito, la sua anima, per essere cittadini informati e avveduti, leggere e rileggere  Lo  Stato predatore

 

 

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