Il male storico cambia ma per rimanere lo stesso

Voglio riportarti qui tre brani, Rossi, relativi al comportamento di quelli che, lungo la storia, si definiscono “normali”. Il primo è preso da “Il diluvio” di William Ryan e Walter Pitman, il secondo da Gerard Messadié “Storia dell’antisemitismo” e il terzo da “Le seduzioni della guerra” di Joanna Bourke.

La brutalità e il sadismo di Assurnasirpal II, re assiro, 883-859 prima dell’era Bogududiana (vedere L’Indifferenza divina), contro i suoi nemici: “Eressi, dice Assurnasirpal, una colonna di fronte alla porta della città e scorticai tutti i capi ribelli e foderai la colonna con la loro pelle. Alcuni murai nella colonna, alcuni impalai su aste sopra la colonna, e altri legai a pali intorno alla colonna … E tagliai le membra dei funzionari, dei funzionari regi che si erano ribellati … Molti dei loro prigionieri bruciai con fuoco e molti prigionieri mantenni vivi. Ad alcuni tagliai il naso, le orecchie e le dita, ad altri strappai gli occhi. Feci una pila dei vivi, un’altra delle loro teste, portai per la città le loro teste legate a tronchi d’albero. I loro giovanotti e le loro giovani donne bruciai nel fuoco … Venti uomini catturai e murai nelle pareti del palazzo … Il resto dei guerrieri feci morire di sete nel deserto dell’Eufrate”, da “Il diluvio”, p. 40.

Massacro degli ebrei: “Agli uni strapparono la pelle, le loro carni furono gettate ai cani, agli altri tagliarono mani e piedi e poi vennero gettati lungo la  strada: i carri li investirono, i cavalli li travolsero. [ … ] Molti furono i sepolti vivi; sgozzarono i bambini in grembo alle madri; alcuni furono tranciati in quarti come pesci; alle donne incinte tagliarono il ventre, ne uscivano i feti ai quali schiacciarono il cranio; altre donne vennero squarciate per mettere loro in ventre dei gatti vivi; erano ancora vive e i gatti raspavano nei visceri. I bimbi attaccati ai seni delle madri venivano presi, arrostiti e riportati alle madri affinché li mangiassero. [ … ] Migliaia di ebrei furono uccisi dall’altra parte del Dniepr, a centinaia furono costretti a cambiare religione”, “Storia dell’antisemitismo”, p. 229.

Soldati americani in Vietnam. Ecco il terzo brano, quello della Bourke. Un soldato statunitense racconta dei trofei di guerra in Vietnam, cioè delle mostruosità che i soldati americani commettevano nei confronti dei vietnamiti, quasi 3.000 anni dopo Assurnasirpal. “Usavamo tagliargli le orecchie, racconta il soldato. Avevamo un trofeo. Se uno aveva una collana di orecchie, era bravo ad ammazzare, era un bravo soldato. Il taglio delle orecchie, il taglio del naso, il taglio del pene erano incoraggiati. Alle femmine, si tagliavano i seni. Queste cose erano incoraggiate. Gli ufficiali si aspettavano che tu le facessi, altrimenti avevi qualcosa che non andava”, p. 48.

Se questo è un uomo!

Vedere Lo  Stato predatore

 

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