Il piccione di Papa Francesco

La colomba della pace lanciata da Papa Francesco dalla sua finestra in Vaticano è stata attaccata prima da un corvo e poi sbranata da un gabbiano. Atroce immagine. Spettacolo tanto raccapricciante quanto naturale. Nessuna chance per il volatile (vedere il video sul Web). E tutto questo di fronte agli occhi del pontefice e di tutti quelli che ammirano i suoi giochetti infantili e crudeli.

La colomba, simbolo di pace, è diventata, non appena liberata dalle mani del papa, cibo per le bestie affamate. Come interpretare questa straziante visione? È semplice. Che il ricco aristocratico boss del Vaticano potrebbe, di fronte a tante creature affamate nel mondo, fare la stessa fine della sua infelice colomba. Ci sono altri messaggi? Tantissimi, ma uno dovrebbe valere per tutti: non è mai troppo tardi per il monarca della cristianità di dare tutte le ricchezze della Chiesa a chi appartengono, cioè al popolo, e poi cambiar mestiere.

Perché, ci chiediamo noi, perché continuare a prendere in giro così platealmente se stesso e i suoi fedeli? Faccia per una volta la cosa più giusta della sua vita, tanto prima o poi qualcuno del papato dovrà pure farlo, lo faccia lui, Papa Francesco, liberi la sua coscienza da tutti i crimini commessi dalla sua organizzazione lungo la storia e viva quello che gli resta da vivere come meglio può.

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