La morte e il nulla – 5 post sulla Signora delle tenebre, il terzo

A volte, devo dire, amico Rossi, che persino mi diverto con “la Signora delle tenebre”. Ad esempio, quando mi permette di trascorrere un intero anno senza problemi, dolori, acciacchi, un intero anno di fitness: che regalone coi tempi che corrono! Lo so, lo so, non ci crederai, è un tuo diritto, però, e te l’assicuro, la Lady of darkness è anche dispensatrice di buona salute, di buon animo, di buon umore. Allora, quando mi regala un intero anno senza problemi di salute, mi sento di ringraziarla e, per farlo, brindo con lei, io e la Signora delle tenebre brindiamo insieme.

Cheers! faccio io.

Cheers! risponde lei.

C’è un filosofo, come si chiama? Ah sì, Epicuro. Epicuro dice qualcosa del genere: quando c’è la morte, la vita non c’è e quando c’è la vita la morte non c’è. Sbagliato, mio caro Epicuro. Vita e morte sono inseparabili. La morte uno la esperimenta vivendo, proprio come uno esperimenta un’esperienza amorosa, cambia solo il feeling.

Amore per la vita è amore per la morte. Più detesti la morte, più ami la vita, perché la morte è una passione oscura che tramuta la carne bruta in ragionevolezza e, infine, in poesia.

Nel prossimo: Sentire la morte che accarezza la vita

Tratto da  Ha un senso la vita?

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