La Storia: un Sogno o un Incubo? (Post riveduto) (2)

 

 

C’è una cosa che via via che invecchio mi diviene sempre più intollerabile, ed è quando sento parlare del mostro della Seconda Guerra Mondiale senza menzionare i suoi veri artefici. È vero, Hitler merita tutto l’odio del genere umano, però, quest’odio, per renderlo tale, dovrebbe essere sostenuto dalla ragione storica. Questa non c’è. Ovvero, c’è ma non convince. Cosa s’intende con “ragione storica”? Quello che segue in questo articolo.

La biografia di Hitler dice ch’era figlio d’un padre autoritario, che ha sofferto molto per la perdita precoce della madre, che a scuola era un allievo problematico, che trasferendosi a Vienna da Braunau am Inn, dov’era nato, aveva cercato di entrare all’Accademia delle Belle Arti, ma è stato respinto, che ha sofferto la fame, che ha fatto il barbone, il pittore, che il suo quadro psicologico era preoccupante, che ha trascorso 4 anni nelle trincee della guerra del 14-18, che è stato ferito, che ha rischiato di diventare cieco, ecc, ecc. Chiunque, volendo, può leggersi questo e altro su Wikipedia.

Da questo background sociale ed esistenziale è nato il Führer del popolo tedesco, l’Adolf ch’è diventato Hitler, Hitler il sanguinario, Hitler che ha scatenato la Seconda Guerra Mondiale; l’Hitler dei Lager, delle guerre lampo, il conquistatore di mezza Europa in meno che non si dica, l’Hitler dei campi di sterminio, l’Hitler che ha ucciso 6 milioni di ebrei (in realtà sono stati uccisi 4 milioni e 600 mila, Norman G. Finkelstein: “L’industria dell’olocausto”, Bur saggi), l’Hitler che ha mandato sotto terra 50 milioni di esseri umani, l’Hitler che voleva trasformare l’uomo in un superuomo, l’Hitler l’esteta, insomma, l’Hitler che conosciamo.

A questo punto si pone una domanda, e dobbiamo farcela, non abbiamo scelta. Non è una domanda da 100 milioni di euro, è una domanda banale, una domanda di uno scolaretto delle elementari: Hitler è nato Hitler? E la risposta è: No, Hitler non è nato Hitler. Hitler non si nasce, come non si nasce inglesi, Hitler e inglesi si diventa.

Restiamo, please, coi piedi per terra, in contatto col buonsenso e con la realtà, perché noi qui non vogliamo prendere la parte di nessuno, e tanto meno la parte di Adolf Hitler, vogliamo solo i fatti, i fatti per come li intendeva Charles Dickens in “Hard Times”:

“Ora,” dice il protagonista del romanzo, Thomas Gradgrind, al maestro della scuola, “quello che voglio sono i Fatti. A questi ragazzi e ragazze insegnate soltanto Fatti. Solo i Fatti servono nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo con i Fatti si plasma la mente di un animale dotato di ragione; nient’altro gli tornerà mai utile. Con questo principio educo i miei figli e con questo principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, signori!”

E sono questi, i fatti, che interessano anche a noi, come interessavano a Thomas Gradgrind. Comprendere i fatti di questa brutta storia, la storia della Seconda Guerra Mondiale, è il nostro scopo.

Se Hitler non è nato Hitler, non è nato nemmeno “mostro”, mostro con la m minuscola. Lo è però diventato. Chi, allora, l’ha fatto diventare ciò che è diventato? In altre parole, chi creò Hitler? Dio non esiste, quindi non ha potuto crearlo lui; Gesù è fiction, perciò neppure lui; i santi e gli dei sono il prodotto di menti disturbate, ad altri ciarlatani e commercianti di fantasmi nessuno crede più. Allora, chi creò Hitler? Chi è il suo vero artefice?

Ci sono tantissime persone che vorrebbero sapere, non chi è stato Hitler, questo ormai si sa, ma chi lo creò. Eppure si sa, lettore, coraggioso lettore, credimi, si sa fino alla nausea chi creò Hitler; chi lo scolpì dalla testa ai piedi e dall’anima al cuore al cervello. Si sa chi sono stati i suoi maestri, i suoi educatori e chi l’ha infine lanciato carico di odio e di roba esplosiva contro il genere umano come si lancia un cavallo da corsa sull’ippodromo. Però, questo fatto, mio caro coraggioso lettore, non si deve dire e, infatti, gli storici non lo dicono. Tacciono. Allora Hitler è nato Hitler, punto. Perciò, tutte le colpe del mare di sangue che si è sparso durante i suoi ultimi 12 anni di vita, vanno a lui. Ma sono realmente così che stanno i fatti, i fatti per come piacevano a Thomas Gradgrind?

Pas du tout! Le cose non stanno così né adesso né mai potrebbero. Il “mostro” con la m minuscola, è un prodotto prima di tutto della cultura, e più specificatamente della “cultura europea”, la cultura che ha più insanguinato il mondo. Ha insanguinato prima l’Europa, poi l’America, l’Africa, l’Australia, l’Asia, l’Antartide, l’Oceania, insomma tutto il Pianeta.

È lei, la cultura europea, l’autrice; lei quella che semina e tesse instancabilmente odio, guerre, miseria e discriminazioni fra gli esseri umani, lei la vera responsabile della Seconda Guerra Mondiale. Le cose non stanno come vorrebbero farci credere che stanno gli “interessati”. Sfido qualsiasi genio o storico degno di questo nome di dimostrarlo.

Chi l’ha partorita e tessuta la cultura europea? Ovvio chi: noi. Chi altro avrebbe potuto farlo? Noi siamo gli artefici di questo flagello, noi, i figli del così chiamato homo sapiens sapiens! Il cuore e l’anima della cultura siamo noi. È questa che ha sempre dominato nell’intimo dell’uomo e continua a farlo. È questa che ha fatto di Adolf Hitler Hitler. La nostra è una cultura, non umana, non democratica, non del buonsenso, ma una cultura inumana e insensata, una cultura taglia gola elevata a Sistema, a Scienza, a Ideologia, a tutto quello che si vuole, ma non una cultura del buonsenso, della giustizia e dell’umanità.

La nostra così definita “civiltà”, non è un sogno, non è un prato pieno di fiori di primavera, è un incubo dopo l’altro. La gente, poi, alla fine, smette di sognare e si abitua, si abitua a tutto, anche agli incubi, anche agli incubi più terrificanti e mostruosi come quello della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. La storia, infatti, è un incubo, un crescendo d’incubi. E tutto questo grazie alla “Cultura Assassina” che i carnefici di questo mondo si sono costruiti machiavellicamente lungo la storia.

Si pensi per un momento agli spagnoli, quelli che hanno massacrato gli indios; si pensi agli americani, quelli che hanno distrutto gli indiani d’America; si pensi agli inglesi, quelli che hanno annientato gli aborigeni australiani; si pensi agli africani che sono da sempre oggetto di sfruttamento e cavie di esperimenti umani; si pensi al Vietnam in cui si sente ancora oggi l’odore di milioni di morti ammazzati che gli americani hanno lasciato sul quel disgraziato terreno; si pensi all’Iraq i cui gridi dei morti uccisi dalle bombe degli invasori insultano ancora le nostre orecchie; si pensi agli israeliani che trovano ogni pretesto per umiliare e massacrare i palestinesi; si pensi all’assassino siriano che sta sterminando il suo popolo mentre gli altri assassini con tanto di patente rilasciategliela dalle istituzioni che ci governano lo stanno a guardare; si pensi a tutte quelle carrette marine che affondano nel nostro mare piene di miserabili, e non parliamo poi di tutte quelle migliaia di persone che muoiono di fame e di dolori giorno dopo giorno, e tutto questo avviene mentre i veri carnefici di tutte queste nefandezze lussureggiano sul mare di sangue che loro stessi hanno creato!

La nostra “Cultura Europea”, restando ai fatti, i fatti per come piacevano a Thomas Gradgrind, è la cultura del più forte, quindi una cultura del crimine, della violenza, della ladroneria, della guerra; UNA CULTURA DELL’INGIUSTIZIA ISTITUZIONALIZZATA E DEMOCRATICIZZATA!

In questo campus, in questo clima rigoglioso di misfatti e di crimini di ogni tipo e di ogni calibro, sicuramente Adolf Hitler ha trovato i suoi bravi maestri. Infatti, è la nostra “Cultura Europea” che produce i “Mostri!”, non con la “m” minuscola, ma i “Mostri” con la “M” maiuscola. È questa che s’insegna a casa, a scuola, nelle accademie militari e nelle celebri università di Oxford, della Sorbonne e di Harvard; è questa l’essenza e l’anima della bestia delle bestie acculturata.

Occhio lettore, coraggioso lettore, occhio, perché quello che sto dicendo è solo la punta dell’iceberg del nostro “tesoro storico”, del nostro passato, presente e futuro; un futuro che ha come obiettivo, non il benessere umano, ma il suo annichilimento. Lo sappiamo ormai tutti questo, ma non lo diciamo, ce lo teniamo per noi, sappiamo già da tempo che il quadro dominante della nostra civiltà è composto da “HitlerS”, HitlerS che si fanno passare per re, zar, kaiser, imperatori, principi, insomma, per nobili, i nobili dell’illustre “Famiglia dei reali Europei”, quella che ha dominato la storia da quando questa ebbe inizio e lo fece con ogni tipo di arma e di stratagemma.

Sono i Nobili Signori di questa Nobile Stirpe gli autori di ogni male e di ogni disastro bellico che avviene su questo sventurato Pianeta. Però noi, noi i vigliacchi e gli impotenti, facciamo gli struzzi, continuiamo a fingere di non capire che i briganti (perché, in realtà, qui non si tratta né di nobili né di re, qui si tratta di briganti e basta, e questo fino a quando qualcuno non ci dimostrerà che sono nati re e nobili), spacciandosi per re e nobili, magari discendenti dagli dei, sono invero I VERI MOSTRI DEL MONDO MOSTRUOSO IN CUI VIVIAMO! Questi “Nobili Briganti” sono pronti in ogni momento a scatenare il finimondo se provi a togliergli il loro bottino, il loro dominio, i loro privilegi e il loro lusso. Ecco, quando si va al nocciolo della ragione storica cosa salta fuori, il vero volto dei veri “Mostri”.

È facile per questi spietati killer scaricare colpe e danni su un capro espiatorio e poi dare tutto in pasto a una massa stolta da loro stessi creata e plasmata, una massa bigotta, ipocrita, leccapiedi, pezzente, pecorona, cretina e affamata di “Favole Sante” e di “Mostri” di ogni tipo eccetto di quelli veri; è facile propagandare giorno dopo giorno nei quattro megafoni situati ai quattro angoli della Terra: “Ecco a voi il responsabile della Seconda Guerra Mondiale, ecco a voi il responsabile della guerra d’Iraq, ecco a voi il responsabile della guerra delle guerre!”

Quanto e quante balle storiche può sopportare ancora la specie umana? Ha un limite? Se non ce l’ha questo limite, allora i “Mostri” con la M maiuscola continueranno, grazie ai loro vassalli (i politici di oggi e di sempre), indisturbati nella loro “Mostruosità Storica”; se invece qualcosa s’inceppa nel loro dispotico Sistema, allora, forse, questa volta non saranno solo DUE, ma DIECI, CENTO, MILLE bombe atomiche che finiranno sulle nostre teste e sopra le nostre città, mettendo finalmente fine a questo scempio sociale in cui viviamo.

 

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, di confrontarci, di dire la nostra, brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che Orazio Guglielmini parla agli amici del Web.

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  1. By Ottorino Caruso

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