Le cose cambiano per restare sempre più indegnamente le stesse

Io, sostiene animatamente Orazio Guglielmini, io non ci capisco più niente. Insomma, quando un operaio fa uno sbaglio sul lavoro, viene subito umiliato e licenziato; quando invece uno del governo sbaglia e manda tutto il Paese in rovina, non solo non lo si umilia e licenzia, ma viene addirittura premiato: gli si dà una vacanza, continua a ricevere tutta la sua paga, tutti i suoi onori, tutte le sue prebende ecc. Poi, al suo posto, si metterà uno che risolva i danni e i problemi che lui ha creato e, una volta che i problemi e i danni sono stati risolti, lui ritornerà a fare quello che faceva prima, cioè a distruggere di nuovo il Paese!

Sia chiaro, Guglielmini, Orazio Guglielmini, a questo obbrobrioso e nauseante “contratto sociale”, degno solo di una congrega cannibalesca, non metterebbe mai e poi mai la sua firma. Tutt’altro!

 

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