L’universo per com’è e non per come noi vogliamo che sia in 10 immagini (9)

 

Nona istantanea dell’universo

 

Bolla di sapone, spazio e gnomi, una favola

C’era una volta una piccola piccola bolla di sapone. Si muoveva e si agitava a destra e a manca e su e giù in uno spazio vasto e illimitato. Era piccola, molto piccola, la bolla di sapone, se confrontata con lo spazio che la circondava, ma piuttosto grande e complessa per gli gnomi, gli gnomi che vivevano sul suo ventre. Questi spiritelli avevano dato alla bolla di sapone molti nomi. Alcuni la chiamavano mondo, altri cosmus, altri universo e altri multiverso, ma la piccola piccola bolla di sapone era solo una piccola piccola bolla di sapone e nulla più. Poteva solo oscillare e fluttuare a destra e a manca e su e giù e in tutte le direzioni nello spazio infinito in cui viveva. Queste erano le sue azioni, il resto era immaginazione, l’immaginazione degli gnomi che l’abitavano.

Questi spiritelli, seduti alle loro scrivanie, estremamente busy ed estremamente ben equipaggiati con strumenti fisici e mentali, continuavano imperturbati a studiare la piccola piccola bolla di sapone.

Alla fine, queste creature, a via di riempirsi costantemente la testa di equazioni e di gadget, erano rimasti schiavi delle proprie equazioni e dei propri gadget. Questi cambiamenti cerebrali, lentamente ma costantemente, nelle loro teste presero il posto della piccola piccola bolla di sapone e, infine, senza neppure rendersene conto, non pensavano più alla piccola piccola bolla di sapone, ma al loro proprio fare e al loro proprio pensare.

E così, l’oggetto dello studio degli gnomi non era più la piccola bolla di sapone, ma le loro azioni e il loro stesso modo di pensare. Erano così gli gnomi, credevano di aver capito tutto, ma in realtà non avevano capito molto, per non dire niente.

Poi, alcuni degli gnomi iniziarono a dire questo e altri a dire quest’altro e, non riuscendo a fare nulla di meglio, iniziarono ad accusarsi a vicenda e di questo e di quest’altro.

Quindi è successo. È successo ciò che doveva prima o poi succedere e anche all’improvviso. Gli gnomi sparirono. Nessuno seppe mai come, né quando, né perché. Sono scomparsi. Proprio così, scomparsi e basta. La piccola piccola bolla di sapone non si accorse della loro scomparsa. Per niente. Continuava a dondolarsi e a spostarsi verso destra e verso sinistra, e su e giù e in tutte le direzioni nell’immensità in cui si trovava.

Questa è la storia di bolle di sapone e di poveri poveri piccoli gnomi.

 

Nel prossimo, la decima istantanea

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  1. By Agron

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