Il Papa ad Auschwitz e Birkenau

“Arbet Macht Frei, il lavoro rende liberi”

 

foto (3)Papa Francesco dovrebbe interrogarsi, visto il luogo in cui si trova, almeno su due punti cardinali e di grande importanza storica. Per prima cosa dovrebbe chiedersi chi ha creato il “Nazismo?” Chi sono stati i suoi “Autori”? Chi ha fatto d’un essere umano un “Boia dell’Umanità?” Insomma, dovrebbe chiedersi il Papa: “Chi sono i veri “Artefici” della Seconda Guerra Mondiale?” E poi dovrebbe interrograrsi anche, non sul male che ha fatto Hitler in quei suoi dodici anni di potere, ma il male che ha fatto e continua a fare la religione giudaico-cristiana dai suoi albori fino ad oggigiorno e, soprattutto, il male che ha fatto e sta facendo la Chiesa Cattolica Romana col suo fare e le sue infinite imprese di falsificazioni e mistificazioni storiche – le manipolazioni, le invenzioni, i soprusi, le torture, le uccisioni, le guerre, lo spargimento e i fiumi di sangue santo, le guerre sante in oriente e in occidente, l’inquisizione, i roghi, l’appropriazione di beni altrui, le bugie dette a ciel sereno, l’indice, l’imprigionamento d’innocenti, l’incultura, l’arretramento scientifico ed economico, i dogmi, l’ignoranza, il mandare al rogo i filosofi e tappare la bocca agli scienziati, i furti, l’indottrinamento fascista, nazista, lo sfruttamento, l’oppressione della libertà di parola, la schiavitù, la collaborazione del Papato con fascismo e il nazismo, eccetera, eccetera, eccetera – : ecco su che cosa dovrebbe riflettere e raccogliersi in queste circostanze Papa Francesco.

Quanto teatro, quante menzogne e falsità in pieno giorno, quanto palcoscenico, ma insomma, ma insomma, ma insomma, non c’è più limite e di nessun tipo. Ma perché, perché, perché devono continuare a prenderci tutti per i fondelli questi signori al potere, anche oggi, oggi che tutti sanno come sono state amministrate le cose lungo la storia e come vengono amministrate ancora oggi?

Il punto è: dobbiamo continuare a odiarci e ammazzarci a vicenda come abbiamo sempre fatto, grazie alla religione ebraico-cristiana e soprattutto alla Chiesa Cattolica Romana, o dobbiamo imparare a crescere insieme e ad amarci e rispettarci e formare un’unica famiglia: la famiglia umana del pianeta Terra?

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, allora passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che parla agli amici del Web, Orazio Guglielmini.

 

 

 

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