Papa Francesco e i terremotati

 

foto (3)«Appena possibile anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello, e il sostegno della speranza cristiana», ha detto all’Angelus di domenica 28 agosto Papa Francesco, manifestando la sua vicinanza alle popolazioni terremotate del Lazio e delle Marche.

Se Papa Francesco volesse veramente fare qualcosa per i terremotati, non dovrebbe esprimerlo in parole, ma coi fatti: potrebbe ricostruire, dalla prima all’ultima, tutte le zone terremotate a proprie spese: è stato il suo Dio, ovvio no?, l’autore di tutto questo flagello.

Insomma, se Dio esiste ed è un Dio buono, giusto, onniscente, onnipotente, che può fare ogni cosa, anche bloccare i terremoti ancora prima che si manifestino, perché non l’ha fatto? Perché ha lasciato crollare tanti edifici e ucciso tante persone?

E ancora. Se Dio esiste, ma è un Dio crudele, sanguinario, distruttore della Terra e dei suoi abitanti, quindi non un Dio buono e misericordioso, ma un Dio sterminatore, un Dio cattivo: il genere umano può fare anche a meno d’un tale Essere.

Se invece Dio esiste, però è un Dio debole, impotente, incapace, stolto, sicuramente d’un siffatto Dio non sappiamo cosa farcene. Si tenga pure lontano da noi. Epicuro, grosso modo, avrebbe detto qualcosa del genere.

Perciò, in un modo o in un altro, il Dio di Papa Francesco, è un Dio che non ci aiuta a evitare le calamità naturali, né a vivere meglio, tutt’altro. Il suo è un Dio portatore di disastri e di morte.

Secondo il mio parere, è ora che il Papa la smetta di pregare il Nulla, la smetta di spifferare solo parole inutili a bigotti e ignoranti, è giunto il momento di aiutare i terremotati, non con le preghiere, ma coi fatti.

Per quello che riguarda i reporter, questi dovrebbero parlare meno di campanili e più di quelle persone che hanno perso la loro casa e devono trovare al più presto una nuova sistemazione.

Quanto a voi, fratelli e sorelle terremotati, coraggio, il mondo non è stato fatto per essere facile. Siate uomini politicamente avveduti e smettetela di pregare e pensare a come ricostruire chiese e ripristinare madonne: non sono queste che vi aiuteranno né vi salveranno. Solo il buon senso e la scienza potranno fare di voi persone migliori, altro non esiste.

UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, allora passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che parla agli amici del Web, Orazio Guglielmini.

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