Per una filosofia perenne (7): L’amore è più forte della morte 3

La forza dell’amore

Chi ama ed è amato non ha paura delle tenebre, perché l’amore illumina le notti buie. L’amore è forza, vita, splendore. Non ci può essere gioia di vivere senza l’amore. La sua mancanza crea insoddisfazione, ribellione, guerra. Solo la sua cristallizzazione ci esalta. Realizzare l’istinto amoroso è il successo della vita. Proprio così: l’amore è più forte della morte. Di più. È luminosità a 360 gradi.

 

L’amore è un vaso colmo di progetti

È lo specchio della società, sintetizza il grado della nostra civiltà. Ciò che noi chiamiamo amore è il risultato di millenni di elaborazione esistenziale e culturale. L’amore è incivilimento, è progresso, è ragione, è la nostra seconda natura. L’amore è anche quando le idee e i sentimenti d’un uomo e le idee e i sentimenti d’una donna s’incontrano, si riconoscono, si uniscono. Ecco le delizie spirituali e le delizie carnali; la poesia della poesia, la suprema poesia. Quando corpo e anima coincidono nel cuore dell’essere, allora si tocca un assoluto esistenziale. Ma l’amore non è soltanto gioia, felicità, allegria; l’amore è anche dolore, frustrazione, tristezza; soprattutto, l’amore è diabolico. Quando i desideri dell’uno si sposano coi desideri dell’altro, quando gli ideali dell’uno combaciano con gli ideali dell’altro, ecco l’amore. L’amore è un’unione di progetti, scopi, ambizioni, affinità. È un sentire comune. È l’unione di due sensibilità; è dolcezza dell’anima e dolcezza del cuore. Il vero amore esclude la bestialità, che ha a che fare col sesso, ma non con l’amore. L’amore è civiltà e non bestialità. Gli animali si accoppiano per natura, gli umani per cultura. Ed è questa l’anima dell’amore, quella che lo cattura, che gli recita versi, gli canta canzoni. Il vero amore è eterna giovinezza, non ha età. L’amore non ha nulla a che vedere col sesso bruto. È un misto di intendimenti, di somiglianza, feelings, simpatia, di attrazione umana e spirituale. L’amore ci trasforma a tal punto che alla fine non ci riconosciamo più. È magia, è canto, i cinque sensi e il sesto e il settimo e l’ottavo. L’amore è filosofia. L’amore non ha nulla a che vedere col sesso animalesco, egoista, interessato, nulla a che vedere con l’accoppiamento primitivo, cannibalesco, fagocitario. Sì, ha anche a che fare con tutto questo, ma solo se questa furia passionale è vissuta come armonia, ricchezza d’animo, dolcezza di pensieri e di sentire. L’amore è bogududiano. Due animali egoisti che si trasformano in due umani altruisti. L’amore è comprensione, sensibilità, delicatezza, umanità, illuminazione e, quando si è illuminati dall’amore, si vede tutto, si capisce tutto, si ama tutto. È il saper condividere in modo spontaneo il buono e il cattivo tempo col proprio compagno. L’amore accetta la trasgressione sessuale solo se è condivisa. L’amore è desiderio animalesco trasformato in desiderio umano. È l’anima gemella, è un realizzarsi insieme, un crescere insieme. L’amore è sprigionare e realizzare e consolidare potenze sconosciute, potenze nascoste. L’amore è saper vivere, saper condividere. L’amore è un gioco, un gioco onesto e di buon gusto, ma comunque un gioco, un gioco infinito. L’amore è fantasia, è forza cosmica, ma soprattutto è scienza e filosofia.

 

Grado di tolleranza nella coppia

Dovrebbe essere totale e relativo ai rispettivi bisogni. Ognuno ha i suoi limiti, basta solo conoscerli, accettarli e far sì che l’altro ne sia a conoscenza. Una volta conosciuti e accettati i “gradi di tolleranza” l’uno dell’altro, il gioco del vivere insieme diventa piacevole e interessante. Ad esempio, lei sente la necessità di sentirlo più volte al giorno. Bene, a lui non resta che rendersi reperibile. Lui vuole avere la totale certezza della sua fedeltà. Meraviglioso! Lei deve solo cercare di fargli capire che non ci sarà mai un’altra persona tra loro. Lei può tollerare un rimprovero; lui, i rimproveri, e non importa da quale pulpito vengano, giusti o ingiusti che siano, li digerisce con fatica; lei può passare sopra l’ingiustizia, a lui invece irrita molto; lei è per una credenza morbida nella scienza, lui è un bigotto comunista; a lei piace essere sempre ben vestita, lui, se lei non lo curasse, vivrebbe come un barbone; lei non sopporta la violenza, lui le menzogne; a lei piace una casa bene ammobiliata, lui è più spartano; a lei piace fare l’amore al buio, a lui con la luce; lei riesce a dare il meglio di sé e sentirsi felice quando regna la pace e l’intesa tra di loro, lui non è così sensibile e via di seguito. Nella coppia conscia, che si ama, illuminata, ragionevole, innamorata della vita, tutte queste differenze e molte altre vengono trasformate in potenziali intese e complicità. Sono il sale della coppia saggia. Il nocciolo del savoir vivre insieme è proprio questo: non trasformare il proprio compagno in un altro “me”. Ed è inutile pensare che conoscere ogni cosa dell’altro equivale ad ucciderlo, perché non è così. Intanto non si conosce mai tutto dell’altro. Tutti questi toni, nuances, sfumature di sensibilità, melodie e stridii, corde sempre tese, trovano, via via, nella coppia saggia e avveduta, una loro armoniosa e sana collocazione. Non è nell’ignoranza reciproca che gli innamorati si costruiscono una vita positiva e bella, ma nell’assoluta consapevolezza e avvedutezza della loro unicità.

 

Una cacofonia armoniosa

Dopo tutto quello che abbiamo detto sull’amore, chiediamoci ancora: che cos’è l’amore? È mistero. Qualcosa che ci trascende, che ci imprigiona, che ci illumina. L’amore si nutre d’immenso. È piacere, gioia, felicità, entusiasmo. Suona tutte le melodie, musiche, arie. È una chimica impazzita, un caos di appetiti, una cacofonia armoniosa. Il nettare e il veleno l’esaltano. È cura. È malattia. È follia. In esso i quanti, la fisica, le particelle, l’animale, l’uomo, la cultura si fondono in un tutt’uno. Quest’uno ha un nome, si chiama, appunto, “amore” e rappresenta il volto del mondo, il mondo dell’innamorato. Il brivido, l’ispirazione, l’orgasmo, la realizzazione, trovano il loro senso in esso. Detto in nuce, l’amore è l’uomo, l’amore è malattia, la più bella malattia in assoluto.

 

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