Primo maggio: festa dei lavoratori o degli schiavi?

Primo maggio:

festa dei lavoratori

festa operaia

festa del proletario

sicurezza del lavoro

sicurezza del salario

sicurezza della sbobba

il quarto stato di Volpedo, mai onorato, sempre offeso e vilipeso

concerto del primo maggio che orgasmo!

insomma, lunga vita alla schiavitù!

Che vergogna dover elemosinare in un così empio spettacolo ciò che è proprio.

No no no, quesa non è una festa dei lavoratori, questa è una presa in giro, un insulto, un offesa, una vergogna plateale e mondiale dei lavoratori!

Può il proletario festeggiare la propria carcassa, la propria sconfitta, servitù ceppo catene prigione giogo oppressione? Può? Può? Può?

No no no, non c’è festa per coloro che sfacchinano da mattina a sera e sono sempre e comunque dei morti di fame;

Non c’è festa per coloro che costruiscono il mondo e in cambio sono trattati a pesci in faccia;

Non c’è festa per coloro senza cui nulla nasce cresce o fiorisce;

Non c’è festa per coloro che sono solo carne per i cannoni, carne per le fabbriche e grasso per quelli che li derubano (il sudore del lavoratore è furto, è assassinio!);

Non c’è festa per coloro che sono sempre in miseria e in tribolazione;

Non c’è festa per coloro che devono mendicare un tozzo di pane proprio a coloro che li tosano e umiliano vita natural durante;

Non c’è festa per gli schiavi, i paria, i nulla tenenti, i miserabili, i senza storia;

non c’è festa per gli oppressi della Terra né mai ci potrebbe essere una festa a queste condizioni!

L’unica festa degli schiavi, l’unica vera festa dei lavoratori è quando si tufferanno nel sangue dei loro boia!

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