francis sgambelluri Archive

Charlotte Elizabeth Diana e il “sangue reale”

Non ancora nata ed è già una star. Appena nata, una super star. Da grande diventerà un dio e come tale contemplerà la distruzione di paesi come l’Iraq da parte di quelli che hanno sempre picchiato più forte, vedrà i barconi zeppi di poveretti africani affondare nel mare tra l’Africa e Lampedusa, vedrà la discriminazione

L ’ Italia analfabeta – post 28

La storia made in Italy Gli eroi o i mercenari di Nassiriya? Basta solo sapere ascoltare e poi, credimi amico Rossi, scopri subito la melodia, la melodia di certi individui non appena aprono bocca. Cacano, scoreggiano, rumoreggiano sempre e in ogni circostanza secondo le disposizioni del loro amato culo. Che musica! Prendi i soldati del

Elogio al Popolo lavoratore – post 9

I giochetti competitivi dei parassiti sociali  “Se vogliamo la storia vera, dobbiamo scrivercela, quella che abbiamo ereditato e in cui viviamo è falsa e criminale,” Orazio Guglielmini  Iniziamo con quelli più in vista e poi nella graduatoria che segue. 1          i politici 2          i monarchi 3          i sacerdoti 4          i capitalisti 5          i professionisti statali

Elogio al Popolo lavoratore – post 8

A chi appartiene il mondo? È una domanda banale, addirittura sciocca. A chi mai possa appartenere il mondo se non ai lavoratori, se non a quelli che l’hanno costruito dalle fondamenta con il loro corpo, il loro sudore e i loro sacrifici? Infatti, ha mai lavorato il faraone? Ha mai fatto altro quest’essere eccetto che

L’Italia analfabeta – post 27

Dedicato ai genitori di Carlo Giuliani e a tutti quelli che sono stati pestati e offesi dalla polizia di Stato durante il G-Otto di Genova nel 2001. La storia made in Italy Cronaca del proiettile che ha ucciso Carlo Giuliani  È partito da un manifestante. No, è partito da un agente. No, è partito da

“Lis Finn”, romanzo

Intanto, chi è il protagonista di questo romanzo? Lui-uomo o lei-donna? Di cosa parla? Dell’argomento più vecchio e più giovane al mondo: l’amore. Tutto invecchia, ma non l’amore. Questo non ha età, ha una storia, non un’età. Tra l’amore di Penelope per Ulisse e l’amore di Anna Karenina per Vronskij, c’è differenza geografica e storica,

L’Italia analfabeta – post 25

“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la seconda Il massacro mentale del popolo del Pdm (Paese delle meraviglie) ha continuato indisturbato attraverso i secoli e, ancora oggi, nel 2015, continua indisturbato, grazie all’Indifferenza divina e al suo servo, lo Stato predatore. Si continua così, non stop, a martellare idee irrazionali e incongruenti

L’Italia analfabeta – post 24

“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la prima Oggi, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi, oggi ti parlerò dell’ Io, il vero Io, l’ Io fondatore del popolo del Paese delle meraviglie. Nasce con Roma, ma ufficialmente nasce con la caduta dell’Impero, vale a dire con la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente,

La TIVU’ ovvero il prete, il politico e il capitalista in casa propria

Gli australiani mi hanno insegnato che la televisione rappresenta tre cose: il prete, il politico e il capitalista in casa propria. Quest’ultimo attraverso gli annunci publicitari ci vende i suoi prodotti, il politico ci dice come e chi dobbiamo votare, e il prete ci vende il suo oppio, e tutto questo, of course, in casa

Elogio al Popolo lavoratore – post 7

Il Popolo lavoratore si ribella   Di fronte a quelli che non ne hanno mai abbastanza, il Popolo lavoratore si ribella. Per lui è questione di vita o di morte. In altre parole, non ha scelta. Deve farlo, non solo per salvare se stesso, ma per salvare anche il Pianeta e il genere umano. Forse

Je suis Charlie, mais je suis aussi francis sgambelluri

Je suis Charlie, mais je suis aussi francis sgambelluri, oltre che voci e matite e libertà di parola in tutti i sensi. La difendo, e da sempre, a torto e a ragione, come la difende il filosofo belga, Raoul Vaneigem, nel suo libro “Rien n’est sacré, tout peut se dire”. Però, però, e chissà, chissà

Ho fame

Ho fame, fame di crescere, ma non mi lasciano crescere. Ho fame, fame d’apprendere, fame di sapere, fame di scienza, fame di conoscenza, ma mi riempiono la testa a scuola e in ogni altro dove, di piattitudini e volgarità. Ho fame, fame di giustizia, di democrazia, di rettitudine, d’onestà, ma nel mondo in cui vivo

2015

Cosa dire? Solo questo: Viviamo! Lo so, non possiamo fare altrimenti, non possiamo fare a meno di non vivere. Io però non l’intendo solo in questo modo. L’intendo piuttosto così: facciamo del 2015 un anno di fratellanza, fratellanza locale e universale; facciamo un anno di viaggi, di lettura, di scoperte; un anno di esperimenti, un

L’Italia analfabeta – post 23

Pregi e difetti dei grandi e piccoli “io” Le culture, in generale, hanno in sé qualcosa di ottuso, possono essere sorde e cieche nel loro intimo. Come dire, costruiscono dei tabù, delle difese, dei torrioni supercorazzati che spesso non permettono a nessuno, a torto o a ragione, di avvicinarle. Le culture, se le critichi, sono

Elogio al Popolo lavoratore – post 6

“Pari opportunità” Cosa mai può voler dire “pari opportunità?” È una cosa seria o una presa in giro o, forse, vuol dire “democrazia”? E come viene praticata questa? Insomma, che cosa significa “pari opportunità?” Forse vuol dire “umanità”? E che significato ha questa parola? Lasciare che certi esseri umani colino a picco in fondo al

I dieci comandamenti! – 2 post, il secondo

Questi due post sono dedicati a Roberto Benigni   Il decalogo e il libro dei morti  Per quello che riguarda i plagi, voglio riportarti un passo, amico Benigni, de “Il Vangelo secondo la Scienza” di Piergiorgio Odifreddi. Scrive il professore di matematica:“Il Libro dei morti egiziano raccoglie una serie di formule funerarie e di istruzioni

I dieci comandamenti! – 2 post, il primo

 Questi due post sono dedicati a Roberto Benigni Il primo: “Non avrai altro Dio fuori di me”, in altre parole o ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra; il secondo: “Non nominare il nome di Dio invano”, detto diversamente, rispetta il Mio nome!; il terzo: “Ricordati di santificare le feste”, cioè non dimenticare

L’Italia analfabeta – post 22

Come “Il Paese delle meraviglie”* è diventato il Paese delle meraviglie e come i meravigliosi sono diventati meravigliosi.   Se pensi, Rossi, disse Orazio Guglielmini quella mattina a Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare; era lei la testa, i libri, la cultura; era lei a fare

L’Italia analfabeta – post 21

Se questo è un paese  III L’amministratore Nell’edificio dove io e mia moglie abitiamo, Disse Orazio Guglielmini a Rossi, ci sono dodici appartamenti, tre per piano. In uno di questi abita un maresciallo della finanza. Una simpaticissima persona. Amico di tutti. Pensa che, spesso, appoggiati alla porta del suo appartamento, ci sono dei bei pacchi

Non se ne può più, ora anche la mafia romana!

Io mi chiedo, a volte, e non posso fare a meno di non chiedermelo, è una domanda che non so come combattere, evitare, contenere, io mi chiedo, dunque, se c’è in tutto il territorio nazionale, dal nord al sud, dall’ovest all’est, incluse le isole e tutto il resto, se c’è un solo italiano (italiana) fornito

L’Italia analfabeta – post 20

Se questo è un paese Il venditore ambulante II L’altro giorno, disse Orazio Guglielmini a Rossi, mentre stavo aprendo il cancello del cortile per mettere dentro l’auto, vedo che dietro la mia si era inchiodato un furgone carico di frutta. Era sceso in fretta e furia un bel giovane tra i 25 e i 30

L’Italia analfabeta – post 19

Se questo è un paese I A questo punto della nostra Lettera, Rossi, voglio raccontarti qualcosa di personale. “Personale” per modo di dire perché, in realtà, tutto quello che ti ho scritto finora è “personale”. Io scrivo in prima persona. In ogni modo, mentre ero all’estero, avevo idealizzato un po’ troppo la zolla natale e

L’Italia analfabeta – post 18

L’assassinio storico e culturale del popolo italiano Infatti, il popolo italiano, senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, ebbene lui, proprio lui, non esiste né storicamente né culturalmente nella storia italiana. C’è forse qualche palazzo, castello, cattedrale, monumento costruito in suo onore? Ci sono libri scritti su di lui, libri degni di questo nome che

Votazioni truccate o cosa?

  E chiaro, no? Secondo me non è solo chiaro, è chiarissimo. Voglio dire, il nome del Nuovo Ospedale di Biella è stato deciso sin dall’inizio. Proponendo due nomi che non sarebbero mai stati votati, “Ospedale degli infermi di Biella” e “Ospedale civile di Biella” (ho dato qualche spiegazione a riguardo a questa scelta nel

Beceri, infedeli e dolciniani

Non vi siete accorti, votanti, non vi siete accorti che c’è lì in alto (se guardate verso il cielo in direzione della cupola del duomo lo percepirete) l’Arcangelo Michele, armato di spada affilatissima e puntutissima, che vigila sul buon andamento delle votazioni in favore, of course, della futura Santa Santissima Maria Bonino e della Santa

Nuovo Millennium, L’Ospedale Dei Biellesi

Nuovo Millennium, L’Ospedale Dei Biellesi È questo il nome che io proporrei per il nuovo ospedale. Le ragioni? Tantissime, qui ne elenco solo alcune. Intanto “Millennium” è una parola inglese e ci sta benissimo senza essere esterofili. Poi perché “Nuovo Millennium” vuol dire punto di svolta, d’una nuova era, d’una nuova civiltà, d’un nuovo modo

Gli anti-individualisti – 3 post, il secondo

I Veneriani   Un po’ di storia del popolo che una volta abitava Venere. Si sa che il pianeta Venere è stato abitato da una specie che assomigliava molto alla nostra. Era composta da due classi: i Ferui (i nostri schiavi o proletari) e gli Scrigi (i nostri predatori a due zampe ovvero gli individualisti).

Gli anti-individualisti – 3 post, il primo

Gli individualisti Nessuno ha più il minimo dubbio della crudeltà dei così chiamati “individualisti” (ci sono individualisti e individualisti, i nostri sono quelli che descriviamo in questi post). Sono quelli che guidano e sfruttano il mondo a torto o a ragione; sono quelli che non ne hanno mai abbastanza di averi e poteri; sono quelli

Hervé Pierre Gourdel, l’alpinista francese decapitato

Perché, ci chiediamo noi, l’alpinista francese, Hervé Pierre Gourdel, è stato rapito e decapitato dall’Isis? Sicuramente qualcuno si è chiesto “il perché” di questa decapitazione. Perché onesti cittadini occidentali, come lo era l’alpinista francese, vengono uccisi così barbaramente da questi guerriglieri islamici? Qual è, dunque, la ragione di tanta crudeltà e mostruosiutà? La ragione non

L’attrazione fatale – post 2

L’amore a vita, che fantastica illusione  (II) Quelli che sostengono di amare o avere amato il loro compagno/a a vita, non si sono forse accorti che l’hanno fatto per condizionamento, per cultura, per paura, per tradizione, per legge, per convenienza, per isolamento, per mancanza di scelta, perché lui è rimasto innamorato di lei ma lei

L’attrazione fatale – post 1

L’amore a vita, che fantastica illusione  (I) É semplice, molto semplice, non esiste l’amore a lungo termine e non parliamo poi dell’amore a vita. Non in natura, comunque. Ci sono pochissime specie che sono all’altezza di sostenere un tale impegno a vita, ma la specie umana non appartiene ad esse. Mi rifiuto anche di credere

L’Italia analfabeta – Post 15

La culla dell’asinità divina – 2 post (II) Non c’è una razza biologica tra i mammiferi, Rossi, ma ci sono diversità culturali. Queste esistono. La nostra è quella asinina, quella degli asini a due zampe. Abbiamo un’identità, finalmente! Se vuoi, puoi appartenere anche tu alla cultura asinina. Se fai questo, diventi un asino patentato, bardato,

L’Italia analfabeta – Post 14

  La culla dell’asinità divina –  2  post (I)  Indovina dove si trova, Rossi? Non dirmi che ci hai azzeccato! Infatti, la culla degli shit head (i pecoroni), come li chiama Bukowski ne “Il Capitano è fuori a pranzo”, si trova proprio nel Paese delle meraviglie. Bravo! Vediamo. L’Università degli asini a due zampe (e

In vacanza con “Il Contratto”

Vi saluto. Ci sentiamo a settembre. A proposito, se qualcuno di voi desidera andare in vacanza con “francis”, prenda una copia de “Il contratto” pubblicato in questi giorni dalle Edizioni Demian. “Il contratto” è il racconto d’una metamorfosi esistenziale. Può succedere a tutti di alzarsi un mattino e di non essere più d’accordo coi valori

Addio Robin Williams!

Proprio così? Non c’era un altro modo? Fatti tuoi. Il tuo suicidio ti appartiene, è tuo come è tua la tua vita, però io mi chiedo, e non posso fare a meno di non chiedermelo, chi, chi ti ha indotto a quest’atto così disperato e assurdo? Quali sono state le cause? I tuoi film, “L’attimo

L’Italia analfabeta post 13

I semi che non germogliano             La lettura dei grandi libri come esercizio di espansione del cervello, di apprendimento, di spiritualità e, soprattutto, di apprezzamento culturale e di ricchezza vitale, è indispensabile. Scrive Ursula Le Guin ne “Il linguaggio della notte”: “Leggiamo i libri per scoprire chi siamo. Che cosa fanno, pensano e sentono altre

L’arte di morire – post 3

Le due malattie Quella biologica e quella culturale. La prima, la malattia biologica, vista in termini umani, ha un’esistenza corta, la durata massima d’una vita; la seconda, la malattia culturale, vista anch’essa in termini umani, ha un’esistenza lunghissima, millenni e millenni di storia. Ma la prima, la malattia biologica, ci chiediamo noi, è veramente una

L’Italia analfabeta – post 10 (parte II)

 Cultura  –  in 2 parti  (II)   “E non solo questo, signor Cipollina,” riprese a dire Davos, “perché, vede, anche gli animali domestici,  i cavalli, i cani, i gatti, sono acculturati.” “Ma cosa sta dicendo, signor Davos?” fece Cipollina sempre più stupito. Uno dei suoi figli si era sposato con una ragazza molto bella, ma

I mondiali di calcio 2014 in Brasile

È stato straordinario ieri sera e, coi tempi che corrono, serate di questo genere in tivù non si vedono spesso. Niente, essendomi perso, per futili ragioni, tutti i match del grande campionato dei mondiali di calcio 2014, in Brasile, non volevo proprio perdermi il finale: “Merinos contro Polwarths”. Le Merinos e le Polwarths avevano fatto

Abramo, Isacco, Dio e i Palestinesi e gli Israeliani

Abramo, dunque, è pronto a sacrificare il suo unico figlio, Isacco, per dimostrare la sua totale obbedienza a Javhè. È vero, dunque, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E comunque, la mia vuole essere solo un’ipotesi e nulla più. Insomma, se mi è venuta in mente quest’idea, ci dev’essere pure una ragione,