orazio guglielmini Archive

Elogio al Popolo lavoratore – post 10

L’Esercito del Popolo “L’esercito è al servizio delle persone sbagliate, invece dovrebbe essere al servizio di chi lo mantiene. E chi lo mantiene? Ovvio chi: il Popolo. Nel caso non volesse passare al suo servizio, il Popolo ha tutto il diritto di crearsi il proprio esercito,” Orazio Guglielmini Al Popolo lavoratore manca qualcosa di fondamentale,

La Santa Santissima Sindone di Torino

Sai, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi quella mattina, sai in che modo la Chiesa ha accumulato i suoi averi, visto che all’inizio non aveva proprio nulla? No? Non lo sai? Bene, te lo dico io: usando metodi spicci e poco onesti. Figurati che c’è stato un periodo, nella sua succulenta storia di favole divine,

Elogio al Popolo lavoratore – post 9

I giochetti competitivi dei parassiti sociali  “Se vogliamo la storia vera, dobbiamo scrivercela, quella che abbiamo ereditato e in cui viviamo è falsa e criminale,” Orazio Guglielmini  Iniziamo con quelli più in vista e poi nella graduatoria che segue. 1          i politici 2          i monarchi 3          i sacerdoti 4          i capitalisti 5          i professionisti statali

L’Italia analfabeta – post 26 *

La storia made in Italy Chi ha ucciso il Duce? Mettiamola così, Rossi, nello stile dei meravigliosi. Allora, chi ha ucciso il Duce? Tanto per cominciare, diciamo che l’ha ucciso il partigiano Giacomo. E tanto per contraddire, diciamo che non è stato lui, che è stato il colonnello Valerio. Neppure per sogno! Né l’uno né

L’Italia analfabeta – post 25

“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la seconda Il massacro mentale del popolo del Pdm (Paese delle meraviglie) ha continuato indisturbato attraverso i secoli e, ancora oggi, nel 2015, continua indisturbato, grazie all’Indifferenza divina e al suo servo, lo Stato predatore. Si continua così, non stop, a martellare idee irrazionali e incongruenti

L’Italia analfabeta – post 24

“L’ “Io” del Paese delle meraviglie” in 2 parti: la prima Oggi, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi, oggi ti parlerò dell’ Io, il vero Io, l’ Io fondatore del popolo del Paese delle meraviglie. Nasce con Roma, ma ufficialmente nasce con la caduta dell’Impero, vale a dire con la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente,

L’Italia analfabeta – post 23

Pregi e difetti dei grandi e piccoli “io” Le culture, in generale, hanno in sé qualcosa di ottuso, possono essere sorde e cieche nel loro intimo. Come dire, costruiscono dei tabù, delle difese, dei torrioni supercorazzati che spesso non permettono a nessuno, a torto o a ragione, di avvicinarle. Le culture, se le critichi, sono

I dieci comandamenti! – 2 post, il secondo

Questi due post sono dedicati a Roberto Benigni   Il decalogo e il libro dei morti  Per quello che riguarda i plagi, voglio riportarti un passo, amico Benigni, de “Il Vangelo secondo la Scienza” di Piergiorgio Odifreddi. Scrive il professore di matematica:“Il Libro dei morti egiziano raccoglie una serie di formule funerarie e di istruzioni

L’Italia analfabeta – post 22

Come “Il Paese delle meraviglie”* è diventato il Paese delle meraviglie e come i meravigliosi sono diventati meravigliosi.   Se pensi, Rossi, disse Orazio Guglielmini quella mattina a Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare; era lei la testa, i libri, la cultura; era lei a fare

L’Italia analfabeta – post 21

Se questo è un paese  III L’amministratore Nell’edificio dove io e mia moglie abitiamo, Disse Orazio Guglielmini a Rossi, ci sono dodici appartamenti, tre per piano. In uno di questi abita un maresciallo della finanza. Una simpaticissima persona. Amico di tutti. Pensa che, spesso, appoggiati alla porta del suo appartamento, ci sono dei bei pacchi

L’Italia analfabeta – post 20

Se questo è un paese Il venditore ambulante II L’altro giorno, disse Orazio Guglielmini a Rossi, mentre stavo aprendo il cancello del cortile per mettere dentro l’auto, vedo che dietro la mia si era inchiodato un furgone carico di frutta. Era sceso in fretta e furia un bel giovane tra i 25 e i 30

L’arte di morire – post 3

Le due malattie Quella biologica e quella culturale. La prima, la malattia biologica, vista in termini umani, ha un’esistenza corta, la durata massima d’una vita; la seconda, la malattia culturale, vista anch’essa in termini umani, ha un’esistenza lunghissima, millenni e millenni di storia. Ma la prima, la malattia biologica, ci chiediamo noi, è veramente una

L’arte di morire – post 2

Essere sempre pronti *   “La morte non era inclusa nella mia educazione. In dodici anni di scuola e altri quindici in università diverse non ho mai ricevuto nessuna istruzione sull’arte di morire. Credo che addirittura la morte non sia mai stata nemmeno nominata… Vivere è una corsa ininterrotta verso la morte. La morte è

L’Italia analfabeta – post 8

I signori al potere e la causa dell’analfabetismo italiano  Pensa, Rossi, che per i monarchi ( i Borboni, i Savoia, i principi, il clero ), i Rossi, cioè i poveri, dovevano avere solo quel tanto di nutrimento che li teneva in piedi e pas du tout di educazione, sûr tout pas d’éducation! Se fosse stato

L’Italia analfabeta – post 7

se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento  –   in 2 brani (II) L’artista del Rinascimento, dunque, sempre se artista lo si vuol chiamare, dipingeva per i padroni, quindi, non era un artista libero (l’arte è freedom o non è arte), era un artista schiavo, schiavo dei signori, particolarmente schiavo della Chiesa. La sua, dunque,

L’Italia analfabeta – post 7

Se Dio è morto, quindi, anche il Rinascimento  –   in 2 brani (I) Da quando Dio è stato dichiarato morto o che non è mai esistito, e cioè da quando Jean Meslier, Kant, Schopenhauer, Feuerbach, Nietzsche, Darwin l’hanno dichiarato tale, d’allora in poi anche il Rinascimento, of course, è morto. Tutto quello che si è

L’Italia analfabeta – post 6

L’ignoranza virtuosa di san Francesco è dedicata a san Dario Fo             Per san Francesco di Assisi, l’ignoranza è una virtù, capisci Rossi? Riesci a capire? Per lui, dopo aver abbandonato vigliaccamente l’esercito che stava andando a combattere i perugini, dopo quest’atto vile e indegno, il signor Francesco si era fatto santo e la stoltezza,

L’Italia analfabeta – post 5

Alle radici dell’analfabetismo italiano Scrive Celso nel libro “Contro i cristiani”: “Il maestro della dottrina cristiana (Gesù) va dunque in cerca degli stolti e si comporta come uno che promette di sanare i corpi e nello stesso tempo distoglie dal dar retta ai medici sapienti (a scienziati e filosofi di quei tempi), perché questi potrebbero

L’Italia analfabeta – post 3

Muoiono corpi vecchi con cervelli di bambini Eppure, ironicamente, i meravigliosi si riempiono sempre la bocca di arte, di cultura e adorano parlare. Parlano, non di libri, non di film d’essai, non di cose su cui riflettere, ma parlano di cose che li fanno solo blablaare. Come conseguenza, i telefonini nei negozi vanno a ruba.

Superstizione uguale a religione e religione uguale a superstizione

C’è differenza tra la religione e la superstizione? chiede Rossi a Orazio Guglielmini. Nessuna, risponde lui. Proprio così, nessuna. Tutto cibo preso dallo stesso desco. Tra superstizione e religione c’è solo una differenza di opinione, non di contenuto. Entrambe, religione e superstizione, si nutrono del soprannaturale: ossia, da una parte si crede a Dio e

Il vecchio al pronto soccorso – in due post, il primo

Ero andato al pronto soccorso per farmi medicare un dito, un pomeriggio, dopo avergli dato, per sbaglio naturalmente, un colpo di martello, disse Orazio Guglielmini a Rossi. C’era tanta gente che aspettava e pochi dottori e infermieri. Un vecchio su una barella rantolava. Lo guardai. Lui non mi notò, non penso. Sembrava mal messo. Aveva

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il terzo

 Scrive Celso nel libro “Contro i cristiani” riguardo alla imbecillità che insegnava Gesù: “Il maestro della dottrina cristiana va dunque in cerca degli stolti e si comporta come uno che promette di sanare i corpi e nello stesso tempo distoglie dal dar retta ai medici sapienti, perché questi potrebbero confutare la sua ignoranza. Perciò ricorrono