Per un contratto sociale planetario – 5 post (1) *

Cenno introduttivo

 

C’è una sola via di salvezza oggi nel mondo: occorre cambiare politica, abitudini di vita e direzione. Le istituzioni che ci governano non si possono più curare, sono corrotte e marce dalle fondamenta alla sommità. Tutto l’apparato istituzionale è cancerogeno. Non regge più, fa acqua da tutte le parti, è giunta la sua fine. Dobbiamo crearne uno nuovo. Non abbiamo scelta. 2 + 2 questa volta fa 4 e 4 sono. E questo vuol dire: o facciamo qualcosa o l’umanità è già morta.

Ovvio, prima di poter applicare un “Nuovo Contratto Sociale” a livello planetario, qualcuno dovrà fare il lavoro sporco.

Il concetto di questi abbozzi è vecchio. I suoi creatori li si trova lungo tutta la storia, ma quelli che più l’hanno teorizzato sono Rousseau, Marx, Engels e gli utilitaristi inglesi, in particolare Jeremy Benthan e John Stuart Mill la cui massima è:“la più grande quantità di felicità per il più grande numero di persone.” Sarà anche la nostra massima.

5 post, 5 proposte. Sono solo dei micro abbozzi, delle idee, spunti di pensiero in bocciolo e non pretendono altro. Nel Nuovo Contrato Sociale a livello planetario, non ci sarà posto per la discriminazione di nessun tipo, dovranno essere eliminati tantissime categorie sociali inutili e non ci sarà spazio neppure per i parassiti. La società sarà una società di lavoratori onesti, dignitosi, umani e democratici. Si dovrà fare, è inevitabile, tabula rasa di molte cose. Si ripartirà con pochi concetti, leggi e strutture e questi dovrebbero bastare per creare e dare il via ad un nuovo stile di vita sano, corretto e alla portata di tutti.

Prima proposta:

Un Contratto Sociale Computerizzato

 

“Fino a quando una sola persona viene ingiustamente maltrattata, tutte le istituzioni che compongono l’intero Pianeta, non sono degne di esistere,”

                    Orazio Guglielmini

 

È meglio che lo dica chiaro e tondo sin dall’inizio: io non credo nell’animale homo, sicuramente non al 100%, quindi, non lo ritengo né degno di fiducia, né all’altezza di certi compiti. Proporrei, allora, per quello che riguarda l’ordine pubblico e giuridico del mondo, di rimpiazzare i mezzi-uomini attuali (i politici) e gli uomini di legge (i servi del sistema) con dei computer. Gli animali homo (gli uomini sono animali sociali come lo sono il 99% il resto degli altri animali), nella loro essenza, sono, appunto, degli animali: creature egoiste e irrazionali. Ci vogliono anni e anni di educazione per trasformare un animale homo in un essere civile; d’altra parte, ci vuole solo qualche istante per trasformare un animale homo in una bestia sanguinaria, e io non ho fiducia in creature che si possono trasformare in bestie ammazza tutto da un momento all’altro.

Ecco la proposta d’un Contratto Sociale Computerizzato. Si prendano 6 persone da 50 paesi della Terra, possibilmente i più culturalmente sviluppati, e cioè un lavoratore, uno scienziato, un artigiano, un uomo di legge, uno psicologo e un filosofo, tre donne e tre uomini, 300 in tutto, li si mette insieme in un edificio adatto al loro compito e, nel giro di un anno e non più, dovranno escogitare un piano politico e giuridico a livello globale. In questo piano si dovrà pensare a tutto, dalle cose più semplici, come, ad esempio, costruire una casa, a quelle più complesse, come, ad esempio, ci si dovrebbe comportare se un meteorite stesse per colpire la Terra.

Questo “Contratto Sociale Computerizzato” a livello planetario, che sarà il Contratto di tutti i cittadini del mondo, dovrà essere umano, saggio, giusto per tutti, inclusi gli animali, il mondo vegetale, il mondo acquatico, il mondo fisico, tutto. Anche l’etere e la materia dovranno essere trattati con rispetto, umanità e perizia. Questo piano, una volta definito, avrà una durata di diedi anni e verrà programmato, appunto, nei Computer di tutti i paesi grandi e piccoli del Pianeta che, per il tempo stabilito, saranno loro (le leggi che sono state pattuite e inserite nel software) a governare gli animali homo.

Solo allo scadere dei dieci anni si potranno ritoccare, se fosse necessario, unicamente quelle leggi che non hanno funzionato bene durante il periodo della loro applicazione. Il “Contratto Sociale Computerizzato” a livello globale, di volta in volta, va perfezionato, non rifatto. Il suo modo di funzionare sarà scientifico e non ideologico. Le corti giudiziarie attuali e i mezzi-uomini degli Stati predatori, verranno sostituiti con dei computer.

Ci saranno, ovviamente, degli accaniti oppositori a questo nuovo sistema politico, per non parlare di atti di violenza. Nessun problema, il Sistema Computerizzato a livello planetario, ha pensato anche a questo.

L’uomo è una creatura di parte, iracondia, debole, irrazionale, cattiva, soggettiva. In ogni situazione e in ogni luogo della Terra troverà sempre il modo per favorire prima di tutto i suoi familiari, poi i parenti prossimi, gli amici, i compagni di partito, la città natale, ecc. Il suo Dna parla chiaro, così anche la kin selection (la selezione dei parenti) di W. D. Hamilton e “Irrazionalità” di Stuart Sutherland, ovvero la sua dappocaggine razionale. Queste debolezze l’uomo se le porta dietro in ogni cosa che pensa, fa e dice, e questo vale per tutti gli uomini e non importa la loro funzione e professione. Solo un “Contratto Sociale Computerizzato” deciso e giusto, può mettere fine a questi pregiudizi, favoritismi e assurdità sociali.

Ci sarà una postilla nel “Nuovo Contratto Globale”: coloro che l’avranno ideato non potranno usufruire delle leggi che essi stessi hanno forgiato, saranno messi in pensione, in questo modo si eliminerà la tentazione di fare leggi a proprio favore.

Nel prossimo post: I 4 io della salvezza

Tratto da Lo Stato predatore

*   Questi mini abbozzi di “contratti sociali planetari”, sono mini, è vero, però contengono, in embrione, se sviluppati correttamente, tutto il necessario per il fabbisogno d’una società sana, giusta e globale.

UN INVITO: passate parola, condividete, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più! Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani! È questo ciò che raccomanda agli amici del Web, Orazio Guglielmini.

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