Un ospedale, un nome, un peso

Io sono fatto così. Voi? Non lo so. Voglio dire, in questi giorni mi sono preso il tempo e il piacere di chiedere ad alcuni amici e conoscenti, oltre che informarmi su alcuni enti pubblici, se sapevano che c’era in corso una votazione sul nome da scegliere, fra i 4 proposti, sul  Nuovo Ospedale di Biella.

Non ci crederete, nessuno sapeva niente di niente. Gente che lavora in Comune, alla Provincia, neppure il personale delle farmacie, neppure i medici di famiglia. E non solo. E questa cosa mi ha stupito molto. Non lo sapeva nemmeno il personale d’un reparto (non tutto il personale del reparto, spero!) dell’Ospedale degli Infermi!

A questo punto, mi sono chiesto, perché non hanno dato il nome che volevano dare al Nuovo Ospedale senza chiedere il voto di nessuno? E poi perché chiederlo, in un primo tempo, solo a studenti minorenni? Da quando questi hanno diritto di voto? Perché caricare ragazzi e ragazze non ancora diciottenni d’una responsabilità che va oltre alla loro età e che un domani potrebbero rimpiangere il fatto di avere votato un nome sbagliato? In seguito hanno deciso di aggiungere anche la votazione su Internet. Quanti sanno utilizzare questo strumento e chi sono?

Non voglio dilungarmi oltre su quest’argomento. Mi pare chiarissimo. Ribadisco solo questo, all’evidenza di tutte queste incomprensioni su una cosa seria, e dare il nome al Nuovo Ospedale dei Biellesi è una cosa più che seria, ritengo che le votazioni dovrebbero essere rifatte.

 

 

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