“La Santa Sede”, ma cosa vuol dire?

Questo io non l’ho mai capito, perché, nella realtà, non mi pare affatto così “Santa”. Ma non entriamo subito in polemica. È domenica mattina. Prendiamoci invece un bel respiro e cerchiamo di vedere, in nuce, dico solo in nuce, qualche piccolo richiamo storico, cioè unicamente la puntina dell’iceberg della così chiamata “La Santa Sede”.

“La Santa Sede” è stata il luogo del Nazismo, è stata il luogo del Fascismo, è stata il luogo del Franchismo; ha visto mandare nei lager Nazisti centinaia di migliaia di innocenti e non ha alzato un dito; “La Santa Sede” è il luogo di pedofili, è il luogo della mafia, è il luogo degli scandali finanziari, è un luogo di crimini: recentissimamente il colonnello delle Guardie Svizzere, Estermann e sua moglie Gladys sono stati massacrati in Vaticano; “La Santa Sede” è un nido di vipere, è il luogo dove la corruzione è elevata a sistema, è il luogo più vecchio al mondo di bugie e di falsità le più aberranti dell’universo; “La Santa Sede” ha bruciato il filosofo Giordano Bruno, ha condannato lo scienziato Galileo Galilei, ha mandato al rogo Giovanna d’Arco; “La Santa Sede” ha eletto papi e ha santificato i boia più mostruosi del sistema solare: santo Cirillo d’Alessandria, Baldassarre Cossa, papa Giovanni XXIII, san Pio XII, papa Alessandro Borgia; “La Santa Sede” è la “Sede” del Santo Uffizio, cioè “La Santa Sede” dell’Inquisizione, il tribunale più omicida e obbrobrioso della Via Lattea, con Tomas de Torquemada, il grande Inquisitore spagnolo, in testa a questa organizzazione di furiosi deliranti inarrestabili psicopatici dalle mani sempre unte e bisunte di sangue.

Ecco qualche cenno storico de “La Santa Sede”, il posto dove, sempre attenendoci strettamente ai fatti, gli assassini più assassini della terra diventano “Santi”. Ora, ci chiediamo noi, noi semplici mortali,  cosa dobbiamo pensare quando i giornalisti e i signori prelati ci parlano con tanto fervore de “La Santa Sede”? Di più. Ci chiediamo anche con quale conoscenza, con quale conoscenza e coscienza storica, con quale spirito umano, se l’umano esiste, si può chiamare questo luogo “La Santa Sede”?

Giudicata tu, lettore.

Vedere L’Indifferenza divina

 

 

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