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Da materia animata a materia inanimata

  Il destino della specie umana Si nasce, si cresce, ci si costruisce, si crea, s’invecchia e si muore. La signora Eliana, che fino a qualche tempo fa scarrozzava allegramente in ogni angolo del pianeta Terra, ora, di tutto questo spazio e libertà di movimento che aveva, le è rimasto poco, molto poco. Infatti, il

Per un contratto sociale planetario – 5 post (5)

  “Fino a quando una sola persona nell’intero Pianeta viene ingiustamente maltrattata, tutte le istituzioni che lo compongono non sono degne di esistere,” Orazio Guglielmini   Parte quinta: Un Governo di Uomini Integri   Nel caso queste quattro proposte (vedere gli altri post sul blog) di rinnovo sociale, quella dei “Computer”, quella dei “4 io

Per un contratto sociale planetario – 5 post (4)

  Fino a quando una sola persona nell’intero Pianeta viene ingiustamente maltrattata, tutte le istituzioni che lo compongono non sono degne di esistere, Orazio Guglielmini Parte quarta: Per una democrazia umana   Nel caso i tre “Contratti” proposti (vedere i post precedenti), quello dei “Computer”, quello dei “4 nuovi io della salvezza” e quello del

Per un contratto sociale planetario – 5 post (3)

“Fino a quando una sola persona nell’intero Pianeta viene ingiustamente maltrat-tata, tutte le istituzioni che lo compongono non sono degne di esistere,” Orazio Guglielmini Parte terza: Da valori falsi a valori reali Nel caso i due suddetti “Contratti” (vedere i post precedenti), i “Computer” e i “4 nuovi io della salvezza”, non siano stati abbastanza

Per un contratto sociale planetario – 5 post (2)

  “Fino a quando una sola persona nell’intero Pianeta viene ingiustamente maltrattata, tutte le istituzioni che lo compongono non sono degne di esistere,” Orazio Guglielmini            Parte seconda: I 4 io della salvezza   Nel caso il primo “Contratto” non fosse accettato, ne proporrei un secondo: sostituire “i 4 io del

Gli extracomunitari di Marcinelle e il primo maggio

  “Fino a quando una sola persona nell’intero Pianeta viene ingiustamente maltrattata, tutte le istituzioni che lo compongono non sono degne di esistere,”   Orazio Guglielmini       Non so quanti anni hai tu, Rossi, ma io ne ho abbastanza per ricordare quell’otto agosto del 1956, disse Orazio Guglielmini a Rossi quella mattina mentre salivano

Tarcisio Pietro Evasio Bertone

  il cardinalissimo, il cristianissimo, l’arcivescosissimo, il cattolicissimo, il porporatissimo santo uomo di chiesa italiano, ha rubato, scrive l’Espresso, 400mila euro, cioè 800 milioni di vecchie lire, dalla fondazione dell’ospedale del Bambin Gesù a Roma. Niente male!, fece Rossi. Infatti, fece Guglielmini. E per fare cosa poi? Per ristrutturare il suo mega lussuoso alloggio nella

Prima di morire, Rossi, scrivi il tuo testamento!

  Se non hai ancora scritto il tuo testamento olografo, Rossi, non perdere altro tempo prima di farlo, scrivilo subito! Lo sai, dovresti ormai saperlo che non si è mai troppo vecchi per la Signora delle tenebre. Cosa? Niente, avrei dovuto dirtelo prima, ma pensavo che… Ok, ok, come si dice, meglio tardi che mai.

L’ Italia analfabeta – post 30

La storia made in Italy Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie. Tanzino agli arresti domiciliari Durante la Santa Santissima Pasqua dell’aprile 2004, il truffatore Cafisto o Callisto Tanzino ritorna a casa. Proprio come Baldassarre Cossa, papa

Che cos’è la “nostra” società, al nocciolo?

Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie.   Chiese quella mattina Guglielmini a Rossi. Non lo so rispose lui. Telo dico io, fece Guglielmini. È un cumulo d’invenzioni, invenzioni per la maggior parte grottesce, criminali e tiranniche

L’editoria italiana – 9 post, il quinto

La Papera d’oro Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie. Qualche tempo fa, una signora d’alta classe, ad un certo punto della sua vita, dato il suo status e i suoi averi, decise di darsi, tra tantissime

L’editoria italiana – 9 post, il quarto

Agenzia Letteraria Europea Smerdapunto Avviso: Se vi trovate sul vostro sito un doppione dei miei post, eliminatelo. Da qualche tempo ho dei problemi tecnici col blog. Scusate e grazie.  Vorrei ora raccontarti, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi quel giorno a pranzo, anche che se brevissimamente, per quali vie ardue sono arrivato a conoscerti. Ti

L’editoria italiana – 9 post, il secondo

L’editoria nel Paese delle meraviglie Quando un editore pubblica libri col sudore dei contribuenti, quando un editore viene pagato direttamente dallo Stato per pubblicare libri, quando un editore fa il gioco dei potenti, uno ha il diritto di chiedersi che tipo di editore possa mai essere costui. Infatti, molti editori ricevono grosse somme di denaro

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il decimo

    La differenza tra le due favole: quella di Bogududù e quella di Geova (X)  Ti ho dimostrato, Rossi,  in sintesi, disse Orazio Guglielmini, con queste due favole, come s’inventano e si creano le religioni e come queste prendono il posto, nella vita sociale, non della realtà, ma quello della fiction. Per quello che riguarda

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, l’ottavo

    La favola di Geova (VIII) In quei favolosi tempi, dunque, esisteva solo la Chiesa e la favola di Geova. La realtà sociale non esisteva, non contava. Infatti, alla Chiesa non interessava sapere come viveva la gente, i miserabili, il popolo. Questo lo usava e sfruttava per costruire la sua favola. Non c’è stato

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il sesto

    La favola di Geova (VI) E ora, Rossi, disse Orazio Guglielmini, ci confronteremo con l’altra favola, quella di Geova, il dio degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Sarò sintetico. Molto sintetico. Quindi, per quanto riguarda la creazione di questo personaggio, Geova, non ti dirò più di quanto tu già sai, cioè che

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il quinto

  La favola di Bogududù  (V) Continuo a indottrinare e a fare propaganda. Tutti credono a ogni cosa che dico, eccetto, naturalmente, i soliti furbi. Questi, comunque, non mi danno più fastidio. Il gioco è ormai fatto. Non mi rimane che continuare a vendere la mia favola su Marte fino a quando trovo dei creduloni:

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il quarto

    La favola di Bogududù  (IV) Mi viene un’altra idea. È inevitabile, da idea nasce idea. Come si dice: l’appetito viene mangiando. Impiego i più grandi geni ingegneristici e architettonici (altro che Brunelleschi! Altro che Eiffel!) nella costruzione d’un castello sulla Terra come quello immaginato su Marte. Una volta finito, riempio le camere con

La favola di Bogududù  (III) Dopo aver perfezionato e impartito un bell’ammaestramento dottrinale ai miei diffusori e sostenitori, cioè un bel lavaggio del cervello, inizio a mandarli in giro sempre meglio preparati per diffondere la buona novella. I miei divulgatori, e devo dirlo, in realtà, sotto sotto (e questa è la fortuna della mia favola),

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il terzo

    La favola di Bogududù  (III) Dopo aver perfezionato e impartito un bell’ammaestramento dottrinale ai miei diffusori e sostenitori, cioè un bel lavaggio del cervello, inizio a mandarli in giro sempre meglio preparati per diffondere la buona novella. I miei divulgatori, e devo dirlo, in realtà, sotto sotto (e questa è la fortuna della

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il secondo

La favola di Bogududù  (II)  Immaginiamoci, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi quella sera mentre si apprestavano a sedersi vicino al fuoco, immaginiamoci un castello, diciamo un castello su Marte, okay? Il periodo storico? Il Medioevo. Il castello, of course, è una mia invenzione. Incomincio così (narro in prima persona o come meglio mi conviene):

La favola di Bogududù e la favola di Geova – in 10 post, il primo

Introduzione (1) Vorrei proporre, nei seguenti 10 post, due favole, quella di Bogududù e quella di Geova. Prima, però, una brevissima introduzione. Prima di parlarti della “favola di Bogududù” e della “favola di Geova”, Rossi, cercherò di farti capire come la religione si sia propagata e affermata ai suoi tempi. Dovrò parlarti, quindi, del suo

L ’ Italia analfabeta – post 28

La storia made in Italy Gli eroi o i mercenari di Nassiriya? Basta solo sapere ascoltare e poi, credimi amico Rossi, scopri subito la melodia, la melodia di certi individui non appena aprono bocca. Cacano, scoreggiano, rumoreggiano sempre e in ogni circostanza secondo le disposizioni del loro amato culo. Che musica! Prendi i soldati del

La Santa Santissima Sindone di Torino

Sai, Rossi, disse Orazio Guglielmini a Rossi quella mattina, sai in che modo la Chiesa ha accumulato i suoi averi, visto che all’inizio non aveva proprio nulla? No? Non lo sai? Bene, te lo dico io: usando metodi spicci e poco onesti. Figurati che c’è stato un periodo, nella sua succulenta storia di favole divine,

L’Italia analfabeta – post 26 *

La storia made in Italy Chi ha ucciso il Duce? Mettiamola così, Rossi, nello stile dei meravigliosi. Allora, chi ha ucciso il Duce? Tanto per cominciare, diciamo che l’ha ucciso il partigiano Giacomo. E tanto per contraddire, diciamo che non è stato lui, che è stato il colonnello Valerio. Neppure per sogno! Né l’uno né

L’Italia analfabeta – post 23

Pregi e difetti dei grandi e piccoli “io” Le culture, in generale, hanno in sé qualcosa di ottuso, possono essere sorde e cieche nel loro intimo. Come dire, costruiscono dei tabù, delle difese, dei torrioni supercorazzati che spesso non permettono a nessuno, a torto o a ragione, di avvicinarle. Le culture, se le critichi, sono

I dieci comandamenti! – 2 post, il secondo

Questi due post sono dedicati a Roberto Benigni   Il decalogo e il libro dei morti  Per quello che riguarda i plagi, voglio riportarti un passo, amico Benigni, de “Il Vangelo secondo la Scienza” di Piergiorgio Odifreddi. Scrive il professore di matematica:“Il Libro dei morti egiziano raccoglie una serie di formule funerarie e di istruzioni

I dieci comandamenti! – 2 post, il primo

 Questi due post sono dedicati a Roberto Benigni Il primo: “Non avrai altro Dio fuori di me”, in altre parole o ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra; il secondo: “Non nominare il nome di Dio invano”, detto diversamente, rispetta il Mio nome!; il terzo: “Ricordati di santificare le feste”, cioè non dimenticare

L’Italia analfabeta – post 22

Come “Il Paese delle meraviglie”* è diventato il Paese delle meraviglie e come i meravigliosi sono diventati meravigliosi.   Se pensi, Rossi, disse Orazio Guglielmini quella mattina a Rossi, se pensi che all’inizio della nostra storia, era lei, lei, la Chiesa, a governare; era lei la testa, i libri, la cultura; era lei a fare

L’Italia analfabeta – post 21

Se questo è un paese  III L’amministratore Nell’edificio dove io e mia moglie abitiamo, Disse Orazio Guglielmini a Rossi, ci sono dodici appartamenti, tre per piano. In uno di questi abita un maresciallo della finanza. Una simpaticissima persona. Amico di tutti. Pensa che, spesso, appoggiati alla porta del suo appartamento, ci sono dei bei pacchi

L’Italia analfabeta – post 20

Se questo è un paese Il venditore ambulante II L’altro giorno, disse Orazio Guglielmini a Rossi, mentre stavo aprendo il cancello del cortile per mettere dentro l’auto, vedo che dietro la mia si era inchiodato un furgone carico di frutta. Era sceso in fretta e furia un bel giovane tra i 25 e i 30

L’Italia analfabeta – post 19

Se questo è un paese I A questo punto della nostra Lettera, Rossi, voglio raccontarti qualcosa di personale. “Personale” per modo di dire perché, in realtà, tutto quello che ti ho scritto finora è “personale”. Io scrivo in prima persona. In ogni modo, mentre ero all’estero, avevo idealizzato un po’ troppo la zolla natale e

L’Italia analfabeta – post 16

Come un paese viene lobotomizzato (L’assassinio storico e culturale del popolo italiano: questo post lo vedremo un po’ più avanti) “Con la pubblicazione nel 1557 dell’Indice romano dei libri proibiti, l’Inquisizione intraprende la caccia alle opere sospette di diffondere l’eresia: gli editti di Milano (1593), Alessandria (1595) e Ferrara (1596) obbligano a presentare liste dei

L’Italia analfabeta – Post 15

La culla dell’asinità divina – 2 post (II) Non c’è una razza biologica tra i mammiferi, Rossi, ma ci sono diversità culturali. Queste esistono. La nostra è quella asinina, quella degli asini a due zampe. Abbiamo un’identità, finalmente! Se vuoi, puoi appartenere anche tu alla cultura asinina. Se fai questo, diventi un asino patentato, bardato,

L’Italia analfabeta – Post 14

  La culla dell’asinità divina –  2  post (I)  Indovina dove si trova, Rossi? Non dirmi che ci hai azzeccato! Infatti, la culla degli shit head (i pecoroni), come li chiama Bukowski ne “Il Capitano è fuori a pranzo”, si trova proprio nel Paese delle meraviglie. Bravo! Vediamo. L’Università degli asini a due zampe (e

L’Italia analfabeta – post 11

 Il paese dei monologhi  Gli inglesi, i francesi, i tedeschi, gli scandinavi del diciannovesimo secolo leggevano più di quanto leggano oggi gli italiani. “L’Italia, scrive Giorgio Maremmi ne “L’Agenda dello Scrittore” p. 4, è all’ultimo posto in Europa, e nelle posizioni di coda anche nel resto del mondo, fra le nazioni che comprano libri. E

L’Italia analfabeta – post 9

Crescita biologica sì, crescita culturale no   Crescere, dunque, nel Paese delle meraviglie è dura, Rossi. Non sto parlando qui di crescita biologica, ovviamente, sto parlando di crescita culturale. Per quello che riguarda la crescita biologica, la natura, in un modo o in un altro, si prende cura di noi come fa con qualsiasi altro

L’Italia analfabeta – post 8

I signori al potere e la causa dell’analfabetismo italiano  Pensa, Rossi, che per i monarchi ( i Borboni, i Savoia, i principi, il clero ), i Rossi, cioè i poveri, dovevano avere solo quel tanto di nutrimento che li teneva in piedi e pas du tout di educazione, sûr tout pas d’éducation! Se fosse stato

L’Italia analfabeta – post 6

L’ignoranza virtuosa di san Francesco è dedicata a san Dario Fo             Per san Francesco di Assisi, l’ignoranza è una virtù, capisci Rossi? Riesci a capire? Per lui, dopo aver abbandonato vigliaccamente l’esercito che stava andando a combattere i perugini, dopo quest’atto vile e indegno, il signor Francesco si era fatto santo e la stoltezza,

L’Italia analfabeta – post 4

Una nazione di analfabeti e illetterati          “Un check-up inedito. Ma andiamo con ordine, dice il giornalista della Stampa, Raffaello Masci. L’Ocse, l’0rganizzazione dei Paesi più sviluppati, compie ogni quattro anni una rivelazione dei livelli di apprendimento della lingua madre, della matematica e delle scienze fisiche e lo fa su un campione di quindicenni di