Monthly Archive:: giugno 2013

Daniele Di Luciano’s video su Gesù – Mr Di Luciano’s video on Jesus

Di cosa parla? Di tante cose, ma in particolare dell’esistenza o non esistenza di Gesù. Quindi? Niente, alla fine del video, com’era ovvio sin dall’inizio, l’argomento Gesù vince su tutti gli altri. Nessuna novità. Infatti Gesù diventa Cristo, Cristo Dio, Dio il creatore dell’universo. Nulla si è mosso, tutto rimane al suo posto. Solo Gesù

Farewell Margaret!

Dinanzi ad una tale notizia, le parole si affievoliscono, il cuore inizia a non voler sentir ragione, l’io si smarrisce tra il locale e l’infinito, non so cos’altro dire eccetto: La tua casa è grande signora, come lo sei stata tu. E ora, figlia delle stelle, Addio!  

Il Contratto – racconto in 7 post: parte prima

Vorrei, amici di Internet, nei prossimi post, pubblicare un lungo racconto scritto tantissimi anni fa  quand’ero a Melbourne, in Australia, in un periodo molto difficile e problematico della mia vita: volevo, volevo a tutti i costi trovarle, darle un senso. Il risultato è stato questo scritto: “Il Contratto”. Ne sono uscite parti un po’ lunghe,

Amici di Internet

 Intanto un caro saluto a tutti. Vorrei avvertirvi che per facilitarmi un pò il lavoro, ho dovuto modificare il metodo d’invio dei miei post. Se ve ne arriveranno di quelli a voi indesiderati, saltateli, cancellateli o cancellatemi dal vostro sito. Rispetto la libertà di pensiero e di scelte prioritarie di ognuno e di tutti. Vi

Il nemico numero due del popolo

Lo conosciamo. È lo Stato predatore. Questo mette, senza che noi ce ne accorgiamo, mette tutti contro tutti, eccetto i suoi membri, eccetto quelli che lo tengono in piedi con ogni truffa, inganno e crimine. Mette: I poverelli contro i poverelli. I poliziotti contro i loro fratelli di classe, gli operai. Il proletario contro il

La credenza è un business

Perché si va in Chiesa? Si va in Chiesa per diverse ragioni, ma soprattutto per ottenere qualcosa, una vita eterna, per esempio. E chi desidera una vita eterna? Coloro che sprezzano la vita terrena. Chi sono costoro? I deliranti. Allora tu capisci, Rossi, tu capisci che una credenza del genere non è sincera, autentica, è

La politica dello Stato predatore – due post, parte seconda

Scrive Agostino di Ippona “Una volta che si è rinunciato alla giustizia, che cosa sono gli Stati, se non una grossa accozzaglia di malfattori? Anche i malfattori, del resto, non formano dei piccoli Stati? Si tratta infatti di un gruppo di uomini comandati da un capo, tenuti assieme da un patto comune e che si

La politica dello Stato predatore – due post, parte prima

E non ce n’è mai stata un’altra. Sin dall’inizio, più inconsciamente che consciamente, di certo istintivamente, il primo gesto dell’uomo è stato quello di PREDARE L’ALTRO. Fondamentalmente, nonostante i millenni trascorsi, non è ancora cambiato nulla: nella forma sì, il contenuto è rimasto tale e quale: si continua a PREDARE L’ALTRO. Anzi, con la crescente

La democrazia, dunque

Questa non è altro che un sistema astuto e allucinante che spinge il popolo ad andare a votare e chiunque voti, vota il suo oppressore. E quello che è ancora più cinico e diabolico è che il popolo non si accorge neppure che votando il suo candidato preferito, vota in realtà il suo tiranno e,

L’ignoranza non paga, mai!

Grillo è finito, morto e sepolto. Dopo il fallito accordo con Bersani, si sapeva già, si sapeva come sarebbe finito il buffone di Genova. Infatti è stato così. Gli italiani, nonostante tutti i loro pregi e difetti, hanno capito perfettamente con chi avevano a che fare: con un clown. La cosa che più dispiace in

Gli uomini a volte ragionano col culo

Quando dissi questo la prima volta a Camille, mi guardò male, stupita, pensava che la stessi prendendo in giro. No, no, mi affrettai a dirle, non ti sto prendendo in giro, non sto neppure scherzando, affatto, sto solo cercando di ragionare con la testa dei maschi, les mâles. Quando questi vedono un culo come il

Il bambino che si rifiuta di crescere – racconto in due post: seconda parte

Né a casa né a scuola qualcuno gli aveva mai detto che l’uccisione, la guerra, la ferocia, l’ingiustizia, l’assurdo facevano parte del nostro modo di vivere tanto quanto leccarsi un gelato in un caldo giorno d’estate. Enrico, fino ad una certa età, aveva conosciuto solo la realtà del gelato, non quella della barbarie umana, questa

Il bambino che si rifiuta di crescere – racconto in due post: prima parte

Era ormai da alcuni anni che Enrico faceva delle strane cose: si caricava di oggetti pesanti e s’infilava come una talpa in vani angusti e stretti. Quand’era in questi buchi avanzava piano e con sforzi e si fermava solo quando sentiva la pressione che proveniva dal suolo e dalla volta rompergli le ossa. A casa

Fides et ratio ovvero Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e ragione, di papa Karol Wojtyla – sesta e ultima parte

Oltre a quanto abbiamo detto fin qui, Rossi, “Fides et ratio” è anche un continuo boomerang: io faccio l’elogio a te e tu poi fai l’elogio a me. Detto diversamente, Karol Wojtyla non fa che citare nel suo libro i padri della Chiesa. La sua rimane una cosa tra preti. Funziona così, Rossi: “…il mio

Fides et ratio ovvero Lettera enciclica circa i rapporti tra fede e ragione, di papa Karol Wojtyla – parte quinta

Comunque, mentre uno continua con la lettura di “Fides et ratio”, spesso si sente oppresso da una sensazione di vuoto: parole, parole, parole, solo belle vuote parole e, mentre ha l’impressione di precipitare, di perdersi in questo mare di parole vuote, di nonsense, di volgarità mentale, gli viene meno il respiro, gli viene voglia di