Monthly Archive:: luglio 2014

L’Italia analfabeta – post 12

Bambina danese, signora italiana e il giro Voglio raccontarvi tre brevissime storie, due di parecchi anni addietro e una recente. La prima. Sono vissuto per un paio d’anni, verso la fine degli anni Settanta, in Danimarca, a Copenhagen. Condividevo un appartamento con una giovane coppia danese che aveva due figli. La bambina, che non doveva

L’arte di morire – post 2

Essere sempre pronti *   “La morte non era inclusa nella mia educazione. In dodici anni di scuola e altri quindici in università diverse non ho mai ricevuto nessuna istruzione sull’arte di morire. Credo che addirittura la morte non sia mai stata nemmeno nominata… Vivere è una corsa ininterrotta verso la morte. La morte è

L’arte di morire – post 1

Cenno introduttivo   Questi post sull’ “arte di morire” (e diciamolo pure sin dall’inizio che non c’è un’arte di morire senza un’arte di vivere e viceversa) dovrebbero supplire a ciò che le nostre scuole sono incapaci di fornirci: un’educazione illuminante ed emancipatrice. Detto in nuce, tutta la nostra impostazione scolastica è falsa. Infatti, i mali,

L’Italia analfabeta – post 11

 Il paese dei monologhi  Gli inglesi, i francesi, i tedeschi, gli scandinavi del diciannovesimo secolo leggevano più di quanto leggano oggi gli italiani. “L’Italia, scrive Giorgio Maremmi ne “L’Agenda dello Scrittore” p. 4, è all’ultimo posto in Europa, e nelle posizioni di coda anche nel resto del mondo, fra le nazioni che comprano libri. E

Ringraziamenti

Vorrei ringraziare molto l’editore dell’ “Edizioni Demian”, il signor Nicola De Fabritiis e il suo staff per avere pubblicato questo mio racconto, “Il Contratto”, 94 pagine, scritto tanti anni fa quando vivevo ancora a Melbourne, in Australia. Ecco un estratto: “Era arrivato il momento, pensò, il momento di fare il salto. Perché non passare da

L’Italia analfabeta – post 10 (parte II)

 Cultura  –  in 2 parti  (II)   “E non solo questo, signor Cipollina,” riprese a dire Davos, “perché, vede, anche gli animali domestici,  i cavalli, i cani, i gatti, sono acculturati.” “Ma cosa sta dicendo, signor Davos?” fece Cipollina sempre più stupito. Uno dei suoi figli si era sposato con una ragazza molto bella, ma

Ringraziamenti

Vorrei ringraziare molto l’editore dell’ “Edizioni Demian”, il signor Nicola De Fabritiis e il suo staff per avere pubblicato questo mio racconto, “Il Contratto”, 94 pagine, scritto tanti anni fa quando vivevo ancora a Melbourne, in Australia. Ecco un estratto: “Era arrivato il momento, pensò, il momento di fare il salto. Perché non passare da

L’Italia analfabeta – post 10

Cultura – in 2 parti  (I)   Questo racconto, Cultura, pubblicato nella collezione di racconti “Ribelli non si nasce” nel 2000, s’inserisce nella raccolta di post che sto pubblicando sul mio blog dal titolo “L’Italia analfabeta”.   “Signor Davos,” chiese una mattina Cipollina a Davos mentre si stava vestendo nella sua camera, “lei spesso usa

Il segno della croce tra gli atleti

La domanda è: È eticamente tollerabile che gli atleti possano farsi il segno della croce quando sono in azione? Ad esempio, nel campionato di calcio Argentina vs Germania, brasile 2014, i calciatori argentini (io ne ho visti 4) si facevano il segno della croce prima di entrare in campo. Sappiamo com’è finita la partita. Però,

I mondiali di calcio 2014 in Brasile

È stato straordinario ieri sera e, coi tempi che corrono, serate di questo genere in tivù non si vedono spesso. Niente, essendomi perso, per futili ragioni, tutti i match del grande campionato dei mondiali di calcio 2014, in Brasile, non volevo proprio perdermi il finale: “Merinos contro Polwarths”. Le Merinos e le Polwarths avevano fatto

L’Italia analfabeta – post 9

Crescita biologica sì, crescita culturale no   Crescere, dunque, nel Paese delle meraviglie è dura, Rossi. Non sto parlando qui di crescita biologica, ovviamente, sto parlando di crescita culturale. Per quello che riguarda la crescita biologica, la natura, in un modo o in un altro, si prende cura di noi come fa con qualsiasi altro

Abramo, Isacco, Dio e i Palestinesi e gli Israeliani

Abramo, dunque, è pronto a sacrificare il suo unico figlio, Isacco, per dimostrare la sua totale obbedienza a Javhè. È vero, dunque, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E comunque, la mia vuole essere solo un’ipotesi e nulla più. Insomma, se mi è venuta in mente quest’idea, ci dev’essere pure una ragione,

Brasile vs Germania, 2014

È ora di smetterla, è ora di aprire gli occhi e guardare in faccia i veri responsabili di questi giochi sportivi che giochi sportivi in realtà non sono: NON C’È PIU’ NULLA DI SPORTIVO NEL MONDO INTERO, È TUTTO POLITICA! I politici puntano sullo sport per annebbiare la mente del popolo affinché sia distratto dai

Papa Francesco e “dialogo aperto con i non credenti” – 4 post, il primo

Dopo che Papa Francesco ha scomunicato i mafiosi illegali, dimenticando però di scomunicare i mafiosi legalizzati che siedono al nostro governo, ripropongo i miei 4 post a lui dedicati.  Intanto Papa Francesco ha fatto carriera nella Compagnia dei Gesuiti il cui motto è: “Dateci un bambino sino all’età di sette anni e poi sarà nostro

L’Italia analfabeta – post 8

I signori al potere e la causa dell’analfabetismo italiano  Pensa, Rossi, che per i monarchi ( i Borboni, i Savoia, i principi, il clero ), i Rossi, cioè i poveri, dovevano avere solo quel tanto di nutrimento che li teneva in piedi e pas du tout di educazione, sûr tout pas d’éducation! Se fosse stato

Il Cerbiatto e la Coccinella

Disse il Cerbiatto alla Coccinella: Sai cosa? No. Dimmi. Avremmo potuto fare tante cose insieme. Per esempio? Che so io, scalare monti, respirare l’aria pulita delle praterie, dedicarci a ideali superiori. Quindi? Per fare questo, mia cara amata Coccì, avremmo dovuto essere meno stolti, meno egoisti e più avveduti. Noi? Sì, noi. Tutto qui? E