Racconto   I così chiamati “esseri umani” camminavano per le strade tesi e impauriti. Se qualcuno gli si avvicinava, il loro cuore era già in subbuglio. Ai semafori, gli automobilisti, nonostante avessero i finestrini ermeticamente chiusi, si guardavano nervosi e circospetti intorno e fra di loro, pronti a scattare e a passare anche col