Monthly Archive:: aprile 2013

Il popolo Schidiburì

  Si raccontava in quei tempi, al tempo dei Mubatta, d’un paese abitato da un popolo acchiappa Schidiburì (una razza di fantasmi invisibili), e da qui il suo nome “il popolo Shidiburì”. Si raccontava anche che la classe dominante, stufa marcia di governare questo popolo, stufa marcia di fregarlo, di bastonarlo, di ingiuriarlo, di sputargli

L’ editore boss e l’industria libraria nel Paese delle meraviglie

Strano, molto strano, ma non ho mai letto un articolo, uno scritto che avesse attaccato direttamente o indirettamente le industrie capitalistiche della carta stampata. È un fatto questo che dovrebbe creare qualche preoccupazione. C’è, però, una ragione, una ragione molto evidente e anche molto deludente. Se uno scrittore scrivesse qualcosa contro l’editoria, chi poi lo

L’Università degli Asini a due Zampe (3)

Ti ho dimostrato fin qui, Rossi, step by step, che non puoi, anche volendolo, essere né illuminato né dannato, cioè né credente né ateo però, se vuoi, puoi diventare un asino, non uno di quelli comuni, questo lo sei già abbiamo detto, ma un asino professionale con la patente. Per avere questa, però, devi studiare

“Loro” e voi.

Credetemi, vi vedo tutti, mi siete diventati trasparenti, nessuno sfugge al mio occhio attento; infatti lo so, lo so, lo so fino alla nausea che voi tutti, fratelli di sorte ma non di vita, voi tutti siete stati cresciuti per esseri comprensivi, diligenti, obbedienti, tolleranti, coscienziosi; vi hanno insegnato persino come piegare bene gli abiti

La rielezione d’un pluri ottuagenario

Oggi, 20 aprile 2013, è un giorno di lutto per tutti i cittadini del Paese delle meraviglie. Rieleggere un presidente, lascerebbe intendere che si tratti d’una elezione democratica. Non è così, non in questo caso. Si è rieletto un vecchio ottuagenario, non dal popolo, questo, per quanto stolto, per quanto nella storia di questo Paese

Il Bel Paese è sempre il Bel Paese

  “Ahi ahi ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!”   Il vecchio e stravecchio Dante aveva ragione e ha ancora ragione. Qual è la tua opinione, lettore?

L’Università degli Asini a due Zampe (2)

Non c’è una razza biologica tra i bipedi, Rossi, ma ci sono diversità culturali. Queste esistono. La nostra è quella asinina. Abbiamo un’identità che ci è ormai riconosciuta da secoli in tutto il creato. Siamo il Paese dove l’asinità è di moda, di casa, un patrimonio storico, genetico possiamo ormai dire. Anche tu sei un

L’Università degli Asini a due Zampe – tre post (1)

Esiste anche questa, amico Rossi, l’Università degli asini a 2 zampe (e vogliano gli asini a quattro zampe perdonarci se prendiamo la loro specie come esempio, ma noi qui stiamo parlando di asini, non a 4 zampe, ma di asini a 2 zampe). Si trova a Fognamagna, la capitale del Paese delle meraviglie. Rilascia, questa

La mia credenza (5)

La sensibilità estetica? Ci vuole anche questa per vivere una vita bella. Importantissima Rossi. È uno strumento meraviglioso per avvicinarsi all’arte di vivere. È la sensibilità estetica che ti fa apprezzare l’istante, godere delle cose che ti circondano e che ti rendono umano. Immagina, Rossi, immagina di essere sdraiato sulla cima di una collina in

La mia credenza (4)

Io mi identifico, se proprio devo farlo, con il passeggero. Mi identifico con le nuvole che transitano nel cielo, con le stagioni che vanno ma non vengono, con gli uccelli che volano nell’aria senza lasciare traccia, con i fiori selvaggi che si schiudono nei campi e, come loro, temo la mano fatale di un passante

I pesciolini volanti di Voltaire

Voltaire diceva che “l’uomo di lettere non trova aiuti: assomiglia ai pesci volanti. Se si innalza un poco, gli uccelli lo divorano; se si immerge, lo divorano i pesci.” In altre parole, per lui non c’è via di scampo. Così oggi lo scrittore di facebook, se vola troppo in alto con quello che scrive, i

La mia credenza (3)

  Fin da ragazzo, e non chiedermi come mai, io non ho mai avuto bisogno del soprannaturale, né di qualsiasi altra cosa associata al trascendente. Oggi, come allora, in ogni istante della mia esistenza io m’immergo nell’infinita ricchezza del mondo naturale che mi abbraccia e abbraccio e di cui mi sento figlio legittimo. La mia

La mia credenza (2)

Non i miei dogmi, Rossi, che li ritengo tutt’altra cosa, ma la mia credenza. Questa è semplice. L’ho sempre nutrita di cose concrete. L’abbraccio totale e sentito con l’universo dei fenomeni ha formato la mia credenza, la mia fede, la mia visione delle cose e del mondo e, in ultimo, i miei imperativi e la

La mia credenza, cinque post, il primo (1)

Quando andiamo al nocciolo delle cose, Rossi, ci accorgiamo che brancoliamo tutti, chi più chi meno, nel buio più profondo. Quando pensiamo e parliamo di cose metafisiche, di cose che vanno oltre la fisica, oltre il mondo fenomenico, quando superiamo un certo limite del nostro orizzonte conoscitivo, quando andiamo oltre il nostro sistema solare, oltre

L’immortalità dell’amore

  In una filosofia perenne, forse non ci dovrebbe essere posto per un sentimento così fragile, forte e instabile com’è l’amore, ma, in realtà, il posto c’è. Senza l’amore chi avrebbe mai scritto, lettore, ciò che stai leggendo? L’amore lo si deduce da ogni respiro, da ogni fiore, da ogni vita. È nell’aria che si

Il palcoscenico, il palcoscenico ad ogni costo!

Ormai anche i decrepiti non intendono più mollarlo. Quando sono lassù, sul palcoscenico, respirano aria di bordello istituzionalizzato, aria che li attira come la merda attira le mosche. È proprio quell’aria che cercano vogliono ambiscono, quella a cui si sono sempre ispirati: la loro unica ambizione. Perché? Perché lì è facile far carriera, facile riempirsi