Dobbiamo eliminare il Nobel?

 

L’Accademia di Stoccolma dovrebbe chiudere i battenti del Nobel. Il suo, in realtà, è un modo di punire o premiare. In parole povere, o il bastone o la carota. È un mondo vecchio questo, vecchio e stravecchio. Secondo questa illustre istituzione la cosa funziona così: “Se fai il tuo lavoro come si deve, allora ti do un premio; se non lo fai, ti do una bastonata, cioè niente.” Questo discorso non si distingue molto da quello della mamma che dice al figlio: “Se passi l’esame, ti comprerò il motorino, se non lo passi, niente.”

L’uomo non dovrebbe, ma deve imparare a lavorare per dovere, per ragioni che l’oltrepassano. In altre parole, perché deve e non perché viene stimolato dalla carota, dal premio, dal fatto che coi riconoscimenti ricevuti primeggerà sugli altri. Deve imparare a dare tutto di se stesso e deve farlo per motivi, non egoistici ma umani, motivi di convivenza sociale, e questo perché usufruisce anche lui di quello che i suoi simili, collettivamente parlando, fanno e creano. Il suo dev’essere un impegno disinteressato e comprensivo.

Fino a quando sul mercato del lavoro abbiamo bastoni e carote, fino a quando abbiamo enti che offrono premi a tutti quegli uomini che vogliono dimostrare di essere superiori ai loro simili, abbiamo discriminazione sociale; fino a quando abbiamo uomini che vanno in cerca di carote per quello che fanno, abbiamo piccoli uomini. Il nostro mondo infatti è stato costruito da piccoli uomini, ed è per questo che nulla funziona in esso, ed è per questo che è il peggior dei mondi possibili.

È ora che ci sbarazziamo di tutti questi feticci, rituali, piccolezzerie che indeboliscono l’uomo e lo rendono schiavo d’un sistema capitalistico e bestiale che sfrutta, per fini machiavellici e classisti, ogni espediente per continuare la sua supremazia e a massacrare il resto dell’umanità, è ora di aprire gli occhi, è ora di crescere, andare oltre il mondo costruito dai piccoli uomini, altrimenti sarà la fine, la fine d’una specie, d’una storia, non una fine dignitosa e spettacolare, ma una fine squallida e ignobile!

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