Io, Francis Sgambelluri, mi auto-dichiaro lo SCOPRITORE del vero inizio dell’Universo

 

Einstein pubblicava, nel 1905, i suoi famosi articoli sulla rivista scientifica ‘Annalen der Physik’ dove solo pochi scienziati e con fatica riuscivano a capirci qualcosa; io pubblico i miei articoli sul Web, su Facebook, su Twitter e chiunque, data la loro semplicità e realtà, può leggerli e capirli nel mondo intero”.

Molti scienziati

Partono sempre nei loro studi

Dall’universo esistente

Ma si sono mai chiesto

Cosa c’era prima di questo

Universo esistente?

L’universo non inizia col big bang

E allora?

Prima di arrivare al nulla del nulla, ovvero all’inizio dell’universo, ho fatto un lungo viaggio e, una volta arrivato a destinazione, mi sono reso conto di essere finito lì dove non esiste niente di niente. Il nulla del nulla regna ovunque. Davanti a me c’è solo l’infinito e sopra la mia testa l’universo che mi sono appena lasciato dietro. Una vista unica e poco accogliente mi circonda. Decido di fare un tuffo nell’immenso. Non ho il senso del tempo. Viaggio con la mente e quando si viaggia con la mente si può fare il giro del Grande Tutto in un batter d’occhio. La velocità della luce, e uno si appropria di quest’arte solo e solo se ha una conoscenza reale o immaginativa di essa, la velocità della luce, dunque, nei confronti di quella della mente, è molto meno veloce di quella d’una vecchia tartaruga. Tuttavia, ad un certo punto mi volto mentre sfreccio in picchiata e, meravigliato, noto che l’universo in cui avevo viaggiato, si era ridotto a una mastodontica palla. A questo punto pensavo di vedere altre mastodontiche palle, ma il nulla del nulla ora era in ogni punto intorno a me, solo uno spazio aperto a 360 gradi e la grande palla che diventava sempre più piccola e nient’altro. Andare oltre dal punto in cui mi trovavo non c’era più motivo. E poi per trovare cosa? Ritorno alla mia palla, al mio universo e riprendo il viaggio verso la Via Lattea, verso casa.

Sono nato l’11 febbraio del 1942 in un vecchio rudere a Pantaleo, sotto una montagna chiamata in dialetto Timpa o La Timpa. Quando ho lasciato questo luogo, intorno ai 15 anni, parlavo solo il dialetto di Pantaleo, imitavo il verso degli animali e quello dei fenomeni naturali – tuoni, pioggia, vento, ecc. Da quell’addio alla mia famiglia, alla mia Timpa e a i miei animali, la mia vita non è stata altro che un’unica battaglia per poter studiare.

Oggi, il titolo che mi sono auto-attribuito, non ha bisogno di venire riconosciuto dai sacerdoti dell’universo. E poi chi potrebbe riconoscermelo? Uno scienziato? Un fisico? Un cosmologo? Un filosofo? Un matematico? Un Einstein? Chi, chi potrebbe riconoscermelo e chi potrebbe squalificarmelo? Nessuno coi fatti. Solo colui che dimostrasse con un discorso più logico, più convincente, più umano e più reale del mio, potrebbe farlo.

Il mio discorso sull’inizio dell’Universo non si può paragonare con nessuna mitologia o invenzione conosciuta fino adesso, perché la mia non è né una mitologia, né un’invenzione, la mia è una SCOPERTA. Come si è scoperto che è la Terra che gira intorno al Sole e non viceversa, così sì è scoperto che non è stato un dio a creare l’Universo, ma una particella nata spontaneamente e casualmente dal Nulla del Nulla. È stata essa che dopo miliardi e miliardi di anni, si è raddoppiata e ingrossata a tal punto da creare il Big Bang, quindi l’universo che conosciamo oggi. Ecco cosa io chiamo una SCOPERTA, una scoperta metafisica e fisica, ovvero una tesi che parte dall’origine d’un fenomeno e lo segue passo dopo passo fino alla sua massima crescita conosciuta.

Parlare oggi d’un universo stazionario, d’un dio, del big bang, d’un disegno intelligente e di altre stranezze mentali, è fuori luogo, non si possono più prendere neppure in considerazione questi squilibri del cervello. Sono solo assurdità e un insulto all’intelligenza e alla sensibilità. Con la mia scoperta si può discutere solo con razionalità e umanità. Perché? Perché nessuno, mai e poi mai, potrà andare fino al nulla del nulla e alla prima particella se non è preparato alla più alta scienza e conoscenza di questa missione.

Mettiamola così. Partiamo dal big bang. E prima del big bang, cosa c’era? Per me, il big bang, è un’altra versione dell’universo stazionario. E poi, chi l’ha creato questo universo stazionario? Dio? E Dio chi l’ha creato? Si è auto creato insieme a tutti i milioni di illogicità che rappresenta? Se vogliamo rimanere una specie ragionevole, allora dobbiamo accettare i nostri limiti insieme alla nostra natura, solo così dimostreremo di essere all’altezza del mondo in cui viviamo.

L’ho detto e l’ho ripeto: la COSMOLOGIA VA RISCRITTA, altrimenti si continua a insegnare delle falsità riguardo a questa scienza; l’ho detto e l’ho ripeto: per me e gli scienziati sono dei manovali della scienza, non vanno oltre il microscopio e il telescopio, ma la scienza, la vera scienza inizia proprio qui: dove il microscopio e il telescopio non si possono più usare.

E ancora, e non intendo offendere queste illustre istituzioni, ma per me le università sono fabbriche della mente. Ci sono fabbriche meccaniche e fabbriche della mente, le università sono fabbriche della mente con questa differenza: le fabbriche meccaniche possono permettersi d’inventarsi qualsiasi giocattolino meccanico vogliono; le fabbriche della mente no: c’è l’inquisizione, il divieto, i diritti del Sistema: non si può dire e pensare tutto ciò che si vuole. È proibito. Poi, ovviamente, come nella meccanica, ci sono fabbriche e fabbriche della mente e fabbriche e fabbriche meccaniche.

Copernico, Keplero, Galileo, Newton, Laplace, Fred Hoyle, Lemaître, Einstein, tanto per menzionare qualcuno, hanno solo chiacchierato sulla cosmologia. La vera cosmologia è quella che si costruisce a partire dal nulla del nulla, altra, logicamente, matematicamente e scientificamente accettabile, non esiste.

Comunque, la mia natura non è l’arroganza. Noi, umani, abbiamo bisogno di conoscere l’inizio del nostro universo, perché questo ci dà una base sia fisica che psicologica e noi abbiamo bisogno di tutt’e due per il nostro ben essere e quello del nostro pianeta.

Perciò, se qualcuno ha un inizio migliore del mio, lo presenti, e se il suo è più reale e più logico, che il suo sia! Sarei felicissimo di riconoscerglielo. Per ora e per conto mio, l’unico accettabile fra tutti quelli che io conosco, è il mio. Primo perché è il più vicino al reale;

secondo perché è il più probabile;

terzo perché è il più coerente;

quarto perché è il più logico;

quinto perché è il più rappresentativo realisticamente nel modo in cui è costruito;

sesto perché non ne abbiamo un altro da paragonare con queste caratteristiche;

settimo perché non c’è in tutta la sua massa una sola particella connessa a un piano ragionato;

ottavo perché il senso umano non può immaginarlo diversamente senza approdare a delle irrazionalità;

nono perché è una vera assurdità dall’inizio alla fine;

decimo: e così dev’essere dato la sua natura.

Finirei quest’articolo dicendo, cosa che ormai conoscete, che per me ogni essere umano che nasce è un dio che nasce e un dio che muore, e questo è anche un fatto naturale che ci appartiene a tutti.*

Detto questo, se avete trovato l’articolo interessante, passate parola, inviatelo a chi volete, anche a riviste e giornali, ovviamente lasciando il mio nome e il mio copyright, grazie!

 

*     Ecco alcuni dei miei lavori dove l’argomento cosmico qui discusso, è più approfondito: “La Trilogia”: “Flash sull’uomo e sull’universo”, “Dal nulla del nulla all’immortalità virtuale”, “Figlio degli elementi e del big bang, l’autobiografia cosmica d’un essere umano”, più “I 4 pilastri che reggono l’universo e L’aldilà e l’aldiquà del big bang”, pubblicati da Contro Corrente (Print MnM Edizioni), più gli articoli che ho pubblicato sul blog: “Einstein, un pilastro della fisica moderna fatto di cartapesta o il mio discorso di Singapore”; “Le fondamenta cosmiche e la scoperta che Dio è = al Nulla del Nulla”; “L’Universo trasparente”; “L’Universo per com’è in 12 immagini”; “L’Universo e La Vita”; “Ma io, Francis Sgambelluri, chi sono in questo immenso, in realtà?”; “Il Mondo-Universo in poche parole chiare e concise”;La vita partendo dalle sue radici più profonde”, ecc.

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