Gli emeriti nullità

Di questi Il Paese delle meraviglie straripa. Sono dappertutto. Una gramigna appiccicosa, con radici profondissime, non facilmente sradicabili, quasi indistruttibili. Per gli emeriti nullità, cioè i parassiti d’alta classe, i loro “diritti” sono tutto; i loro “doveri”, non menzionarli neppure! Gli emeriti nullità hanno il diritto di violare le leggi, il diritto di rubare, di sfruttare, di ingannare, di bastonare, di dire menzogne, di prendersi gli onorari più alti del paese, dell’Europa, del mondo; di non sentirsi responsabili di tutto ciò che combinano, pasticciano, fanno;

gli emeriti nullità hanno il diritto all’immunità, il diritto di prendersi una pensione da capogiro, di avere guardie del corpo, di fare guerre, di avere, da un momento all’altro, nel caso prendessero un raffreddore, i dottori più brillanti al mondo; di avere a loro disposizione i migliori cuochi del paese, di avere funerali di stato, il diritto di farsi leggi su misura, a pennello, come si dice;

gli emeriti nullità hanno il diritto di sprecare il sudore dei lavoratori come gli pare e piace; di andare a Bruxelles e dire balordaggini a tutto spiano, di aprire le casse di quelli senza cui cui nulla nasce, cresce o fiorisce e di servirsi a loro modo e piacere; gli emeriti nullità sono degli onnipotenti e come tali si comportano. Bogududù nei loro confronti è nulla e loro sono tutto.

Una volta il paese dei meravigliosi aveva un “re”, un solo “emerito nullità”, un solo parassita; oggi, grazie a mio nonno, ne ha a migliaia!

Vedere Il Paese delle meraviglie

 

 

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