Gli operai dell’ILVA, quindi la morte, il danno e la beffa

Mentre i nostri signori politici fanno i conti sulle percentuali di voto nelle ultime primarie del pd; mentre Monti si preoccupa che il futuro governo non abbia rispetto in Europa; mentre Napolitano esorta a non fare passi indietro; mentre papa Ratzinger gioisce per non dover pagare l’imu; mentre tutto questo va in onda con esultanza, 5mila operai di Taranto, più altri 15mila sparsi per l’Italia, hanno perso il loro posto di lavoro, hanno perso il loro equilibrio economico, familiare, esistenziale.

Di più. Mentre i nostri abilissimi e amatissimi signori politici calcolano i pro e i contro delle loro sorti politiche, gli operai ammalati dell’ILVA, a causa delle sostanze tossiche emesse dalla lavorazione del ferro, muoiono; mentre i nostri super pagati signori politici si spartiscono i ruoli e le cariche, il popolo annega nella fame e nella disperazione; mentre i nostri grandi signori politici fanno a gara per chi distrugge l’italianità per primo, il nostro popolo, quello senza cui nulla nasce, cresce o fiorisce, va alla rovina.

Se questo è un paese!

 

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