Il nuovo inquilino del nostrano palazzone

“E chi è?,” chiese un signor porco tra uno sbadiglio e l’altro.

“Mai sentito il suo nome,” fece una porcella mentre si strofinava il culo contro un muro.

“Ve lo dico io chi è,” borbottò una scrofetta.

“Su, dài, spara,” grugnì un vecchio cochon francese.

“È una testa piena di negromanzie smerdevali, una testa piena di qui quo qua, una testa piena di acchiappa quisquiglie, una testa che costa, costa, costa…”

“Basta basta basta,” urlò inferocito uno dei tanti porci ribelli, “non voglio sentire altro su costui.”

“Neppure io,” ruttò un altro pig in fondo al porcile.

“So muss sein,” chiuse la disquisizione maialesca l’anziano e venerando schwein

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