La Gioconda

Faccio fatica a crederci. Non ci riesco, ecco tutto. Devo proprio essere fuori di senno. I can’t understand, voilà. E non mi ritengo un superficiale e neppure un imbecille. Insomma, non capisco. Ma cosa non capisco?

Non capisco perché tutto questo chiasso oggigiorno sulla Gioconda, cioè per questo pezzo di tela vecchia, questo feticcio storico che, per conto mio, è di nessun valore.

Lo si vede, non faccio parte della banda che si sintonizza nonostante la mostruosa cacofonia che rappresenta. Sono contro corrente e non poco. È la mia natura. Non abbocco e tanto meno ho rispetto per cose che valgono meno d’un piatto di minestra.

Infatti, per uno che ha fame, tra la Gioconda e una minestra, la prima non ha chance; per un primitivo, tra la Gioconda e un qualunque rudere, non c’è differenza; per la natura è un artefatto, un aborto; per il sottoscritto la Gioconda è un oggetto portatore di falsi valori.

Ancora per il sottoscritto. Se trovassi questo pezzo di tela vecchia in un mondezzaio e lo riconoscessi, lo lascerei lì senza nessun rimpianto, e senza pensare che almeno avrei potuto venderlo e prendere una barca di soldi. Affatto. Mi sentirei invece subito meglio. Come dire, mi sarei liberato da futuri inquinamenti storici, acustici e mentali.

Sia chiaro, non ho niente contro l’arte, mi sta solo sul culo come questa viene pubblicizzata per veicolare valori nocivi, valori che nascondono miseria, fango storico, l’ignominia che esiste tra una classe e l’altra, l’intollerabile discriminazione tra i bipedi.

L’arte è politica, l’arte è guerra, l’arte è al servizio dei tiranni, l’arte è ingiustizia, l’arte mente e sa di mentire, l’arte fa parte d’una storia triste, molto triste. L’arte riesce a deviare il pensiero dai veri problemi sociali; l’arte si schiera con quelli che tengono il coltello insanguinato dalla parte del manico e con quelli che governano il mondo con lo stomaco. In due parole, l’arte batte il tam tam a quelli che stanno portando il pianeta alla rovina!

Non è la mia arte questa!

Non ho niente contro Leonardo. Tutt’altro. Sono convinto che se fosse ancora in vita si sarebbe ribellato di tutto lo schifo che hanno creato i posteri sulla sua Gioconda. E adesso si è anche scoperto, dopo secoli e secoli, che non c’è più una sola Gioconda, ma milioni di Gioconde. Su, dai, cazzo!

Ma quando, quando, quando questo cancro di mondo in cui viviamo sparirà definitivamente e radicalmente dalla storia e dalla mente?

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