Lo scienziato è il re degli atei – 3 post, il secondo

Dicono che l’umanità deve molto alla scienza e agli scienziati, ma poi le cose stanno proprio così? Questo vantaggio che oggi traiamo da questa favolosa signora, lo pagheremo presto e lo pagheremo carissimamente: sarà lei, la scienza, che ci distruggerà tutti. Lo sta già facendo; siamo già alla sua mercé. Ecco il prezzo che dobbiamo pagare per aver fatto uso indiscriminato della sua potenza. Fare scienza, non è solo giocare con l’anima e col cuore degli elementi, è anche giocare con la vita e con la morte e, l’ultima parola, grazie alla scienza e agli scienziati, l’avrà proprio lei, la scienza: ci porterà tutti, nessuno escluso, tutti all’autodistruzione!

Si sa, l’abbiamo detto, non è facile il mestiere degli scienziati, però che non vengano, per favore, che non vengano a dirci che la scienza non può dire questo e non può dire quest’altro, perché stanno dicendo delle sciocchezze iperboliche e la scienza, per sua natura, non può permettersi di dire sciocchezze. Non le ammette! Sicuro, lo sappiamo benissimo, ahimè!, la scienza è l’uomo e l’uomo è quello che è.

La materia nasce atea e muore atea; la Terra è nata senza gli uomini e morirà senza di loro. Lo scienziato, che studia l’intimo dei fenomeni, si nutre di ateismo. A nostro modo di vederlo, è il re degli atei e lo è per professione. Questo titolo gli appartiene di diritto. Nessuno scienziato ha mai visto Dio nei quark, negli atomi, nelle molecole, nella materia che studia, e allora perché sporcarsi il cervello inventandosi delle assurdità? È la scienza, e non la filosofia come si pensava, se per filosofia s’intende quella disciplina di pensiero che specula sui fenomeni ma non li studia, è lei dunque, la scienza, la regina degli atei. E che lo rimanga e ne sia degna!

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